Buon compleanno Donatella Rettore! Oggi, venerdì 8 luglio, la grande Diva della musica italiana compie sessantasette anni, festeggiati ancora una volta sulla cresta dell’onda, complice un 2022 da incorniciare caratterizzato dalla partecipazione al Festival di Sanremo con Ditonellapiaga e dal nuovo tormentone estivo condiviso con il giovane Tancredi. Per celebrare la carriera di una delle ultime icone della musica italiana, ripercorriamo il suo percorso nel mondo dello spettacolo condito da grinta, attitudine positiva e tanta, tantissima, spregiudicatezza.
Gli inizi
Nata nel 1955 a Castelfranco Veneto, la giovanissima Donatella è abituata sin da piccola a divincolarsi nel mondo dello spettacolo. La madre infatti, Teresa Pisani, è una nobildonna e attrice Goldoniana. Il padre invece, Sergio Rettore, è un “semplice” commerciante. L’attitudine votata all’arte di Rettore si palesa a 10 anni, età un cui la nostra forma una mini gruppo musicale, chiamato I cobra, una specie di cover band delle canzoni di Caterina Caselli. Sarà il primo passo all’interno del firmamento musicale, dove entrerà a tutti gli effetti negli anni Settanta quando, dopo aver conseguito il diploma, si trasferisce a Roma per diventare a tutti gli effetti cantante, sfoggiando già un carattere fumantino e contrario ai canoni dell’epoca. Il primo a credere in lei è, certamente non a caso, il grande Lucio Dalla, che la ingaggia nel 1973 come spalla durante la sua tournée estiva.
L’exploit degli anni Settanta
Il primo singolo ufficiale di Donatella Rettore, “Quando tu”, risale al 1974, annata che sarà caratterizzata anche dal debutto al Festival di Sanremo con “Capelli sciolti”, un passaggio che malgrado una promozione rilevante non trova il successo sperato, destino simile al primo effettivo album dell’artista, “Ogni giorno si scrivono canzoni d’amore”, pubblicato nel 1975. Sempre nel 1974 Rettore incontra in un locale il musicista Claudio Rego, con cui instaura un rapporto intenso sia lavorativo che sentimentale che prosegue ancora oggi.
Appena due anni dopo la musicista passa alla Produttori Associati e, in grande spolvero, rilascia un 45 giri intitolato “Lailolà”, un piccolo lavoro che riscuoterà un apprezzamento significativo soprattutto in Paesi Europei, Germania e Svizzera in primis. Nel 1977 allora ritorna a Sanremo proponendo “Carmela”, arricchendo la sua performance in modo provocatorio lanciando delle caramelle sul pubblico, giocando con il testo che parla letteralmente di dolciumi avvelenati. La personalità della veneta, sempre più straripante e imprevedibile, emerge inequivocabilmente nel secondo album in studio, chiamato semplicemente “Donatella Rettore“. Una produzione impegnata e originalissima composta da numerosi pezzi di denuncia come “Patriarca” – dove si attacca il modello di famiglia tradizionale – o “Caro preside”, incentrato sul delicatissimo tema della pedofilia.
Chiamami soltanto (Miss) Rettore. La svolta
Il vero anno della svolta è il 1978, dove l’artista cambia nuovamente etichetta passando dalla Produttori Associati alla Ariston, proponendo un look più a tinte rock e togliendo nel suo nome d’arte “Donatella“; da quel momento sarà soltanto Rettore. Appena un anno dopo arriva il grandissimo successo in ambito mainstream con un pezzo celeberrimo ancora oggi, “Splendido splendente”, contenuto nel disco “Brivido divino”. Un lavoro curato sotto ogni aspetto anche grafico, con un paio di intuizioni commerciali in termini di packaging che verranno riprese nei decenni successivi. Intuizioni ricalcate anche nell’estetica glam e punk dei videoclip, in netto anticipo rispetto ai tempi. Il trionfo degli Ottanta è segnato da una tripletta indimenticabile.
Dopo “Splendido splendente” infatti la musicista pubblica senza soluzione di continuità prima “Kobra” (1980, in “Magnifico delirio”), clamorosa hit estiva tripudio del doppio senso e, successivamente, “Donatella“, uno dei primi esempi di genere ska italiano ascoltati in larga scala contenuto in “Estasi clamorosa”, dove è presente addirittura la firma di Elton John in tre brani. Non sarà da meno poi un altro 33 giri, “Kamikaze Rock’n’Roll Suicide, dove emerge un altro pezzo conosciutissimo di Rettore, “Lamette”, un episodio che parla di suicidio in modo così dissacrante da essere utilizzato tutt’oggi a distanza di quarant’anni. Il resto del decennio verrà poi contraddistinto da apparizioni importanti al Festival di Sanremo, qualche intoppo ma anche tanti altri successi, come il tormentone estivo “Adrenalina” interpretato insieme alla palermitana Giuni Russo.
Donatella Rettore: Da “Di notte specialmente” a “Ora o mai più”
Il nome di Rettore non scompare mai dalle scene, anche nei momenti più difficili. Dopo il 1994, dove l’istrionica musicista porta a Sanremo uno dei suoi ultimi successi più grandi, “Di notte specialmente”, la nostra verrà costantemente intercettata per apparizioni, concerti e interviste, complice anche la sua grande peculiarità di non avere alcun pelo sulla lingua dicendo sempre il suo pensiero senza nessun tipo di filtro. Anche per questo aspetto nel 2019 è chiamata da Amadeus come giurata di “Ora o mai più”, show in onda su RAI 1 dedicato a quei cantanti spariti dai radar in cerca di rilancio. In questo contesto riscossero enorme consenso le sue uscite colorite e le sue tante litigate con gli altri componenti del cast.
Il 2022: l’anno d’oro
Dopo aver partecipato ad “Ora o mai più” il nome di Rettore ritorna prepotentemente nella scena musicale italiana proprio in questo 2022. Sempre Amadeus, con il solito acume che lo contraddistingue, seleziona per il Festival di Sanremo una canzone di una giovane artista proveniente dal mondo indie, Ditonellapiaga, condivisa proprio con la Diva Rettore. Il pezzo, “Chimica”, diventerà immediatamente virale sui social, facendo il pieno di streaming e di vendite.
Si tratta della seconda apparizione consecutiva al Festival dopo la chiamata del 2021 de La Rappresentante Di Lista, duo palermitano che l’ha coinvolta nella serata delle cover. Sulla scia di questo successo l’autrice di “Splendido splendente” la cantante si è anche lanciata dopo tantissimi anni nella competitiva lotta dei tormentoni estivi, incidendo insieme a Tancredi (artista proveniente da Amici di Maria De Filippi), una scatenata hit, “Faccio da me”, ennesimo capitolo di una personalità preziosa e spumeggiante. Ancora Buon compleanno Donatella Rettore.
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