L’effetto farfalla della moda è arrivato a Pitti Immagine Uomo; il prêt-à-porter fiorentino più seguito del settore, per numero di partecipanti e fatturato, nella sua centoduesima edizione, ha dettato le sue tendenze per l’estate 2023.
Pitti Immagine Uomo 102: le ultime tendenze moda
Chi ha risposto alla sua chiamata, dal giugno del 1972, lo ha fatto sapendo di partecipare ad un appuntamento imperdibile, pena la mancanza dello “Zeitgeist”(spirito del tempo). Pitti, scena di prime e anteprime, laboratorio di tendenze, banco di prova per ciò che sta per essere indossato e forum di idee; 682 aziende espositrici, in questa ultima edizione ha raddoppiato le cifre della scorsa edizione. L’esposizione congiunta delle collezioni uomo e donna, l’eliminazione dei confini di genere; l’impegno alla sostenibilità che supera l’ondata di greenwashing e la visibilità a nuove voci del design, sono ormai pratiche pionieristiche per questo appuntamento. Sinonimo di lifestyle, di un modo di vivere che va oltre la moda; grazie anche alla suggestiva location che fa parte integrante della sua espressione, in un programma che si estende a tutta la città e crea una simbiosi tra moda, arte e cultura.
Guest designer, special project e special guest
Palazzo Medici Riccardi, che accoglie la Cappella dei Magi con gli affreschi del Gozzoli ha contribuito allo splendore di Pitti Immagine Uomo 102, ospitando nei suoi cortili rinascimentali la sfilata-evento della Primavera/Estate 2023 di Grace Wales Bonner, la stilista anglo-giamaicana. Una ricca gamma di prodotti artigianali utilizzati in tutta la collezione, dal macramè indiano e tessuti tinti a mano realizzati in Burkina Faso a perle barocche, cristallo di rocca e perle di vetro riciclato dal Ghana. Il risultato: una travolgente ricchezza tecnica e tessile che unisce la tradizione sartoriale londinese e l’haute couture parigina con l’artigianato del Ghana e del Burkina Faso in una narrativa interculturale. I nuovi modelli di sneaker della sua collaborazione con la linea Originals di Adidas hanno aggiunto valore urbano in passerella.
Lo special project di Soulland, il brand di Copenaghen di Silas Oda Adler da sempre attento alla sostenibilità, ha portato a Firenze la contemporaneità internazionale, consolidando uno stile tutto green che guarda al futuro. E’ tornata anche la mitica designer belga Ann Demeulemeester, come ospite d’onore di Pitti Uomo, con un montaggio retrospettivo nella monumentale Stazione Leopolda e pezzi emblematici delle sue collezioni fino al 2013, data dopo la quale ha lasciato la direzione del brand.
Tra le tendenze moda a Pitti Immagine uomo emergono molte riconferme e altrettante novità
Generazioni in viaggio tra classico e casual
Pitti Island, ossia Isola felice; il mood delle collezioni è senza dubbio positivo, un ritorno alle radici, con i brand che puntano ad una moda eclettica, all day e colorata, prodotta con tessuti naturali, adatti sia per lo street che per un formalwear dall’attitudine rilassata. Un eleganza formale ma effortless che si modula in un dialogo tra heritage sartoriale con orizzonti sempre più in evoluzione verso lo sportswear. Moderne riletture dove il formale è trasversale alle generazioni, non rilevando differenze tra consumatori giovani e maturi, come nel caso di Brunello Cuccinelli. Oppure capi handmade, svuotati da strutture ma costruiti con le radici che affondano nell’heritage, e i tessuti della tradizione classica come i gessati. Un abbigliamento formale che pur dominando la scena si proietta in una dimensione “senza sfarzo”.
Sostenibilità ed estetica vissuta
In argomento di sostenibilità e stile, ha spiccato la giacca di Paul&Shark, realizzata partendo da una vela e i pezzi di “Upcycle” della collezione Briglia 1949 , realizzati con tessuti recuperati dagli archivi dell’azienda. E’ emersa prepotente una tendenza vissuta che riprende gli stilemi del passato. Ne sono un esempio Robe di Kappa che riprendendo anche l’estetica delle vecchie campagne pubblicitarie ha riproposto modelli degli anni ’70 e ’80 riadattati e modernizzati. Roy Rogers invece per festeggiare i suoi settant’anni ha recuperato e rieditato gli outfit, quasi total denim del proprio archivio storico anni ’70.
Le giacche sahariane e l’overshirt, sono i capi simbolo delle tendenze moda al Pitti
Atmosfere da gentleman modernamente classico e sportivo, benvenuti capi in tessuti e toni naturali, dove la sahariana la fa da padrona; insieme al doppiopetto in lino, trench e parka in cotone organico. Modelli senza tempo, enfatizzati da dettagli come tasche XL, coulisse, sofisticati melange e colli rielaborati; da indossare con bermuda e pantaloni in eco fibre a doppia pinces. Anche l’overshirt si è trasformata ormai in un capo fondamentale per sostituire la giacca in modo informale.
Ai piedi? Il comfort assoluto
Mocassini in morbida pelle, impreziositi da lavorazioni destrutturate e suole iperflessibili. Oppure Derby in pelle spazzolata impermeabile e sneakers d’ispirazione running, in pelle soft. Green George ha proposto una linea di mocassini scamosciati iperlight ad alta flessibilità, con soletta interna in memory foam.
Camicie: fantasie e colori
Il ritorno del camuflage con camicie d’ispirazione army continua ad essere in tendenza, in contrapposizione allo stile spensierato e gioioso dello spirito hawaiano. Ma anche camicie ipercolorate in lino e tanto, tanto verde in tutte le sue declinazioni. Con Impulso, si riconferma prepotente una reminiscenza degli anni ’90: il tie-dye in colori vivaci e in modelli sportivi.
Ispirazione college
Sdoganato l’ironico calzino bianco a coste con il suo spirito vintage ma rigorosamente in cotone biologico con scritte che inneggiano al pensiero positivo. Dopo un paio di stagioni sempre sulla cresta dell’onda, si riconferma, la varsity jacket.
Riparte da Firenze il salone più importante dedicato alla moda maschile con ritorni in grande stile per un viaggio nel menswear fra fashion e stravaganza.
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