La seconda giornata della Mostra del Cinema ha avuto una sola protagonista. Un look straordinario quello dell’attrice Cate Blanchett che ha stregato il Red Carpet del Festival di Venezia 79, ottenendo il consenso unanime da parte dell’affezionatissimo pubblico e degli addetti ai lavori, convincendo poi dentro la Sala Grande con una magistrale interpretazione in “Tàr”, per questo molti danno già per scontata la Coppa Volpi come Miglior attrice protagonista.
Eleganza e raffinatezza: il look di Blanchett strega Venezia
Con la raffinatezza che da sempre la contraddistingue, l’australiana ha sfoggiato sul Red Carpet del Lido un abito sobrio e originale, firmato dalla maison Schiaparelli composto da tuta nera con pantalone a zampa d’elefante in velluto e da un dècolletè impreziosito da un bouquet floreale, i cui toni risaltano i colori pacifisti con sfumature gialle e azzurre. Una mise audace, non per tutti, che la Diva di Hollywood ha saputo indossare egregiamente. Un capo creato da Daniel Roseberry, l’attuale direttore Creativo di Schiaparelli, per la collezione Autunno Inverno 2022 2023.
L’abito marchia a fuoco le principali caratteristiche del brand, da sempre ispirato alla componente surrealista, in questo caso sciorinata nel favoloso boquet, senza però ricorrere ad artificiose stravaganze o forzature didascaliche. Un look perfetto anche per il ruolo che Blanchett ricopre nella pellicola che ha presentato in laguna, quello della Direttrice d’orchestra Lydia Tàr.
Di cosa parla “Tàr”, il film con Cate Blanchett protagonista
La pellicola, diretta da Todd Field, racconta della prima donna nella storia della musica a diventare Direttrice di una delle orchestre più importanti e prestigiose della Germania: con questo ruolo conoscerà dunque il potere e tutti i pericoli che lo contraddistinguono. Parlando dunque di un personaggio immaginario, il cineasta riesce a portare in scena delle tematiche e delle problematiche attuali, capovolgendo ruoli e posizioni.
Proprio nella storia infatti la Lydia di Blanchett si ritroverà nel mirino di uno scandalo legato al #MeToo. Sì perché nel procinto di dirigere la celebre Sinfonia di Gustav Mahler, la protagonista viene accusata di molestie sessuali verso le componenti dell’orchestra, oltre di aver favorito l’ingresso in organico di una violoncellista. A questo proposito è intervenuta l’attrice in conferenza stampa:
«Non ho mai considerato l’aspetto LGBTQ+ del film, certo alla mia Lydia piacciono le donne, ma credo fermamente che non sia importante l’omogeneità di genere nel mondo dell’arte, anzi che ne sia la morte»
Ma “Tàr”, prosegue Blanchett, è anche un film che racconta il tempo che passa: «Lydia, la protagonista, sembra fare proprie tutte le grandi domande che oggi dividono l’opinione pubblica. Come ad esempio il dilemma del tempo che passa. Sta per compiere cinquant’anni – dice sempre la Blanchett che di anni ne ha 53 – , un momento davvero delicato perché sai tutto quello che hai già fatto e ti chiedi quanto tempo hai davanti ancora e che uso farne. Sei, insomma, all’apice della tua vita, della tua carriera e ora puoi solo scendere dalla montagna. La scalata per arrivare al successo è decisamente più facile della discesa, del fallimento. Il film affronta anche questo argomento». Per molti critici l’interpretazione dell’attrice è talmente impattante da essere una delle papabili a ricevere la Coppa Volti come migliore attrice protagonista.
Le altre protagoniste della seconda giornata
Oltre al look di Cate Blanchett tante sono le celeb che hanno infiammato il Red Carpet durante la seconda giornata del Festival di Venezia: impossibile non citare ad esempio la magnifica Julianne Moore, attrice che quest’anno ricopre il ruolo di Presidente di Giuria, apparsa con un abito nero Armani Privè con scollatura vertiginosa ma tutt’altro che volgare. Tempesta di scatti e di complimenti per la madrina del Festival Rocio Munoz Morales che, stavolta, ha deciso di concedersi ai fotografi con una mise charleston stile Grande Gatsby dotata di cristalli Swarovski creata da Dolce&Gabbana. Sofisticatissima poi Catherine Poulan, sul tappeto rosso con un caftano con bordo dorato e con dei sandali dorati di Giuseppe Zanotti, ornato da un make up luminoso ed efficace.
Riflettori puntati su Georgina Rodriguez che (proprio nelle ultime ore caldissime di Calciomercato del marito Cristiano Ronaldo poi rimasto in forza allo United), si è presentata al lido in abito nero con vistoso spacco, mostrando un nuovo tatuaggio dedicato proprio a CR7, un modo per comunicare ancora amore eterno in un periodo molto complicato per lui.
Domani, il più atteso sul red carpet sarà senza dubbio Timothée Chalamet, intento a presentare il nuovo film del regista italiano Luca Guadagnino.
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