La mostra “Alchimia dell’Amore” è un’esposizione delle opere di Valerie Breuleux, macrofotografie rigorosamente in bianco e nero, che ritraggono celebrità e icone dello star system americano e non. Questo percorso espositivo, visitabile fino al 22 luglio, è un’ottima occasione per conoscere il lavoro di questa grande artista francese, conosciuta in tutto il mondo per la coesistenza e mescolanza di più tecniche pittoriche. La mostra non poteva che aprirsi con Marylin Monroe e con un omaggio all’outfit di Billie Eilish che, nelle vesti della diva statunitense, si presentò al Met Ball 2021, ispirando l’originale tributo alla celebrity di questa notevole artista francese.

Valerie Breuleux e la sua fonte di ispirazione per la mostra

Per “Alchimia dell’amore”, l’artista ha scelto la Oblong Contemporary Art Gallery, uno splendido spazio espositivo di Forte dei Marmi da sempre destinato alle opere d’arte moderna e contemporanea. Sebbene sia la prima mostra all’interno della famosa galleria, non è la prima volta che l’artista ritragga la Monroe. La diva statunitense è infatti una perenne fonte d’ispirazione per Breuleux e per il suo lavoro, come la stessa fotografa ha spiegato durante un’intervista:

“l’immagine di Marilyn è stata usata eccessivamente nell’arte degli ultimi decenni, direi che è stata quasi logorata dall’uso. Tuttavia, secondo la mia visione artistica, Marilyn è diventata un concetto, un «modello», allo stesso modo dell’Apollo del Belvedere o della Venere di Milo. Un ideale estetico, l’oggetto del desiderio universale”. 

mostra alchimia dell'amore forte dei marmi 2022 Life&People Magazine

L’artista cerca di scoprire come nasca un’icona

La mostra si presenta al visitatore come una rivisitazione del concetto stesso di “modello” e “ideale estetico”, riprendendo tutte quelle figure dello star system che hanno fatto la storia e riproponendole con la tecnica che ha reso celebre l’artista nel mondo: una mescolanza di più arti, come la fotografia, pittura a olio, acrilico, attraverso l’alterazione e il gocciolamento di polvere di metallo. Valerie Breuleux rende così omaggio a note figure del cinema che sono entrate nell’immaginario comune, come la celebre Lolita di Stanley Kubrick, interpretata nella macrofotografia da Lana del Rey, la famosa cantautrice e modella statunitense.

mostra alchimia dell'amore forte dei marmi 2022 Life&People MagazineNon mancano, inoltre, tutte quei momenti iconici che hanno fatto la storia del cinema e le sequenze indimenticabili che hanno incantato generazioni su generazioni come la scena della fontana di Trevi ne “La dolce vita” di Federico Fellini, con il bacio appassionato tra Anita Ekberg e Marcello Mastroianni, o il celebre film “Via col vento”, con Clark Gable e Vivien Leigh, e la “Cleopatra” di Liz Taylor e Richard Burton.

Il fil rouge della mostra? “Il desiderio di desiderare”

Attraverso le scene proposte, l’artista presenta e rielabora tutti quegli archetipi femminili e maschili, tutti quei modelli che hanno influenzato a tal punto la cultura popolare da determinarne atteggiamenti e modi di fare. Breuleux manifesta il desiderio di non essere solo spettatrice passiva di tali icone e invoglia il visitatore della mostra a reagire, a liberarsi dalle catene che lo tengono avvinto a tali modelli costrittivi. Le opere esposte si fanno portavoce di questa visione della fotografa e invogliano lo spettatore ad essere padrone delle proprie emozioni, libero di esprimersi e di essere chiunque desideri.

mostra alchimia dell'amore forte dei marmi 2022 Life&People MagazineLa stessa Valerie Breuleux, che si è formata a Villa Arson durante gli anni ’80, ha spiegato che l’intera esposizione vuole raccontare qual è il “desiderio di desiderare” dello spettatore: quel fuoco interiore che lo consuma e che lo spinge a rifarsi a determinati comportamenti e ad appassionarsi di fronte ai baci più famosi della storia. Quella passione proibita che lo anima e che lo spinge a vedere film e serie televisive, quel desiderio a lungo frenato che invece l’artista francese vorrebbe veder espresso in una società più libera e con meno inibizioni.

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