Non c’è dubbio che il mercato dell’usato nel settore della moda stia crescendo molto rapidamente, grazie anche alle vendite online e alle iniziative digitali; ma come fare a comprare e vendere in tutta sicurezza? E, quali sono le app più sicure, efficienti ed affidabili?
Mentre la moda si rinnova costantemente, continua anche a nutrirsi del passato con l’influenza del trend vintage. Il trend del second-hand non è solo un cambiamento nel processo di acquisto del prodotto; è anche un fenomeno che permette di ricordare quanto siano valide le norme che si oppongono al rapido invecchiamento della moda.
Le tendenze di rivendita, vintage e di seconda mano non sono proprio concetti nuovi, ormai vocaboli come reuse-resell-recycle sono diventati familiari ma è reloved quello piace di più, proprio perché mette in evidenza la ri-vendita di abiti già amati e quindi indossati e accuditi con cura; un vocabolo che include quindi nel suo significato intrinseco sostenibilità, valore, qualità e rinnovato amore.
Il mercato dell’usato è una tendenza temporanea o un punto di svolta che darà forma alla moda?
La pandemia ha cambiato la percezione del consumo e dello shopping in vari modi. Una ricerca rivolta agli acquisti rivela che, rispetto a prima, è aumentato di più di un terzo il numero dei consumatori che si preoccupa di indossare abiti sostenibili. Secondo le statistiche si prevede che anche se il fast fashion continuerà a crescere del 20% circa nei prossimi 10 anni, la moda di seconda mano si incrementerà invece del 185%. Questo è tutto ovviamente positivo, ma un’ altra indagine rivela che solo dal 5 al 7 % della moda di seconda mano è attualmente in vendita; cioè che una grandissima quantità di articoli di moda giacciono non utilizzati negli armadi. Ciò dimostra che la tendenza dell’abbigliamento di seconda mano ha già preso un posto solido nel mercato come alternativa economica e sostenibile e che non sarà certo un trend passeggero.
Come reagiscono i big della fashion industries a questo nuovo percorso di ri-vendita? Stanno a guardare?
Diciamo proprio di no; il focus incentrato sulla sostenibilità, sviluppandosi parallelamente al cambiamento delle abitudini di consumo, ha dato inizio ad un nuovo viaggio in cui il retail, anche del lusso, si sta imbarcando a vele spiegate. Costruendo modelli di business circolari attorno alle offerte di seconda mano, le aziende creano nuovo valore per i propri clienti e per il pianeta. Gli ultimi anni hanno visto un aumento senza precedenti nella rivendita di moda di lusso. Marchi come Burberry o Gucci stanno collaborando con servizi di spedizione come RealReal per raccogliere e rivendere i loro prodotti usati.
Dallo scorso ottobre fino a fine anno è stato possibile partecipare al Progetto Valentino Vintage; portando quattro capi o accessori di seconda mano Valentino, si poteva ricevere, in caso di valutazione positiva, un credito da utilizzare in alcune boutique del brand. Siamo certi che l’esperimento avrà sicuramente un seguito oltre che delle imitazioni. Second-Hand è l’iniziativa lanciata da Diesel, con una selezione di jeans rigenerati e messi nuovamente in vendita presso alcuni flagship italiani ed europei. Nello spazio virtuale Gucci Vault è possibile trovare anche pezzi second hand e vintage, rinnovati dall’ufficio stile. Stella McCartney, ha scelto il portale The RealReal, per concedere un buono per la nuova collezione a chiunque acquisti tramite l’app un suo capo usato.
Il gigante del lusso Kering Group, che oltre ai marchi come Gucci e Alexander McQueen include anche Balenciaga, ha acquisito una partecipazione del 5% nella piattaforma di vendita vintage di alta gamma francese Vestiaire Collective. ThredUP ha collaborato con il designer newyorkese Christian Siriano per progettare un “badge of honor” sostenibile che evidenzi la circolarità e comunichi al mondo che si sta indossando un capo di seconda mano, creando un’iconografia del riciclo. Secondo un rapporto di The Second Hand Effect, se tutti acquistassero un capo di seconda mano in un anno, invece di uno nuovo, potremmo risparmiare 5,7 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica. Questo è lo stesso risultato che otterremmo se togliessimo mezzo milione di auto dalle strade all’anno.
Cos’è un modello di business re-commerce?
Alcuni anni fa, gli articoli di seconda mano venivano scambiati principalmente nei mercatini delle pulci e nei negozi dell’usato ed esistevano anche dei personaggi definiti “Hunter”, quindi cacciatori, che si occupavano della ricerca da parte di clienti o di brand dei capi vintage più significativi. Oggi gran parte del commercio è passato alle piattaforme online e l’industria della moda ne è stata pioniera. Una volta il reloved era il rifugio per chi voleva spendere poco, ma oggi si prospetta come la possibilità di trovare il capo particolare, quello carico di appeal che dona unicità, tanto che si sono affacciati sul mercato designer che creano outfit solo con capi vintage.
Come fare per trovare, comprare e perché no, anche vendere un capo usato online?
Grazie alle app, che costituiscono il metodo più diffuso ed affidabile anche per quanto riguarda i pagamenti. Vediamo le migliori e le loro caratteristiche in una mini-guida per comprare bene.
Vestiaire Collective
Su piattaforme come Vestiaire Collective, i consumatori possono vendere direttamente beni di lusso usati. E’ una community che vanta una delle più vaste selezioni di capi e articoli in cui, in caso di branding, ne viene verificata l’autenticità. Pubblica migliaia di nuovi annunci ogni settimana, con oltre 3,5 milioni di acquirenti; con la possibilità di impostare avvisi e-mail nel caso di articoli specifici richiesti. I venditori su Vestiaire Collective aggiungono al sito migliaia di capi di marca, tra cui Dior, Gucci, Prada e altri, ogni singolo giorno.
Vinted
Lo slogan introduttivo di Vinted recita ”semplicemente scatta, carica e vendi – gratuitamente” ed è abbastanza vero. Il processo sia per la vendita che per l’acquisto è semplice. Come acquirenti, troverete molti abiti di seconda mano in ottime condizioni e a prezzi notevolmente ridotti. Come venditori avrete il controllo quasi totale sia delle fotografie che delle descrizioni dei prodotti. Vinted, ora ha oltre 37 milioni di membri registrati in 13 paesi di tutto il mondo.
The RealReal
Progettato per l’acquisto e la vendita di articoli di moda firmati, The RealReal è la più grande destinazione dell’usato online al mondo per beni di lusso autenticati e consegnati. Per garantire riservatezza e facilità d’uso, il portale gestisce tutte le spedizioni degli ordini, le descrizioni dei prodotti, le fotografie, ecc. Se state cercando di acquistare, potete farlo facilmente come fareste su qualsiasi altro negozio online.
Depop
Un’app che è un mercato globale per la moda, uno spazio social dove acquistare e vendere; il sito riguarda tanto la vendita e l’acquisto degli articoli quanto la condivisione di ciò che avete comprato o venduto. Come la sua piattaforma, l’estetica generale e l’abbigliamento che si trovano qui sono decisamente più settoriali. Depop potrebbe non essere adatto a tutti, ma per coloro che vogliono ispirazioni su come essere creativi, è uno dei migliori negozi per comprare usato online e fare affari.
Designer Exchange
E’ il posto giusto se state cercando di acquistare una Chanel o altri pezzi di super lusso. Qui ogni articolo viene controllato internamente da un team di esperti per assicurarsi che tutto sia autentico e di alta qualità.
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