Dopo il successo della prima settimana della moda del metaverso il mese scorso, che ha visto la partecipazione di artisti del calibro di Tommy Hilfiger e Dolce&Gabbana mostrare le loro collezioni; spazi digitali, attivazioni rivoluzionarie e nuovi brand sono entrati nell’incursione dell’universo della moda digitale; WEARWEARE è la nuova esperienza digitale di Marni che ha trasformato i modelli della collezione Primavera Estate 2022 inserendoli nel mondo virtuale. Secondo uno studio, nel 2026 una persona su quattro trascorrerà almeno un’ora al giorno nel metaverso.
Nel classico film degli anni’90 Clueless (Ragazze a Beverly Hills), Cher Horowitz usa una specie di gioco per computer per scegliere il suo vestito. Ha una figura 2D di se stessa che usa per provare gli abiti e scegliere quello che le sta meglio. Un videogioco creato per offrire un’esperienza interattiva unica allo shopping. Per la sua collezione Primavera/Estate 2022, Marni va oltre il videogioco di base di Clueless e trasporta la sua clientela in un’esperienza digitale immersiva. Un lookbook in 3D che permette la scoperta della collezione a 360 gradi. Attraverso la realtà aumentata che confonde i confini tra reale e virtuale, Marni dà modo agli utenti di vivere un’esperienza partecipativa attraverso la creazione di contenuti personali. Per ora non sembrerebbe nulla di nuovo, ma è interessante invece notare che:
La versione di Marni del metaverso rimane terrena
La collezione WEARWEARE di Marni primavera estate 2022, presentata lo scorso settembre, è stata la lettera d’amore del direttore creativo Francesco Risso al mondo; un caloroso benvenuto e abbraccio dopo mesi di isolamento indotto dalla pandemia. Lo spettacolo ha visto la partecipazione di circa 100 modelle e artisti e 500 ospiti, tutti vestiti personalmente da Risso in abiti Marni riciclati. Marni sta portando quell’etica di “comunità” nel metaverso, attraverso un’esperienza di realtà aumentata. Le modelle, gli artisti, le muse e gli amici della casa di moda, tutti sono parte integrante del nuovo mondo virtuale Marni lanciato il 14 aprile. Il punto principale non è stato creare avatar di fantasia, ma una nuova versione degli interpreti reali. Un mondo digitalizzato, costruito dalla FutureCorp con sede a Los Angeles, che mostra i modelli come avatar eroici che vagano nel mondo alieno di Marni in una miscela psichedelica di reale e surreale. Marni ha inserito persone reali, scansionate in 3D e trasposte digitalmente, in una nuova narrativa, più sognante.
“A volte il metaverso può essere piuttosto disumanizzante. Nel realizzare il nostro mondo digitale, ci siamo chiesti come non disumanizzare, come legarci a qualcosa che è una naturale estensione della realtà”
spiega Risso.
Lo sfondo di cieli azzurri, un lago scintillante e dolci colline creano una scena pittoresca e gli avatar appaiono nello spazio dell’utente tramite la realtà aumentata. Gli ospiti del metaverso Marni possono quindi visualizzare la collezione primavera estate tramite un lookbook 3D e aggiungere pezzi alla loro wishlist.
C’è qualcosa di curioso nell’entrare nel mondo virtuale senza staccarsi dalla realtà.
“Ogni giorno in Marni lottiamo per l’importanza dello studio, del lavoro manuale, della tradizione e dell’umanità. Sono curioso di esplorare come possiamo impegnarci in questi nuovi regni, ma nel nostro metaverso non vedrete alieni o cose del genere. Per noi l’importante era creare un mondo che fosse ancora radicato nell’identità di chi siamo e delle persone con cui lavoriamo“
ha dichiarato Risso.
Nonostante Risso sia un giocatore accanito di Playstation, non è stato immediatamente entusiasta del metaverso. Si è aperto all’idea della moda digitale durante la pandemia, quando i lockdown e le restrizioni di viaggio hanno impedito a stampa e buyer di visitare lo showroom Marni a Milano.
“Io non considero la ‘virtualità’ come un modo per staccarsi dalla realtà, ma come un mezzo diverso per esplorare l’esperienza umana. Attraverso il programma WEARWEARE, abbiamo ampliato gli ideali di connessione umana al centro della sfilata di moda fisica lo scorso settembre, offrendo agli utenti un nuovo punto di vista e un nuovo punto di ingresso per interagire con i contenuti in un modo molto personale e coinvolgente“,
le parole del direttore artistico Francesco Risso commentando il nuovo format immersivo.
Marni spalanca le porte di una realtà alternativa, accogliendo gli user in uno scenario onirico, permeato di colore e di una natura psichedelica. Nel mondo virtuale i fan si ritrovano di notte in un paesaggio verde e lussureggiante e vengono accolti da una musica eterea. Il viaggio immersivo si articola in tre atti: nella prima parte, il pubblico è invitato a seguire un fiume prima di scendere in una specie di grotta, conducendo infine lo spettatore in un mondo capovolto. In ogni fase dell’esperienza è possibile interagire con abiti digitalizzati, indossati dagli avatar.
Il mondo virtuale è accessibile tramite il sito Web di Marni,
consente ai fan di sfogliare la collezione primavera estate nel metaverso. Attinge quindi ad un nuovo concetto chiamato “meta-commerce”, che consente ai fan di acquistare beni della vita reale nel metaverso; un nuovo modo creativo di vivere il marchio.
“Per noi di Marni è importante esaltare i nostri valori e non necessariamente metterli a repentaglio perché è un mondo falso. Non ci interessa andare su una piattaforma solo per vendere vestiti. Alla fine della giornata, realizziamo abiti per far divertire le persone e wearweare è un modo per farlo da una prospettiva diversa. Questo è solo l’inizio dell’avventura esplorativa del marchio nello spazio digitale. La nostra sfida è fare in modo che il risultato non sia l’isolamento o l’esclusione dalla realtà. Non sono un fan di un mondo che ti limita. La mia curiosità è sviluppare un senso di connettività ed espandere la comunità piuttosto che rinchiuderla in una stanza davanti a uno schermo”,
afferma Risso rispetto al progetto. Questa iniziativa fa eco al Centro di Eccellenza Metaverse lanciato dal gruppo madre di Marni, OTB Group.
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