Congratulazioni a Mario Desiati che è il vincitore del premio Strega 2022, il più importante riconoscimento letterario in Italia che ogni anno rende omaggio al meglio della letteratura inedita d’autore del nostro paese. Desiati ha conquistato il prestigioso riconoscimento con 166 voti totali, lasciandosi alle spalle i colleghi Claudio Piersanti in gara per Quel maledetto Vronskij (Rizzoli) e Alessandra Carati (al terzo posto, con 83 punti) l’autrice di “E poi saremo salvi” (Mondadori).
Chi è Mario Desiati?
Nato a Locorotondo, nella splendida Puglia, nel 1977, Desiati è ad oggi uno degli autori contemporanei più amati in Italia. Per anni, lo scrittore si è occupato di cronaca politica e sportiva come giornalista presso il Corriere della Valle d’Itria e per la rivista “Nuovi Argomenti”, di cui è stato capo-redattore. Desiati è attivo come autore di libri fin dal 2003, anno di pubblicazione della sua opera d’esordio, “Neppure quando è notte”, mentre l’anno successivo iniziò a cimentarsi anche con la poesia, pubblicando “Le luci gialle della contraerea”.Oltre al Premio Strega 2022, Desiati ha alle spalle anche molti altri riconoscimenti di tutto rispetto. Il primo è stato il Premio Volponi, ottenuto grazie al romanzo “Vita precaria e amore eterno”. Nel 2011, inoltre, lo scrittore era finito per la prima volta nella rosa dei finalisti dello Strega grazie al romanzo “Ternitti“.
La trama e i significato di Spatriati
Il libro narra del rapporto particolare che si instaura fra due personaggi: da un lato Claudia, sicura di sé ma solitaria, una donna risoluta che preferisce vestirsi da uomo per non sentirsi per forza ingabbiata nella classiche norme della società; dall’altro c’è Francesco, le cui azioni sono frenate dalla propria fede, tutt’altro che incrollabile. I due sono due lati della stessa medaglia: sono spatriati, esseri umani che sanno di appartenere al mondo ma senza in realtà sentirsi legati a nulla, a nessun luogo in particolare. Mentre Claudio inizierà un percorso di ricerca di sé, Claudia scapperò all’estero, cercando non si sa bene cosa.
Con questo romanzo, Desiati mette in luce tutte le contraddizioni e le sofferenze di una generazione senza più punti di riferimento. I suoi coetanei sono fatti così: irregolari, fluidi, sradicati. L’intromissione del personaggio di Claudia nella vita di Francesco rappresenterà così un punto di svolta per entrambi, alla ricerca di un equilibrio nuovo e del tutto personale, e soprattuto lontano dalle regole. Il romanzo è dunque incentrato sull’accettazione di sé e sul legame con certezze sempre più effimere.
Lo stile genderless di Desiati alla premiazione dello Strega conquista tutti
Proprio come i suoi personaggi, senza limiti ed etichette, il romanziere si è presentato all’evento finale dello Strega con un outfit perfetto, dal sapore quasi rivoluzionario. La scelta di presentarsi truccato, con un ventaglio rosa in mano e un fazzoletto rainbow è stata da questo punto di vista molto politica, soprattutto alla luce del periodo storico che stiamo vivendo. Un’epoca, questa, in cui sempre più barriere sembrano cadere e in cui i giovani, in modo particolare, si stanno facendo promotori del cambiamento queer.
Una Geppi Cucciari da standing ovation
La serata, tenutasi presso il Museo Nazionale Etrusco della Capitale, si è rivelata purtroppo un vero disastro dal punto di vista del meteo. Un forte temporale si è abbattuto su Roma proprio mentre l’evento si apprestava ad iniziare: eccezionale, da questo punto di vista, è stata la conduzione della comica sarda, che ha intrattenuto il pubblico in presenza e sintonizzato su Rai Tre con garbo, sangue freddo e tanta ironia, un approccio che ha salvato una serata flagellata anche da una serie di gravi problemi tecnici e di audio, legati proprio al temporale in corso.
Un’edizione, a modo suo, da record
Non era mai successo che al Premio Strega 2022 nella rosa dei finalisti venissero scelti sette romanzi, rispetto ai cinque canonici. Peccato che nemmeno quest’anno a vincere sia stata una donna: la speranza è che le prossime edizioni siano ancor più inclusive e che anche fra i finalisti ci siano più componenti del gentil sesso. Ecco, a proposito, la lista dei 7 romanzi arrivati in finale.
- Spatriati di Mario Desiati (Einaudi), super favorito con 244 voti
- Quel maledetto Vronskij di Claudio Piersanti (Rizzoli)
- Randagi di Marco Amerighi (Bollati Boringhieri)
- Niente di vero di Veronica Raimo (Einaudi)
- Nova di Fabio Bacà (Adelphi)
- E poi saremo salvi di Alessandra Carati (Mondadori)
- Nina sull’argine di Veronica Galletta (minimum fax)
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