Sarà una domenica storica quella di oggi 2 Ottobre: il Campionato italiano di calcio vedrà arbitrare il primo arbitro donna in serie A: Maria Sole Ferrieri Caputi è pronta a dirigere la sua gara di esordio nella massima serie a Sassuolo, per la sfida dei nero verdi contro la Salernitana.

Il primo giudice di gara femminile: chi è Maria Sole?

Nata il 20 novembre 1990 a Livorno, Ferrieri Caputi consegue all’Università degli Studi di Pisa la laurea triennale in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, per poi spostarsi a Firenze, dove conclude gli studi con la magistrale in Sociologia. Attualmente, in concomitanza con gli impegni sportivi, collabora con l’Università di Bergamo in qualità di ricercatrice e lavora presso la Fondazione Adapt (Associazione per gli studi internazionali e comparati sul diritto del lavoro e sulle relazioni industriali). La folgorazione con il mondo dell’arbitraggio avviene a 17 anni, entrando nella sezione di Livorno dell’AIA. Prima la gavetta con le gare più difficili, quelle provinciali e regionali, poi il primo impegno in Serie D, datato 15 novembre 2015, con la sfida tra Levico e Atletico San Paolo.

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La promozione internazionale

Quattro anni dopo il primo impegno in un Campionato semi-professionistico, il cammino di Ferrieri Caputi prosegue con altre gare di livello, come la sfida valida per la Serie C (Lega Pro all’epoca) tra Bari e Az Picerno e la prima partecipazione al Torneo di Viareggio, competizione riservata alle squadre giovanili (Primavera). Nel 2019 arriva invece la prima promozione internazionale, fattore che consentirà all’arbitra di dirigere due partite di qualificazione del Campionato Europeo femminile, Scozia-Cipro e Macedonia del Nord-Serbia. Seguirà dunque l’esordio in Serie C (Pro Patria-Pro Sesto), circuito difficilissimo in cui Maria Sole si destreggia con nonchalance e fermezza, guadagnando non solo la fiducia dei designatori, ma anche il rispetto dei giocatori in campo. Praticamente un anno fa, quindi nel 2022, si registra poi il debutto in Serie B (il quarto di una direttrice di gara in un contesto cadetto), in occasione della disputa di Cittadella-Spal. Dopo aver gestito nel migliore dei modi la semifinale di andata play-off di Serie C tra FeralpiSalò e Palermo, Alfredo Trentalange, Presidente dell’AIA, lo scorso giugno ha ufficializzato l’ingresso dell’arbitra nei ruoli Can, dunque idonea per dirigere anche le gare del massimo Campionato.

L’arbitraggio di Ferrieri-Caputi

La partita tra Sassuolo e Salernitana, conclusa con il risultato di 5-0 in favore degli emiliani, è filata liscia da un punto di vista arbitrale, anche se non sono mancati i momenti difficili, come il caso del calcio di rigore che ha consentito ai  nero verdi di passare in vantaggio, da alcuni osservatori giudicato eccessivamente generoso. Va rimarcato comunque la vicinanza di Ferrieri Caputi all’azione che, a distanza ravvicinata, l’ha spunta a fischiare il penalty, poi confermato dall’ausilio della tecnologia VAR.

«Oggi si è realizzato ed è stato bellissimo – ha detto Maria Sole Ferrieri Caputi intervenendo ai microfoni della ‘Domenica Sportiva’ su Rai2 – è stato bello durante la partita, per il clima che c’era allo stadio, le tifoserie mi hanno accolta benissimo. In parte, è stata una festa».

prima donna arbitro serie A Life&People MagazineQuale sarà allora il prossimo obiettivo di Mara Sole Ferrieri Caputi? La strada e gli obiettivi da raggiungere è ancora lunga, tortuosa e soprattutto stimolante. Nel futuro, infatti, potrà dirigere le partite più blasonate (i cosiddetti big match) e impegnative sotto il profilo fisico e psicologico, sognando di percorrere lo stesso cammino di Stephanie Frappart, fischietto francese che, dopo aver diretto nel 2019 la Super Coppa Europea tra Liverpool e Chelsea, è prossima a diventare una presenza costante e non più occasionale nel Trofeo più importante di tutto il movimento calcistico, la UEFA Champions League, l’Olimpo del pallone. Il primo passo è stato fatto anche in Italia; quel fischio d’inizio sotto il sole di Reggio Emilia ha il sapore di una conquista per tutti. Basti pensare che probabilmente da oggi ci saranno bambine che sogneranno di fare un giorno l’arbitro senza essere guardate come fossero alieni.

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