Il primo settembre 1922 nasceva a Genova Vittorio Gassman, uno dei più grandi attori che il cinema italiano abbia mai conosciuto. Questo autunno, dunque, celebreremo il centesimo anniversario del mattatore per eccellenza della commedia italiana, ancora oggi considerato da molti critici talento ineguagliabile, per espressività e intensità interpretativa.
La storia di Vittorio Gassman è legata alle sue origini straniere
L’attore era il figlio di Heinrich Gassmann, ingegnere civile tedesco, e di Luisa Ambron, di lontane origini ebraiche. Per qualche anno, proprio a causa del lavoro del padre, l’attore allora bambino si ritrovò a vivere a Palmi, in Calabria, un luogo che avrebbe portato nel cuore raccontandolo, tra l’altro, nel film “Il mattatore”, diretto da Dino Risi nel 1960.
I suoi primi passi nel mondo del cinema: gli anni 40
Dopo aver recitato presso la prestigiosa Accademia di Arte Drammatica di Roma (portando avanti, in parallelo, una fortunata carriera agonistica nel basket) Gassman fece il suo debutto a teatro nel 1943. Fu nella Nemica di Dario Diccodemi che l’attore salì su un palco per la prima volta, per ottenere successivamente alcuni prestigiosi ruoli sul grande schermo grazie all’aiuto di un gigante come Luchino Visconti.
Il suo debutto vero e proprio al cinema avverrà nel 1945
Purtroppo il film da cui tutto ebbe inizio, intitolato “Incontro con Laura”, è andato perduto. La prima prova di Vittorio Gassman al cinema risale quindi “ufficialmente” all’anno successivo, il 1946, quando sbarcò in sala Preludio d’amore (1946), di Giovanni Paolucci. Per la consacrazione vera e propria, in ogni caso, sarà necessario attendere altri 3 anni.
Tutto cambia con Riso Amaro
Nel film, Gassman interpreta il personaggio di Walter Granata, un pregiudicato che riesce a fuggire dalle forze dell’ordine che si sono messe sulle sue tracce. Il fascinoso ladro interpretato da Gassman riuscirà a sedurre una mondina con cui svilupperà un piano tanto ingegnoso quanto pericoloso per le persone intorno a loro. La pellicola, considerata ancora oggi uno dei 100 film migliori della storia del cinema italiano, si guadagnò una candidatura ai premi Oscar 1951 come miglior soggetto, un traguardo straordinario per Gassman che da questo momento in poi possiamo ufficialmente considerare come star di rango internazionale.
Negli anni ’50 diventa Il Mattatore
L’anno chiave della sua carriera: il 1956. Nel giro di pochi mesi l’attore interpretò l’Otello con il grande attore Salvo Randone e partecipò al fortunatissimo Guerra e pace di King Vidor. Pochi anni dopo partecipò al programma Il Mattatore, un format che ricevette un’accoglienza tale che ben presto Gassman si guadagnò il nomignolo di Mattatore per il grande pubblico.
Non soltanto ruoli drammatici
Vittorio Gassman fu un apprezzatissimo interprete comico, oltre ad essere protagonista di alcuni fra i film drammatici più famosi del cinema italiano. Particolarmente celebre da questo punto di vista fu la sua partecipazione nel film dolceamaro di Mario Monicelli La Grande Guerra, dove recitò al fianco di un eccelso Alberto Sordi.
Una carriera costellata di premi, oltre ad uno storico doppiaggio
I riconoscimenti e le nomination ricevute da Gassman nel corso della sua carriera non si contano. Dal Leone d’oro alla Carriera al Festival di Venezia del 1996, passando per il premio per Miglior Intepretazione Maschile al Festival del Cinema di Cannes del 1975 (grazie a Profumo di donna), senza dimenticare il Golden Globe alla carriera ricevuto nel 1996. I più piccoli (ma anche i più nostalgici) ricorderanno inoltre la voce calda, sensuale e rassicurante di Vittorio Gassman ne Il Re Leone, il capolavoro Disney dove Gassman diede alla voce al leone Mufasa, personaggio indimenticabile rimasto nel cuore di un’intera generazione.
Una stirpe di artisti
Il lascito di Vittorio Gassman non è soltanto legato ai film e agli spettacoli teatrali di cui è stato protagonista. L’eredità di un’attore così importante se l’è presa il figlio, Alessandro, fra i più apprezzati interpreti del cinema italiano. Il nipote, Leonardo, è diventato un apprezzato cantante, che dopo aver partecipato ad X Factor è persino riuscito a vincere il Festival di Sanremo nella sezione Giovani, nel 2020. Figlio e nipote hanno portato avanti il percorso iniziato da Vittorio, una storia che non abbiamo dubbi proseguirà anche in futuro… ai posteri l’ardua sentenza finale.
Leggi anche: La storia del cinema e i suoi abiti più costosi