In occasione del Pride Month 2022 numerosi brand di moda si sono messi al lavoro per dimostrare alla comunità LGBT il loro impegno a favore della parità, un diritto fondamentale che in molti, ancora oggi, sottovalutano. I loro sforzi si sono concretizzati in speciali collezioni grazie alle quali è stato possibile raccogliere fondi per associazioni benefiche che da anni sono attive per rendere il mondo un posto migliore.
Pride Month: i brand si tingono di arcobaleno
Un’esplosione di colori: è così che si potrebbe definire questo mese di Giugno quando ci riferiamo ai principali marchi di abbigliamento (ma non solo). Le aziende più prestigiose abbracciano le sfumature della bandiera arcobaleno, che ogni anno si arricchisce di nuovi colori. Ognuno di essi rappresenta un’identità di genere o sessuale, con i suoi valori, la sua sensibilità e il suo punto di vista sulla vita. Il focus è sempre il medesimo: mettere al centro ogni singolo essere umano, anche e soprattutto gli individui percepiti come diversi. L’obiettivo è l’inclusione, affinché tutti all’interno di una comunità si sentano per sempre protetti e accolti.
L’impegno di Michael Kors
Il noto brand di moda ha lanciato anche quest’anno la sua capsule collection in occasione del Pride: una serie di prodotti in esclusiva e in edizione limitata. Tra questi uno dei migliori è la nuova borsa con il logo dell’azienda, reinventato per l’occasione con i colori della bandiera arcobaleno. La campagna di Michael Kors ha uno scopo nobile: tutti i profitti derivanti dalla vendita dei prodotti del marchio saranno donati all’associazione per i diritti umani OutRight Action International, che si occupa da anni di proteggere le persone LGBT.
The North Face sigla un accordo con 4 associazioni LGBT
Oltre ad avere lanciato una serie ad hoc per il Pride Month, (che include felpe con il cappuccio, magliette, pantaloncini e borse di tela) il marchio punto di riferimento per gli appassionati di trekking ha siglato ben quattro importanti collaborazioni con altrettante associazioni arcobaleno, alle quali donerà 10.000 euro. Il prossimo 26 giugno, inoltre, l’azienda ha organizzato con ArciGay Italia un’escursione di gruppo gratuita in Val di Scalve, gioiello naturalistico incastonato nella cornice delle Orobie Bergamasche.
La collaborazione fra due icone gay: Cher e Donatella Versace
La celeberrima diva autrice di Believe e la nota stilista hanno unito le forze dando vita alla speciale capsule collection CHERSACE, in edizione limitata. Anche in questo caso i proventi saranno devoluti ad un’associazione benefica del settore: la Gender Spectrum. La lista dei prodotti in questo caso include magliette, berretti e calzini decorati con il colorato logo nato dall’incontro fra la sensibilità di Cher e quella di Donatella Versace.
Diesel si ispira a Tom of Finland
La nuova collezione del marchio creata ad hoc per il Pride Month vanta le immagini di Tom of Finland, il noto artista divenuto celebre per le sue stampe dal sapore omoerotico entrate nella storia dell’illustrazione. Ai capi, in questo caso, hanno avuto la possibilità di lavorare sette creator, ognuno con il proprio tocco e la propria reinterpretazione dell’opera d’arte originale (non più su tela, ma su tessuto).
Fossil lavora al fianco di The Trevor Project
Il famoso brand si è messo al lavoro dando vita ad una serie di coloratissimi orologi, cinturini, portafogli e gioielli. Il ricavato della vendita, in questo caso, andrà ad una importantissima associazione che si occupa della prevenzione dei suicidi dei giovani appartenenti alla comunità LGBT.
Il Pride e il pericolo di rainbow washing per i brand di moda
In casi come questi, c’è sempre il rischio di esagerare, dando l’impressione di accogliere le istanze del mondo rainbow per un mero tornaconto economico. Gli attivisti più accaniti combattono da anni sui social network denunciando le aziende che si sono imbarcate in progetti LGBT friendly solo ed esclusivamente in occasione del Pride. In linea teorica, il supporto alle comunità marginalizzate (non soltanto quella rainbow) dovrebbe concretizzarsi ogni singolo giorno. Risulta in ogni caso difficile pensare che un brand possa dedicare alla comunità LGBT una collezione permanente, per ovvi motivi di business. Il tema è senza dubbio delicato e richiederebbe una riflessione a parte. Quel che è certo è che eventi come il Pride Month servono proprio a questo, ovvero sensibilizzare la popolazione riguardo a determinate tematiche. Già poterne parlare liberamente è un risultato di per sé ragguardevole, ottenuto dopo anni di dure battaglie.
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