Siamo abituati a pensare alla pillola contraccettiva come farmaco prettamente femminile, eppure le ultime ricerche indicano che potrebbe presto trasformarsi in un importante alleato anticoncezionale anche per il sesso maschile. Sono infatti attualmente in corso delle ricerche che potrebbero seriamente rivoluzionare l’universo della contraccezione per come l’abbiamo conosciuto fino a questo punto.
La pillola contraccettiva maschile potrebbe diventare molto presto realtà
Le ricerche procedono a spron battuto da mesi e potrebbero rivelarsi utili molto presto per dare vita ad un prodotto non ormonale (contrariamente a quello che si usa per le donne) in grado di inibire la produzione di spermatozoi. E’ uno studio molto promettente quello presentato di recente nella cornice di Endo 2022, l’annuale congresso della Endocrine Society svoltosi ad Atlanta, in Georgia. In occasione della conferenza, si è dimostrato che due distinte pillole contraccettive per uomini ancora in fase di sperimentazione (DMAU e 11β-MNTDC) hanno ridotto i livelli di testosterone senza causare effetti collaterali irreversibili. I partecipanti al trial clinico, alla luce dei risultati, si sono dimostrati favorevoli a proseguire con l’assunzione della pillola anche dopo la fine della sperimentazione, consigliandola ad amici e parenti.
Il commento dell’esperto
A parlare in maniera più approfondita del cosiddetto “pillolo” è stato Tanar Jacobsohn, ricercatore a capo del Contraceptive Development Program dell’Eunice Kennedy Shriver National Institute of Child Health and Human Development. Le parole dello studioso:
“Finora, le opzioni per la contraccezione maschile consistevano sostanzialmente nella vasectomiae nell’uso del profilattico, ed erano quindi molto limitate rispetto a quelle per la contraccezione femminile. Lo sviluppo di un contraccettivo maschile orale efficace e reversibile amplierà le opzioni riproduttive per gli uomini e per le donne, avrà un grande impatto sulla salute pubblica e ridurrà il numero di gravidanze indesiderate e permetterà agli uomini di avere un ruolo attivo nella pianificazione familiare.
L’importanza dell’uso del preservativo
Nonostante i risultati siano promettenti, risulta necessario sottolineare come la pillola contraccettiva maschile sia sviluppata per limitare al massimo le possibilità di concepimento di un feto. Non si tratta, dunque, di un farmaco che possa aiutarci a combattere la trasmissione delle malattie veneree, per le quali il preservativo è ancora oggi l’arma migliore. Per quanto riguarda l’HIV, per esempio, è sempre più diffuso (particolarmente fra i membri della comunità omosessuale) l’utilizzo della PREP, la profilassi pre-esposizione che permette di azzerare (o quasi) il rischio di diventare sieropositivi. In ogni caso, è importante ricordare anche che l’AIDS (la sindrome da immunodeficienza causata dal virus HIV) non è l’unica malattia a trasmissione sessuale esistente e che la PREP non protegge da altre MST come sifilide, clamidia o gonorrea.
La strada della vasectomia
Non avrebbe senso festeggiare fin da subito, considerato che non è scontato che la pillola anticoncezionale sia presto resa disponibile sul mercato. Ad oggi, per gli uomini, esiste a livello strettamente medico solo la possibilità di sottoporsi ad un intervento che chiude i piccoli condotti (chiamati dotti deferenti) attraverso i quali transita lo sperma. Si tratta di un intervento potenzialmente reversibile che, tuttavia, in questo secondo caso richiede operazioni complicate, invasive e che non assicurano un risultato al 100%.
Com’è ovvio, per evitare gravidanze indesiderate è ancora consigliato l’utilizzo della pillola da parte della donna e del condom da parte dell’uomo, nonostante siano ancora in molti a pensare che il coito interrotto possa rappresentare un valido metodo di contraccezione. Per qualunque informazione aggiuntiva varrà sempre la pena affidarsi al proprio ginecologo o andrologo di fiducia.
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