In un giorno così importante, i nostri auguri di un buon compleanno sono per Donatella Versace. Infatti, questa icona della moda italiana ed internazionale quest’oggi compie 67 anni, coronando un duraturo e intramontabile rapporto con lo stile. Con il suo look riconoscibilissimo ha cambiato il mondo della moda, riuscendo a mettere in ombra molti stilisti noti. La sua chioma color biondo platino e il suo aspetto dark sono divenuti cifra distintiva della stilista. Dei suoi 67 anni, quasi 50 sono dedicati alla moda.
Chi è Donatella Versace?
Se questa fenomenale donna non fosse emersa nel corso degli anni ’90, difficilmente il mondo della moda sarebbe stato quello che è adesso. Eppure, chi è questa icona dello stile? Chi si nasconde dietro questi tacchi alti e questo nome tanto celebre e importante? Una donna senz’altro intelligente, che ha dedicato la sua vita al mondo del fashion, rivoluzionandolo. Donatella Francesca Versace nasce il 2 maggio del 1955 a Regio Calabria. Suo padre è un celebre uomo d’affari, ma sua madre è colei che ha avvicinato Gianni e Donatella al competitivo mondo della moda.
L’ultima di quattro figli, Donatella si laurea in lingue, a Firenze, e si trasferisce con il fratello Gianni a Milano. Lì, suo fratello le affida la direzione del marchio Versace Versus, marchio della Medusa. Inizia a farsi strada nel mondo della moda, aiutata da Gianni, che già faceva risuonare il suo nome tra le boutique del milanese. Donatella aveva un bellissimo rapporto con il fratello sin da quando erano piccoli. Era modella di Gianni e partecipava attivamente alle sue invenzioni, indossando i primi vestiti realizzati per lei.
Il bellissimo rapporto (non solo lavorativo) con Gianni Versace
Il fratello ha sempre cercato di coinvolgerla nelle sue creazioni. Il marchio Versace era qualcosa di mai visto prima: era un simbolo dalle origini meridionali della coppia di fratelli, un tratto che veniva sottolineato con orgoglio. Inoltre, Medusa era una figura mitologica che aveva il potere di pietrificare chiunque la guardasse negli occhi. Un simbolo forte, ma anche terribilmente suggestivo, che si apprestava ad essere associato a capi d’abbigliamento da cui sarebbe stato impossibile distogliere lo sguardo.
Donatella diviene la più importante e preziosa collaboratrice di Gianni e si occupa delle pubbliche relazioni. Già in quegli anni, lo stile dei Versace si rifà alla pop art, richiami psichedelici e avveniristici, senza disdegnare la novità e abbracciando il rischio, con risultati strabilianti e ultramoderni. Gli abiti in maglie di fibre di metallo e i vestiti di seta con motivi geometrici divengono presto un fenomeno di massa, che accresce l’entusiasmo per il marchio Versace, dall’iconica valenza mitologica.
Donatella: il volto del marchio Versace
Presto Donatella diviene molto più di una collaboratrice. Chiama i più grandi fotografi del momento, tra i quali risaltano Helmut Newton, Herbs Ritts, Bruce Weber e Steve Meisel. Eppure, il fotografo che maggiormente agevola l’ascesa del marchio è certamente Richard Avedon. La Versace, con notevole acume, coinvolge anche moltissime star, come Madonna, Jon Bon Jovi e molti altri. Su Elton John, la stilista racconterà un divertente quanto simbolico aneddoto:
“Sono stata una madre strana. Ricordo quando una volta mi chiamò una maestra dell’asilo di Daniel per dirmi che il bambino era arrivato in classe assonnato e alla domanda: “Come mai non hai dormito?”, aveva risposto: “Perché Elton John suonava il pianoforte”. Era vero. La normalità io non la conosco. Se vuoi non partecipare alla vita sei normale, ma se vuoi partecipare la normalità la metti da parte”.
L’evento che rischiò di frenare la sua ascesa: l’omicidio del fratello
Donatella Versace sposerà Paul Beck e avrà due figli: Allegra e Daniel. Assume la direzione di Versace Young e di Versus. Il rapporto tra i due fratelli è quanto mai saldo, quando Gianni viene brutalmente assassinato presso la villa a Miami Beach, sui gradini della tenuta. A quel punto, inizia un periodo davvero difficile per Donatella, che ha rischiato di lì a poco di azzerare tutti i grandi successi conseguiti. L’evento tragico ha un effetto devastante sulla stilista, tanto che dà il via alla sua lunga dipendenza dalla cocaina che durerà quasi vent’anni e solo grazie al suo amico Elton John riuscirà ad uscirne.
Un’iconica creazione: il jungle dress
Intanto, nel ’98 Donatella Versace presenta la sua prima collezione, conquistando un posto di rilievo nella moda. Nel 2000, fa indossare a Jennifer Lopez il suo iconico jungle dress: un vestito grintoso, sui toni del verde, dell’azzurro e del giallo, che l’attrice e cantante statunitense sfoggia sulla passerella dei Grammy Awards.
Da quel momento in poi, la moda non potrà più non tenere conto di Donatella Versace:
“Ci hanno provato tutti ad ostacolarmi, soprattutto agli inizi: ‘Sei una donna, occupati di fare i tuoi vestitini, poi noi decidiamo se vanno bene o no’: a dirlo erano uomini con la cravatta e il completo grigio, laureati in Economia, che pensavano di sapere cosa avrebbe funzionato senza mai essere usciti di casa. “Una laurea l’ho presa anche io, eh, ma la moda non si può insegnare, devi essere tu a guardarti intorno, uscire, capire. E ho pensato, dopo molti anni, che se Gianni mi consultava per tutte le sue decisioni più importanti, forse non ero così incompetente come volevano farmi credere”.
E questo non sarà che il principio di una serie di successi che hanno reso il marchio Versace celebre in tutto il mondo.
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