È possibile che ve ne siate accorti: sempre più spesso su Instagram gli utenti caricano foto brutte. Il concetto stesso di “brutto” è relativo e soggettivo, ma non nel contesto Instagram, una piattaforma social che fin dai suoi esordi ha puntato su uno stile particolarmente glamour e patinato. Tutto quello che fino ad oggi è stato caricato sulla piattaforma social, particolarmente dagli influencer, ha sempre avuto un obiettivo ben preciso: raccontare uno stile di vita impeccabile, senza difetti e con molti filtri. Qualcosa, tuttavia, sta cambiando, e i promotori di questa inversione di tendenza sono, neanche a dirlo, i giovani.

instagram foto brutte Life&People Magazine LifeandPeople.it

La fine del paradigma Instagram

L’app, fra le più scaricate al mondo, è stata per anni punto di riferimento di vip e celebrità che volevano presentare al mondo il loro lato migliore. Vite invidiabili, case da favola, corpi scolpiti nel marmo, party esclusivi. Instagram è stato in grado di creare un vero e proprio immaginario, complici i suoi numerosi filtri che a lungo hanno coperto imperfezioni, rughe, e più in generale il lato sgradevole della vita. Oggi, in ogni caso, stiamo assistendo ad una piccola grande rivoluzione sulla piattaforma. Post pandemia, le persone hanno cambiato la loro personale visione del mondo, avvicinandosi alla psicoterapia come mai prima d’ora e comprendendo quanto sia cruciale riscoprire le proprie debolezze e non soltanto le qualità di cui andiamo fieri.

instagram foto brutte Life&People Magazine LifeandPeople.it

Disordine, sporcizia e caos al centro delle nuove immagini pubblicate

Eravamo abituati a panorami mozzafiato, tavolate imbandite, outfit da urlo, hotel a cinque stelle, ma ora tutto questo sembra appartenere al passato. Gran parte dei feed Instagram, soprattutto quelli dei più giovani, sono ricchi di elementi antiestetici, come il cibo da fast food, immagini di serate in locali di bassa lega completamente sfuocate. La nuova tendenza in atto è la rappresentazione della reale realtà che ci circonda, senza più filtri ne maschere, senza più nascondere quello che un tempo ci avrebbe messo in imbarazzo.

L’epoca della bruttezza

Non c’è dubbio rispetto al fatto che l’emergenza pandemica e il lockdown (per i giovani ma anche per gli adulti) abbia rappresentato un punto di svolta in questo senso disinnescando determinati tipi di necessità fino ad oggi sopite. Ciò che non rappresentava l’estetica Instagram classica è diventato parte delle nostre vite quotidiane: oggetti e situazioni di vita quotidiana ci hanno tenuti con i piedi per terra in un periodo in cui tutto sembrava crollare, assumendo così un enorme valore una volta terminata l’emergenza. Siamo dunque tornati ad apprezzare le piccole cose, anche quelle meno perfette, proprio perché la solitudine delle nostre vite ha fatto si che tornasse tutto ad apparirci meraviglioso.

instagram foto brutte Life&People Magazine LifeandPeople.it

La necessità di vivere una vita più autentica

In un mondo dove sempre più spesso sentiamo parlare di inclusione, la nuova estetica disordinata ed imperfetta di Instagram lancia un importante messaggio. Tutte le vite sono valide: sono validi i nostri corpi, le nostre debolezze, le caratteristiche che fino ad oggi avevano nascosto agli occhi degli altri. Andiamo bene così, nei nostri momenti positivi e in quelli negativi. Un capello fuori posto, un brufolo, una giornata no non ci rendono inferiori, ma sono, al contrario, alcune delle infinite sfumature della nostra unicità.

Il rovescio della medaglia

Eppure, nonostante quello che in molti si ostinano a chiamare “il fenomeno del photo dump”, c’è anche chi ha compreso come questo nuovo trend possa essere utilizzato in modo forzato. Risulta a questo punto difficile capire quali siano i contenuti che effettivamente manifestano il bisogno di mostrare il nostro lato umano e quali invece siano creati ad hoc per apparire trasandati.

instagram tiktok Life&People MagazineIn un mondo alla costante ricerca di like, consensi e approvazioni anche questa nuova tendenza legata alle foto brutte potrebbe a questo punto trasformarsi in qualcosa di nuovo. Chi lo sa che in futuro l’estetica dei social network non venga forgiata proprio in base a questa nuova moda? La spontaneità e la naturalezza, a questo punto, potrebbero essere sostituiti dalla necessità di pubblicare qualcosa di brutto forzatamente, snaturando così il principio originale da cui tutto è partito.

Leggi anche: Arte digitale contemporanea, artisti digital da seguire su Instagram

Condividi sui social