Da giorni non si fa che parlare d’altro: in occasione della Paris Fashion Week, la top model Bella Hadid ha vestito un abito che le è stato spruzzato appositamente  con vernice solidificata; una tecnologia mai vista sulle passerelle. Una scelta incredibile, la performance ideata dai creativi del brand Coperni che ha stupito il mondo intero durante la settimana della moda parigina.

L’abito spray di Bella Hadid alla Paris Fashion Week

La modella, giunta sulla passerella quasi completamente nuda, in intimo bianco e senza reggiseno, si è posizionata al centro di un ideale palco, circondata da un gruppo di tecnici con particolari pistole in mano grazie alle quali il suo corpo, perfetto e statuario, è stato poco a poco colorato di bianco. Il liquido candido, sparso sulla cute dell’indossatrice con cura e dovizia, ha iniziato gradualmente a cambiare consistenza, di fronte agli occhi stupefatti dei fortunati partecipanti alla sfilata. In pochi minuti, la vernice si è solidificata aderendo perfettamente alla pelle della modella come fosse un vero e proprio tessuto e trasformandosi così (con qualche piccolo aggiustamento) in un vestito da sera attillato, senza spalline e molto elegante.

abito bella hadid Life&People Magazine LifeandPeople.it

Come è stato possibile creare il vestito di Bella Hadid?

A raccontare il lavoro, straordinario è stato Sebastien Meyer, il fondatore della maison di moda Coperni insieme a Arnaud Vaillant.

“Non guadagneremo soldi grazie a questo, ma è stato un momento meraviglioso, un’esperienza che ha suscitato delle emozioni”

ha raccontato Meyer, spiegando anche il funzionamento di questo materiale così particolare. Il prodotto utilizzato sul corpo della Hadid è uno speciale liquido spray istantaneo, creato ad hoc dall’azienda Fabrican Ltd: si tratta di un materiale particolare creato combinando biopolimeri, polimeri e solventi ecologici e, nel concreto, è una fibra liquida a tutti gli effetti. Il risultato finale è stupefacente ed ha una consistenza scamosciata: il liquido evapora, lasciando in questo modo soltanto spazio al morbido tessuto, una trasformazione che sembra avere caratteristiche magiche ma che in realtà è semplicemente figlia della ricerca scientifica.

L’inventore e i campi di applicazione della tecnologia

Il genio di questa invenzione è Manel Torres, che parlando delle sue sperimentazioni in un Ted Talk del 2013 aveva dichiarato:

“Pensavo di poter creare una nebbia. Questo è stato il mio momento eureka”. 

Torres si è specializzato in fashion design e ha lavorato per circa due anni prima di riuscire ad ottenere il risultato sperato, un traguardo raggiunto grazie ai preziosi fondi dell’Imperal College londinese. La sua tecnologia, come nel caso dell’abito di Bella Hadid, può essere utilizzata per creare un intero outfit, o in alternativa come strumento per riparare capi d’abbigliamento danneggiati. L’idea del ricercatore non è affatto banale o meramente legata al mondo fashion. Le sue applicazioni potrebbero essere numerose, particolarmente in ambito medico dove il tessuto spray può essere usato per creare bende sterili o, perché no, calchi.

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La fonte di ispirazione

Sono stati numerosi gli esperti di moda ad aver notato nell’abito un omaggio (o forse un’imitazione?) al dipinto live action della celebre sfilata di Alexander McQueen andata in scena nel 1998. I più critici hanno parlato di un capriccio dei due designer di Coperni, che avrebbero così costretto la loro modella a muoversi sulla passerella in modo poco armonico e sensuale. Al di là del gusto personale, è ad ogni modo innegabile che con l’abito spray si sia aperta una nuova stagione della moda internazionale, sempre più alla ricerca dell’effetto scenico e di nuovi strumenti per lasciare senza parole il pubblico. Come recita il Ritratto di Dorian Gray:

Non importa che se ne parli bene o male, l’importante è che se ne parli.”

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