Oggi, 21 aprile, è il “Natale di Roma“, ma qual’è la storia legata ad una ricorrenza così antica e affascinante? In occasione del 2775° anniversario, la città eterna si schiude al visitatore con una serie di eventi, accesso libero ai musei e molteplici attività culturali. Non mancano all’appello i concerti, le visite guidate, gli spettacoli teatrali, al fine di svelare il meglio della città, durante una delle giornate maggiormente attese da residenti e turisti. Nel Circo Massimo e nel Mausoleo di Augusto, saranno proiettatati anche moltissimi film. Può esserci modo migliore per celebrare uno degli eventi più attesi?

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Storia: Il compleanno di Roma

Innanzitutto, perché proprio il 21 aprile? Questa data non è affatto causale, perché proprio il 21 aprile 753 a.C., lo storico romano Tito Livio dichiara la nascita della città. Lo scrive nella sua opera più famosa, nonché quella maggiormente ripresa dagli storici successivi: Ad Urbe condita, che tradotto significa “Dalla fondazione della città”. Vista l’antichità, non possono non esserci le rievocazioni delle antiche battaglie, combattute dall’Urbe, nonché dei più antichi riti. Oggi, dalle 9 sino alle 18, verrà eseguita la cerimonia del “tracciato del solco”. Si tratta della riproposizione di un momento leggendario, per il quale si dovrà tornare con la mente a Romolo e a Remo, i due fratelli responsabili della nascita di Roma.

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La nascita di Romolo e Remo

I due fratelli, nati da Marte e Rea Silvia, furono abbandonati. Infatti, prima che esistesse Roma, gli antenati della città eterna vivevano ad Alba Longa, fondata dal figlio di Enea. Qui, il padre di Rea Silvia governava ed era un Re buono e giusto, particolarmente amato dal popolo. Numitore, questo era il suo nome secondo quanto ci racconta Livio, fu costretto a rinunciare al regno perché il fratello lo conquistò con la violenza, compiendo un colpo di stato. Arrivato al trono, fece uccidere tutti i figli maschi del re. Costrinse, poi, l’unica figlia a diventare una vestale, cioè una sacerdotessa della dea Vesta, votata alla castità. Eppure, Marte si innamorò di lei e in un bosco sacro la rese madre dei due gemelli.

natale di roma 2022 Life&People MagazinePurtroppo, Rea Silvia fu murata viva, perché non aveva rispettato il voto di castità e lo zio ordinò ad uno schiavo di uccidere i due gemelli. Questi li affidò alla corrente del Tevere e il fiume li condusse in salvo. Sulle sue rive, furono allattati da una lupa, importante simbolo di Roma. Furono, poi, trovati da un pastore e sua moglie che li fecero crescere, finché il pastore non raccontò ai due ragazzi che avevano nobili origini ed erano i nipoti del vecchio re di Alba Longa. A quel punto, Romolo e Remo aiutarono il nonno a riappropriarsi del trono e uccisero l’usurpatore. Ebbero il benestare del Re per la fondazione di quello che sarà il futuro e leggendario Regno di Roma, con Romolo come primo Re.

Il tracciato del solco: il mito della fondazione di Roma

I due fratelli si recarono presso il Tevere, lì dove erano stati nutriti dalla lupa. Quello sarebbe stato il luogo dove fondare Roma, ma era necessario che uno dei due fratelli divenisse il suo re. Ma quale sarebbe stato il miglior criterio di elezione? Come ci riferisce lo storico Tito Livio, all’interno del I libro della sua grande opera storica:

“Siccome erano gemelli e il rispetto per la primogenitura non poteva funzionare come criterio elettivo, toccava agli dei che proteggevano quei luoghi indicare, attraverso gli aruspici, chi avessero scelto per dare il nome alla nuova città e chi vi dovesse regnare dopo la fondazione”. 

Sembrò che gli dei scegliessero Romolo. E, allora, quest’ultimo scavò nella terra solchi profondi dai quali erigere le mura della città. Questo è proprio il tracciato del solco, che sarà ricreato nella giornata di oggi. Poi, Remo si sarebbe burlato del lavoro del fratello, mettendosi a scavalcare le mura appena erette, ostacolando il suo lavoro e dileggiandolo. All’apice dell’ira, Romolo uccise il fratello, dicendo: “Così, d’ora in poi, possa morire chiunque osi scavalcare le mie mura“. Completato il rito, nacque Roma e così Romolo ne divenne il Re.

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Gli altri eventi di questo Natale romano

Oltre a questa affascinante riproposizione storica, vi sarà anche la mitica partita di Harpastum, che si terrà il 23 aprile alle 15. Un gioco di palla, dalle origini ignote, che si giocava nella Roma repubblicana. Molti lo paragonano, a causa degli scontri fisici e per il modo in cui ci si passa la palla, al rugby. Al Circo Massimo, poi, vi sarà un corteo storico il 24 aprile alle 11, e sarà ricostruita con notevole perizia storica la battaglia di Bedriaco. Davvero, bellissimi e imperdibili eventi, oltre alle tantissime mostre, anche fotografiche, gli incontri alla riscoperta dell’antica Roma e tanto altro per celebrare la nascita della grande città eterna.

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