Auguri a una delle attrici più importanti della nostra epoca. Oggi, 5 ottobre, Kate Winslet compie quarantasette anni di una vita iniziata già nel segno del grande cinema e costellata da incredibili successi e riconoscimenti. Non a caso la britannica ha conquistato durante il suo percorso sette candidature agli Oscar (tra cui una vittoria), cinque Golden Globes, tre BAFTA, quattro Screen Actors Guid Awards, due Critcs Choice Awards e un Premio Cèsar. Per celebrare la sua straordinaria carriera, ripercorriamo in breve la biografia di Kate Winslet, attrice che ancora oggi non smette di stupire.
I primi passi nel segno del talento
La giovanissima Kate sfoggia delle qualità attoriali al di fuori della norma già da bambina. Non poteva essere altrimenti. Nel Reading (Berkshire, UK) la sua famiglia respira e vive il cinema in prima persona: Il padre Roger, la madre Sally, le sorelle Anna e Beth, i nonni Oliver e Linda, sono infatti tutti attori. Non è certamente un caso dunque che, a soli sette anni, Winslet inizia a frequentare seriamente la Redroofs Theathre School di Maidenhead, cominciando un percorso che le consentirà dopo sole quattro annate di essere ingaggiata per girare lo sport dei dei cereali Sugar Puffs. Nel 1990 invece si registra il suo debutto nel primo lungometraggio, il film tv “Shrinks”; successivamente, dopo alcuni ingaggi avuti in serie tv come “Dark Season” e “Casuality” arriva la prima chiamata per il grande schermo grazie all’intuizione del visionario Peter Jackson, il quale sceglie Kate nel 1994 per “Creature dal cielo”, pellicola che riceve un ampio consenso della critica ottenendo anche alcuni riconoscimenti a livello europeo. Per l’Accademy basterà aspettare appena dodici mesi, grazie alla nomination del 1995 come miglior attrice non protagonista in “Ragione e sentimento” di Ang Lee.
“Hamlet” e l’esplosione di “Titanic”
Il cammino dell’attrice è decisamente in ascesa, complice uno sguardo magnetico e la capacità di fluttuare in diversi personaggi donando ogni singolo centimetro della sua espressività. Sarà sublime infatti la sua interpretazione in “Hamlet”, apprezzatissimo film di Kenneth Branagh, nonché il vero e proprio ponte con una delle pellicole più importanti della storia del cinema, “Titanic” di James Cameron, lo spartiacque della biografia di Kate Winslet. Non tutti però sono a conoscenza della grande ambizione avuta dall’artista, la quale non è stata cercata dal regista bensì si è coraggiosamente auto-proposta in un modo decisamente originale: innamoratasi del soggetto e intuendone gli infiniti potenziali, la britannica ha mandato a Cameron un box con una sua foto e una rosa rossa, accompagnata da un messaggio:
“Sono la tua Rose”
un gesto che ha mandato in estasi il cineasta che, folgorato, ha scritturato immediatamente Winslet per un prodotto audiovisivo che sbancherà gli Oscar portando a casa undici Premi, tra cui però mancano quello per il miglior attore (dove era in concorso chiaramente Leonardo Di Caprio) e quello per miglior attrice tra lo scandalo dei fan, impazziti per la storia d’amore lampo e folgorante di Jack e Rose. Ma una disgrazia scuote Kate proprio nelle ore prima della relase di “Titanic”, ovvero la morte dell’ex fidanzato Stephan Tredre, una perdita che ha impedito alla nostra di partecipare alla premiere.
Un film dietro l’altro
L’incredibile successo di “Titanic”, film che ha incassato solo al botteghino la bellezza di 2.201.647.264 di dollari, spinge tutte le case di produzione e la maggior parte dei registi a scritturare la brava Kate, la quale dovrà quindi compiere dei grandi lavori di selezione per capire quali parte accettare e quali no. L’istinto la porterà a sbagliare raramente, come conferma ad esempio “Quills- la penna dello scandalo” dove affianca Geoffrey Rush e Joaquin Phoenix, o come “Iris-Un amore vero”, dove riceve per la terza volta la candidatura alla statuetta esattamente come accadrà poi nel 2004 con il folle e stravagante “Se mi lasci di cancello” di Michel Gondry in cui spicca come co-interprete Jim Carrey.
Sono gli stessi anni dell’inizio della relazione con Sam Mandes, un regista che decide di radunare la compagna e Leonardo Di Caprio in nuovo film, “Revolutionary Road”, un tipo di pellicola apprezzata ma che non riesce a sfondare particolarmente nella notte dell’Academy; tuttavia, come spesso capita con i Premi (le cui dinamiche sono spesso difficili da comprendere), a Winslet verrà assegnato il Golden Globe 2009 come miglior attrice protagonista in un film drammatico. Lo stesso anno, quindi nel 2009, sarà segnato anche dalla tanto ambita vittoria agli Oscar, nella categoria “Miglior attrice non protagonista”, grazie a “The reader- a voce alta”, di Stephen Daldry.
Tra cinema d’autore e blockbuster: il cuore della biografia di Kate Winslet
L’inizio degli dieci del 2000 è contrassegnato dalla notizia della separazione consensuale con Sam Mandes. Un fattore che precederà l’inizio di un percorso filmografico davvero affascinante, in cui Winslet rimbalzerà tra produzioni d’autore più impegnate e altre dedicate a un pubblico in larga scala, passando dunque da autori come Roman Polanski (“Carnage”) e Steven Soderbergh (“Contagion”) alla saga teen di Veronica Roth “Divergent” e al biopic su Seve Jobs di Danny Boyle. Ma, come spesso ha dimostrato in carriera, Winslet ha capato la grande presa delle serie televisive, prestando il suo volto per serie Tv di HBO “Omicidio a Easttown”, aggiudicandosi nel 2021 l’Emmy Awards, solo l’ultimo in ordine cronologico di una lista di premi destinati a non esaurirsi qui. Ancora tanti auguri Kate Winslet, bilancia ascendente bilancia con la dinamite nello sguardo.
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