Oggi, 3 giugno, è la giornata mondiale della bicicletta, istituita dall’Onu il 12 aprile 2018. Lo scopo di questa giornata è promuovere la sostenibilità e la salute, invitando sempre più persone ad inforcare i verdi sentieri o le strade delle città a cavallo di una bici. Dopo la pandemia, vi è stato un aumento esponenziale dei ciclisti, tanto che la bicicletta è universamente considerato il mezzo di trasporto più amato e lo sport più praticato, specialmente durante le giornate primaverili poiché non eccessivamente calde. Che sia una mountain bike, una bici pieghevole o una e-bike, andare in bicicletta dà sempre grandi benefici per la salute e l’ambiente.

Ma dove vai bellezza in bicicletta?

Una vecchia canzone italiana della Mauro Ottolini Orchestra ( recitava “ma dove vai bellezza in bicicletta? / Così di fretta pedalando con ardor? / Le gambe snelle, tornite e belle / Mi hanno già messo la passione dentro al cuor“) è perfetta per parlare di tre bellissime donne, che hanno fatto della bicicletta una passione irrinunciabile. Silvia Gottardi, per esempio, era una giocatrice professionista di basket quando ha conosciuto sua moglie Linda Ronzoni, appassionata di ciclismo. Insieme hanno iniziato a muoversi in città e su qualunque sentiero, sperimentando percorsi sempre diversi. Hanno scritto il libro “Cicliste per caso”, da cui è stato tratto il documentario “Cicliste per caso – Grizzly Tour” attualmente su Amazon Prime Video.

Nel loro documentario, raccontano un viaggio su due ruote di quattromila chilometri dal Canada al Messico. Silvia Gottardi descrive così la passione per la la bicicletta:

“Viaggiare in bici è un’esperienza lenta, faticosissima, ma regala emozioni e soddisfazioni come nessun altro mezzo. Si conoscono luoghi altrimenti irraggiungibili e persone che ti aprono persino la porta di casa, se hai bisogno. Bisogna però imparare a viaggiare leggerissime, con l’indispensabile. È un mondo stupendo che cerchiamo di raccontare a ogni viaggio sul blog e con tanti eventi dedicati alle donne per invitarle a mettersi alla prova su due ruote, imparare ad amare la bicicletta e non lasciarla più.”

Una mamma per ciclista

Mentre le due cicliste percorrevano la distanza tra Canada e Messico, Giulia Cappellin pedalava per le strade di Parigi in compagnia della figlia Alma. Questa podcaster e photo editor italiana ha fatto della bici uno stile di vita sin dalla più tenera età. Nel suo podcast “Mamagang” cerca di spingere sempre più genitori ad insegnare l’arte della bicicletta ai figli, perché possano vivere in un mondo più sano e pulito.

Questa mamma perennemente su due ruote tesse l’elogio della bicicletta con la necessità di andarci più spesso:

“Pedalo da sempre in città, fin da quando studiavo a Bologna o abitavo a Padova, cittadine molto bike friendly. Ma da qualche anno ne ho fatto una scelta etica, ritengo che oggi, vista la situazione ambientale, sia ancor più necessario preferire l’ecologica bicicletta. A dispetto di quel che si possa credere, è il mezzo di trasporto del futuro anche nelle grandi metropoli. Più persone sceglieranno di pedalare, meno traffico ci sarà e spostarsi sarà più pratico e sicuro. E l’aria sarà più respirabile”. 

Uno sport cui è impossibile resistere

Ben diverso (ma non meno speciale) è il modo con cui Valentina Dogliani si è avvicinata alla bicicletta. Proprietaria del Boscareto Resort & Spa, è stata indirizzata alla bicicletta da un amico. Il fascino che la bici aveva esercitato su di lei era irresistibile e da quel momento non è più riuscita a farne a meno. Racconta la ritrovata ciclista a 47 anni:

“Dalla bici non sono più scesa e sono certa fosse destino che andasse così, perché il mio prozio ha vinto ben due Giri d’Italia. Non potevo che innamorarmene, perché è nel mio DNA. Una delle esperienze che porto nel cuore è il cammino di Santiago in bicicletta e non è stato un caso nemmeno questo. Avevo fatto un voto: se fosse capitata una certa cosa, avrei compiuto quel percorso. Quella cosa è successa e dal nulla, alcuni clienti dell’hotel, diventati amici grazie a questo amore comune, mi hanno proposto proprio di fare il cammino con loro e sono partita. Il mio prozio, peraltro, si chiamava Giacomo – Santiago, in spagnolo – non può essere solo una coincidenza”. 

Uno sport bellissimo, ma quanti benefici!

In questa giornata mondiale della bicicletta è bene ricordare i tanti benefici delle due ruote. Innanzitutto, è il mezzo più inclusivo che esista, adatto a tutte le età, nonché un toccasana per la salute. Difatti, fa bene al sistema cardiovascolare, aumenta la gittata cardiaca e il volume del sangue nelle arterie. Inoltre, secondo recenti studi, la bicicletta agevola il sonno e fa bene all’umore, senza dimenticare che aiuta a perdere peso. Eppure, al di là dei benefici non si può dimenticare quanto sia salutare per il pianeta e per l’ambiente questa sana abitudine con la speranza che aumentino sempre più gli appassionati di questo straordinario sport.

Leggi anche: Nuovi prodotti cosmetici alla frutta: quando il make up è green

Condividi sui social