Ai David di Donatello 2022, nell’iconica location di Cinecittà vince Paolo Sorrentino. Il grande favorito della vigilia si è infatti aggiudicato i due premi più prestigiosi. Ma nel corso della serata, presentata da Carlo Conti e Drusilla Foer, non sono mancate le soprese, soprattutto in alcune categorie in particolare. Scopriamo quindi tutti i vincitori dei David di Donatello 2022.
A Paolo Sorrentino i premi più pesanti
Il mattatore della kermesse è stato, -nel totale rispetto del pronostico-, Paolo Sorrentino. “È stata la mano di Dio” infatti, l’ultima pellicola del cineasta partenopeo, si è aggiudicata i due riconoscimenti più importanti del lotto, ovvero miglior film e miglior regia, superando la concorrenza formata perlopiù da “Freaks out” (Gabriele Mainetti) e “Qui rido io” (Mario Martone).
Visibilmente entusiasta, il regista ha ringraziato tutto il suo team dopo aver ricevuto i due David dedicando un pensiero a una figura in particolare:
“Grazie mille. Sono molto emozionato – ha detto Sorrentino – Qui ci sono molte persone con le quali ho cominciato, ci sono molti napoletani, vorrei ringraziare soprattutto loro. Vorrei ringraziare la troupe che è stata magnifica, tutti gli attori. Poi devo ringraziare mia moglie Daniela, i miei figli Anna e Carlo e poi una ragazza che si chiama Ludovica Bargellini. Era un’attrice e ha lavorato con me ai costumi, purtroppo da pochi giorni non c’è più”.
Sorpresa nella categoria miglior attrice
Sorprendenti invece i due premi dedicati al miglior attore e alla migliore attrice protagonista. Silvio Orlando infatti, grazie all’interpretazione in “Ariaferma” (Leonardo Di Costanzo), ha avuto la meglio sui più quotati Toni Servillo (“Qui rido io”), Elio Germano (“America Latina”) e Filippo Scotti (“È stata la mano di Dio”). Decisamente più inaspettata poi la vittoria della giovanissima Swamy Rotolo che, grazie al suo ruolo in “A Chiara”, si è concessa il lusso di sorpassare tra le altre la favorita Miriam Leone (“Diabolik”) e Aurora Giovinazzo (“Freaks out”). Tra i vincitori ai David di Donatello anche Eduardo Scarpetta in “Qui Rido io” come miglior attore non protagonista. A Teresa Saponangelo (“È stata la mano di Dio”) invece il David per la miglior attrice non protagonista.
Solo premi tecnici per “Freaks Out”
Uno dei film più attesi di tutta la manifestazione, “Freaks out”, pur non accaparrandosi nessun riconoscimento di “prima fascia” ha fatto incetta di premi cosiddetti “tecnici”: nello specifico la mastodontica opera firmata da Gabriele Mainetti si è aggiudicato la (meritatissima) statuetta per la miglior produzione, miglior fotografia (Michele D’Attanasio a pari merito con quella di Daria D’Antonio in “È stata la mano di Dio”), miglior scenografia (Massimiliano Sturiale, Ilaria Fallacara), miglior trucco, miglior acconciatura e migliori effetti visivi.
Il momento più toccante: il riconoscimento speciale ad Antonio Capuano
Tra i momenti più toccanti della serata impossibile non citare quello di Antonio Capuano. Il napoletano ha infatti ricevuto il David speciale, consegnato proprio da Paolo Sorrentino, il regista che l’ha voluto per la meravigliosa interpretazione di Ciro in “È stata la mano di Dio”, la cui scena madre (il monologo all’alba in una Napoli deserta con Filippo Scotti) rappresenta in toto tutta la bellezza del film. In fase di ringraziamenti, l’artista ha rivolto un pensiero alla sua compagna, purtroppo scomparsa:
“Ringrazio tutti, non capisco perché applaudiate, non me lo merito – ha detto il regista, sceneggiatore e accademico – Ringrazio Piera e tutti i componenti dell’Accademia, uno a uno. Il premio lo dedico alla mia ragazza che non c’è più“.
“La profondità degli abissi” è la miglior canzone
In una delle categorie più combattute e imprevedibili, quella della “Miglior canzone”, sale invece in cattedra Manuel Agnelli; il leader degli Afterhours ha trionfato infatti con la sua “La profondità degli abissi” (“Diabolik”), pezzo firmato interamente da lui e prodotto insieme a Tommaso Colliva. Niente da fare dunque per Francesca Michielin (“Nei tuoi occhi”), musicista che ha comunque coronato uno dei suoi sogni entrando nella rosa dei candidati.
I vincitori David di Donatello 2022
- Miglior film – “È stata la mano di Dio”
- Miglior regista – Paolo Sorrentino, “È stata la mano di Dio”
- Miglior attore protagonista – Silvio Orlando, “Ariaferma”
- Miglior attrice protagonista – Swamy Rotolo, “A Chiara”
- Miglior attore non protagonista – Eduardo Scarpetta, “Qui rido io”
- Miglior attrice non protagonista – Teresa Saponangelo, “È stata la mano di Dio”
- Miglior sceneggiatura originale – “Ariaferma”
- Miglior sceneggiatura non originale – “L’Arminuta”
- Miglior esordio alla regia – Laura Samani, “Piccolo corpo”
- Miglior produttore – “Freaks Out”
- Miglior fotografia – ex aequo “È stata la mano di Dio”, Daria D’Antonio e “Freaks Out”, Michele D’Attanasio
- Miglior compositore – “I fratelli De Filippo”, Nicola Piovani
- Miglior canzone originale – “Diabolik”, “La profondità degli abissi” di Manuel Agnelli
- Miglior scenografia – “Freaks Out”, Massimiliano Sturiale, Ilaria Fallacara
- Migliori costumi – “Qui rido io”
- Miglior trucco – “Freaks Out”
- Miglior acconciatura – “Freaks Out”
- Miglior montaggio – “Ennio”
- Miglior suono – “Ennio”
- Migliori effetti visivi – “Freaks Out”
- Miglior documentario – Premio Cecilia Mangini – “Ennio”
- Miglior film internazionale (già assegnato) – “Belfast”
- Miglior cortometraggio – “Maestrale”, Nico Bonomolo
- David Giovani – “È stata la mano di Dio”
Leggi anche: I segni del cuore nella storia degli Oscar