63 anni e non sentirli. Oggi, 29 settembre, è il compleanno di Raf, una delle personalità più importanti della musica italiana recente, capace di spaziare tra le atmosfere dance degli anni ottanta (con l’exploit dell’italo disco) a ballate d’amore romantiche e con pochi uguali. La sua voce è sottile e particolare, la sua scrittura è capace di far innamorare. Ma da dove è partito tutto? Quali sono stati gli step principali della sua carriera? Per celebrare il suo sessantatreesimo giro intorno al sole rispolveriamo la biografia di Raf, artista che ancora oggi riesce a far ballare ed emozionare, andando sempre a passo con i tempi

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Tutto nasce a Margherita di Savoia

La musica forgia il giovanissimo Raffaele già da piccolo, all’interno del suo Paese Margherita di Savoia e in altre città della provincia di Foggia, complice un gruppo in particolare, i “The friends”, molto apprezzati negli anni settanta da quelle parti. Ma già a 17 anni l’artista darà un cambiamento importante alla sua vita, trasferendosi prima più a nord, precisamente a Firenze, per studiare all’Istituto d’arte e alla Facoltà di architettura, salvo poi spostarsi in una Londra in grandissimo fermento.

Biografia cantautore Raf Life&People MagazineProprio nella stimolante metropoli britannica il nostro fonda, insieme a quello che sarà poi il chitarrista dei Litfiba Ghigo Renzulli, una band di matrice punk-rock, chiamata Cafè Caracas, incidendo una divertente cover di “Tintarella di luna”, classico di Mina. Proprio durante la sua esperienza londinese, dove si mantiene lavorando come cameriere, Raf entrerà in contatto con il discografico Giancarlo Bigazzi, colui che darà effettivamente avvio alla sua carriera da cantante; da Londra dunque il pugliese torna a Firenze. E da quel momento nulla sarà più lo stesso.

La biografia di Raf: Il clamoroso successo degli anni Ottanta

Tutte le influenze assorbite Oltremanica trovano risalto in Self Control (1983), primo album di successo interamente cantato in lingua inglese, celebre proprio per l’incredibile riscontro della title track, traccia che troverà ancora più risonanza grazie a una versione proposta dalla statunitense Laura Branigan. Dalla stessa produzione verranno estratti inoltre altri tre pezzi, “Change your mind”, “London town” e “Hard”.

Biografia Raf Life&People MagazineA popolarità consolidata, Raf collabora con Bigazzi nella realizzazione de “Il principe”, canzone affidata a Claudia Mori poi utilizzata nei titoli di coda della famosa trasmissione hit-parade. Quattro anni più tardi sarà invece la volta di un’altra collaborazione molto fruttuosa, siglata dall’apporto nella composizione musicale de “Si può dare di più”, brano vincitore del Festival di Sanremo 1987 interpretato da Enrico Ruggeri, Gianni Morandi e Umberto Tozzi. Con quest’ultimo inoltre il cantautore decide di partecipare nello stesso anno all’Eurovision Song Contest, proponendosi per la prima volta come interprete di un pezzo italiano in “Gente di mare”.

Il Primo Festival di Sanremo e gli anni Novanta

Una volta rotto il ghiaccio all’Eurovision, nel 1988 Raf partecipa attivamente al Festival di Sanremo nell’anno successivo con “Inevitabile follia”, centrando l’undicesima posizione. Ma il primo disco in italiano, “Svegliarsi un anno fa”, andrà molto bene a livello di classifica grazie a “Il sapore di un bacio”, singolo estivo di grande rilevanza scritto con Gaetano Currieri. Si tratta semplicemente dell’antipasto. Perché proprio alla fine del decennio, nel 1989, il cantautore farà di nuovo capolino a Teatro Ariston proponendo una canzone ancora oggi famosissima, “Cosa resterà degli anni 80” che, malgrado la quindicesima posizione del tempo, spopolerà nelle classifiche trainando l’album dal titolo quasi omonimo (“Cosa resterà”), in cui è contenuta anche un’altra traccia famosissima, “Ti pretendo”, vincitrice del Festivalbar 1989.

Tutti gli anni Novanta saranno poi intervallati da grandi consensi,

non tanto tramite il Festival di Sanremo ma proprio con il Festivalbar. Nel 1991 infatti porta in riviera “Oggi un Dio non ho”, stregando però il pubblico con altri episodi, basti pensare a “Interminatamente” e “Se siamo soli nell’immenso vuoto che c’è”. Il 1993 è invece un anno molto importante, non solo per la nuova vittoria al Festivalbar con “Il battito animale” (altro banger apprezzatissimo oggi) ma per la collaborazione nel disco di esordio di Laura Pausini, nello specifico con il duetto in “Mi rubi l’anima”.

Biografia Raf Life&People MagazineDue anni dopo Raf torna in gioco con “Manifesto” (disco passato alla storia in quanto diffuso anche sotto forma di cd-rom musicale), inaugurato dall’incredibile trionfo de “Sei la più bella del mondo”. Sarà poi la volta de “La prova” (1988), altro album impreziosito da una sonorità più rock particolarmente apprezzato dalla critica.

Biografia Raf: gli anni 2000 e il ritorno sulle scene con Bassi Maestro e Guè Pequeno

Il nuovo millennio si apre con un altro singolo di fortissima presa radiofonica, forse l’ultimo in termini di successo elevati: si tratta della romanticissima “Infinito” (2001), contenuta nell’LP “Iperbole”. La canzone, non a caso, spopolerà talmente tanto da ricevere il Premio Radio all’ormai fidatissimo Festivalbar. Seguiranno quindi altri quattro album dal riscontro positivo: “Ouch!” (2004), “Passeggeri distratti” (2006), “Numeri” (2011) e “Le ragioni del cuore” (2012), in cui rilegge in chiave elettropop (genere a dir poco perfetto per lui) buona parte dei suoi successi.

Biografia Raf Life&People MagazineMa sarà il 2015 l’anno più importante, in quanto segna il ritorno a Sanremo a distanza di 24 anni dall’ultima volta con “Come una favola”, brano che all’Ariston però non ottiene fortuna, complice anche uno stato di salute veramente precario provocato da una bronchite da laringite. “Sono io”, disco uscito quattro mesi dopo il Festival, è ad oggi l’ultima produzione di ampio respiro dell’artista. Nell’ultimo periodo però il nostro non è stato fermo, dando vita a un bellissimo revival tour con Umberto Tozzi, girando in lungo e in largo l’Italia a colpi di sould out.

Proprio in quest’ultimo anno poi,

la biografia di Raf

è tornata all’attivo anche con materiale inedito, proponendo la hit estiva “Cherie”, prima di essere chiamato a rapporto da Bassi Maestro, il quale l’ha coinvolto nel suo progetto dance North Of Loreto remixando “Ti pretendo” (in versione “xxx”), con una rilettura fresca e volutamente vintage, avvalendosi anche del contributo del rapper Guè Pequeno. Un ottimo modo per omaggiare direttamente le influenze di un artista molto versatile, capace di inondare di parole d’amore le sue canzoni – rivolte alla sua amata Gabriella Labate (con cui è sposato dal 1996) – e contemporaneamente far scatenare gli ascoltatori in pista tra elettronica di qualità e musica sognante. Ancora tanti auguri, Raf.

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