La modella, attrice e cantante Jane Birkin è stata e rimane l’epitome dello chic, musa ispiratrice di look iconici dall’aura nonchalance e al contempo provocatori. E’ difficile trovare un’icona di stile la cui influenza abbia avuto un impatto altrettanto duraturo come Jane Birkin; non si può negare che il mondo della moda abbia tratto grande ispirazione dall’abbondanza di look perfettamente retrò dell’attrice anglo-francese degli anni ’70. Pioniera del pensiero positivo in tempi relativamente conservatori, i suoi outfit boho chic tra il pudico e il sexy sono stati come una boccata d’aria fresca. L’agile Jane, la cui frangia trasandata è classica come gli abiti che indossava, continua a fornire massima ispirazione di stile per le donne di tutto il mondo.
Un’icona dello stile francese
Jane conosce a malapena qualche parola di francese quando arriva a Parigi dalla sua nativa Londra, alla fine degli anni ’60. Ha appena divorziato da John Barry, l’uomo che ha sposato a solo 17 anni e padre della sua prima figlia, meglio conosciuto per aver composto il tema di James Bond . Ma non importa molto, il suo lavoro parla già per lei. Dopo alcuni piccoli ruoli cinematografici, la sua notorietà nella scena dello Swinging London è arrivata alle stelle dopo la sua apparizione nuda nel film del 1966 di Michelangelo Antonioni, Blow-Up, uscito quando Jane ha solo 20 anni. Dopo aver incontrato il cantautore Serge Gainsbourg sul set del film francese Slogan, si trasferisce permanentemente a Parigi, dove lei e Serge formano famiglia e Jane lancia la sua prolifica carriera musicale. Da britannica che vive a Parigi, Jane crea uno stile personale che sposa l’eccentricità inglese con la disinvoltura francese. Le contraddizioni del guardaroba di Jane – allo stesso tempo infantile e sensuale, rilassato ed elegante – sono ciò che la rendono così invidiabile all’infinito. Arriva l’estate e i suoi look permeano i feed collettivi Instagram continuando ad incartarci.
Life&People racconta gli outfit e i momenti iconici di Jane Birkin esplorando lo stile della chanteuse britannica
Alla premiere di Slogan, 1969
Molto prima dell’abito sottoveste DKNY beige di Carrie Bradshaw, di Kendall Jenner in La Perla, Alexandre Vauthier e Schiaparelli; anche prima di Cher al Met Gala del 1974, c’è Jane Birkin nel suo vestito di maglia trasparente Paco Rabanne. Uno spartiacque nella storia del “vestito nude look”. Lo sguardo provocatorio di Jane alla premiere del film francese Slogan – occhi grandi da bambola sottolineati con l’eyeliner, bocca sensuale e grande frangia – incarna perfettamente lo stile pudico e sexy dell’attrice. Dell’iconico momento moda, provocatoriamente Jane disse:
“Non mi ero resa conto che l’abito fosse così trasparente. Il risultato dall’effetto del flash della fotocamera del fotografo. Se l’avessi saputo, non avrei messo le mutandine!”.
Al “The Artists Union Gala di Parigi”, 1969
Lo stile di Jane continua ad essere così accattivante grazie alla disinvoltura e alla gioia di vivere che trasmette nell’indossare i suoi capi. E questo si riflette più che mai nei suoi look eccentrici-chic da red carpet. Al galà dell’Unione degli artisti del 1969 a Parigi, Serge Gainsbourg è stato completamente eclissato da Jane in un abito bianco crochet con scollo a V sull’ombelico. A parte il vestito, la cosa migliore dell’immagine è l’atteggiamento rilassato e spensierato della Birkin. I dettagli in crochet sono sempre un must per Jane anche in versione top da spiaggia.
1970: Shopping a Parigi con il suo immancabile cesto di vimini
Non si può parlare dell’eredità sartoriale di Jane senza accennare al suo accessorio più iconico: il cesto di vimini, acquistato in un mercato londinese negli anni ’60. Un accessorio che Jane Birkin non lascia mai, estate e inverno, abbinandolo ai suoi molteplici look. L’accompagna nelle gite ai supermercati di Parigi, nelle serate con Serge Gainsbourg e sul red carpet del Festival di Cannes, dove è abbinato ad una sciarpa di seta. Ma la storia di Jane e del suo iconico cesto di vimini non ha un lieto fine: all’inizio degli anni ’80, il suo terzo marito Jacques Doillon lo schiaccia di proposito con l’auto, distruggendolo. Nonostante la brutta fine, la memoria del cesto sopravvive negli omaggi moderni di designer come Jacquemus e molti altri.
Indossando Paco Rabanne, Cannes 1972
Frequente collaboratore di chanteuse e attrici yé-yé degli anni ’60 e ’70 – da Françoise Hardy a Brigitte Bardot – lo stilista Paco Rabanne, viene etichettato enfant terrible della moda francese per i suoi abiti in maglia e a maglie metalliche avant-garde, quasi impossibili da indossare. Ovviamente lo stilista, poco ortodosso, ha trovato nell’eccentrica Jane Birkin la sua musa preferita; per gli anni ’70, Paco Rabanne è il designer di alcuni look memorabili di Jane. Uno dei ritratti più iconici di Jane e Serge mostra la coppia che balla sotto gli occhi di tutti “La decadanse”. Jane vestita con un mini abito in metallo Paco Rabanne, con la sua disinvoltura lascia tutti a bocca aperta trasformando il momento in un’immagine memorabile così come è rimasto memorabile l’abito.
“Ho tolto circa 10 pollici di metallo dal fondo in modo da poter vedere i miei pantaloncini” (Jane Birkin).
Come in tutti i suoi look, Jane predilige abiti e pantaloncini micro.
1973: nella sua casa a Parigi
Jane inizia la sua prolifica carriera musicale nel 1969 sulla scia di “Je t’aime… moi non plus”, un duetto con il suo futuro marito Serge Gainsbourg. Definire il singolo provocatorio sarebbe un eufemismo; il brano raggiunge la prima posizione nella classifica in Inghilterra, ma viene bandito dalle radio in diversi paesi europei, dalla Svezia all’Italia, per il suo contenuto sessuale esplicito. Dopo essersi trasferita a Parigi, Jane decide di concentrare i suoi sforzi sulla musica piuttosto che sulla recitazione, decisione che la porta a un’opera musicale incredibilmente prolifica di 13 dischi, l’ultimo dei quali esce nel 2017. Qui, è raffigurata nello studio di casa ed indossa uno dei suoi look distintivi: una camicia romantica, pantaloncini di jeans cortissimi, francesine nere e tacchi delicati. Nel 1975 si taglia i capelli come Giovanna d’Arco; i suoi due capi fetish sono jeans e una semplice maglietta bianca, abbinati ad un cardigan in maglia e alle sue amate All Stars bianche.
Esibizione a Parigi, 1987
Mentre i look più citati di Jane Birkin risalgono agli anni ’60 e ’70, altri di notevole appeal appartengono agli anni ’80, ’90 e oltre. In una intervista parlando del suo cambio di stile di vita e quindi anche di look dichiara:
“Mi sono trovata più interessante a 40 anni. Ho cominciato ad indossare camicie da uomo, pantaloni oversize, stretti con una cintura sottile e sneakers senza lacci”.
Anche nella maturità, la bellezza di Jane Birkin continua ad affascinare.
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