“La bellezza non può essere interrogata: regna per diritto divino“,
affermava lo scrittore irlandese Oscar Wilde. Maria Grazia Chiuri reinventa lo stile e la bellezza della donna del futuro. Per la “prossima era” vestiremo secondo il classico stile motard ma in versione chic, così come vuole la collezione Dior Autunno/Inverno 2022-2023 che sfila alla Paris Fashion Week.
Innovazione ed eleganza convergono nella nuova collezione Dior: tute da motocicliste glamour, guanti in pelle, giacche e borse imbottite, si abbinano in contrasto alle iconiche scarpe Roger Vivier con delicate applicazioni floreali. Lo stile biker diventa simbolo di una nuova femminilità, dinamica ed imprevedibile.
Una nuova fase di vita per la maison Dior
Presso il Musée Rodin sfilano in passerella creazioni che segano l’inizio di un capitolo diverso per Dior; diverso non significa “rottura con il passato”, stiamo parlando piuttosto di una moderna interpretazione dei pezzi iconici del brand, da sempre leader nel settore del fashion luxury. Un punto di vista inedito attraverso il quale vedere e capire l’esigenze della donna contemporanea; protagonisti della collezione sono gli accessori che arricchiscono e completano il look.
Un guardaroba composto da opposti, come le sovrapposizioni contrastanti, guanti lunghi e giacche termiche. La scenografia è attorniata da bellissime raffigurazioni dell’artista Mariella Bettineschi; dona nuova vita ad opere famosissime, come la Giuditta di Caravaggio, la Fornarina di Raffaello o la Dama con l’Ermellino di Leonard. Storia della pittura dal 16esimo al 19esimo secolo, raffigurazioni tutte femminili dotate di doppia vista, due paia di occhi rivolti al futuro in un’installazione dal titolo The Next Era.
Indossare e osservare: le parole chiave di questa collezione inclusiva
Il concetto di inclusività è qui interpretato come accettazione di una nuova visione della donna che non si sente più rappresentata dai vecchi canoni di bellezza; includere significa accettare e comprendere che oggi la femminilità non risiede in minigonne e tacchi ma nella libertà di essere ciò che si vuole quando si vuole. Donna, madre, moglie, compagna, amante, lavoratrice, avventuriera, artista e così via, sono le tante sfaccettature che possono coesistere in una sola persona. La direttrice creativa Maria Grazia Chiuri, ad esempio, ritrova nell’arte la sua massima espressione, un ponte che unisce passato e presente.
Abbigliamento stratificato, sedimentazione di epoche, reminiscenze e innovazione sartoriale
La maestria artigianale trova spazio tra le tecniche futuristiche; sono stati consultati gli archivi storici della maison e da essi sono emersi i pezzi più iconici e contemporanei, adatti per la nuova visione della donna firmata Dior. Il DNA del brand non viene contaminato; il lascito storico è evidente in tutta la collezione, dalle tracce del New Look del 1948, le silhouette “tulipe” del 1953, quelle linee e forme che lo stesso John Galliano aveva creato durante la sua direzione creativa con il medesimo obiettivo, una nuova emancipazione femminile. Vestiti con fianchi pronunciati, le silhouette hanchée (assottigliamento del busto), sono tratti tipici del passato ma che vengono ripresi tramite tecniche innovative; è il caso della tuta con sistema arterioso e venoso luminescente che mantiene costante la temperatura del corpo.
Accessori iconici che ricordano il profilo di uno pneumatico
La Lady Dior, di per sé simbolo di emancipazione femminile, viene qui revisionata in un modello imbottito e bombato, una versione motard dell’originale. Perchè proprio lei? La borsa prende il nome dalla Principessa Lady Diana, lei stessa paladina dei diritti delle donne, amata da tutte per la sua anima ribelle e anticonvenzionale. È un accessorio versatile, che si adatta perfettamente all’esigenze della vita quotidiana, in più è super glamour e di tendenza. Accattivante anche la nuova versione delle pump, le scarpe realizzate da Roger Vivier per Dior negli anni 50; ricami tradizionali floreali rivestono la scarpa, adesso con lacci in tessuto tecnico che si intrecciano sul piede. Due mondi apparentemente lontani che convivono, sinonimo della personalità di una donna allo stesso tempo delicata, forte e decisa. Sfiziosi anche i collant a rete con perle di vetro, uno degli ultimi must della maison.
Gioielli sempre delicati e regali
Perle, cristalli, brillanti, pendenti, choker, collier, sono in contrasto con la nuova natura aggressiva della donna Dior. In passerella incedono le modelle indossando particolari strutture che si trasformano in complementi aggiuntivi ai look che ricordano le figure dipinte sulle parenti circostanti, creando un magnifico parallelismo tra modelle e le donne raffigurate.
Un viaggio spazio-temporale che ci porta alla scoperta di un nuovo mondo e un nuovo potere tutto al femminile; una donna che non si lascia influenzare da stereotipi obsoleti e che si muove secondo le sue uniche volontà. Forte, invincibile e irresistibile.
Leggi anche – Dior: un efebo vestito da eterno giovane in passerella a Parigi