Cosa deve esprimere la moda Haute Couture se non il senso di evasione, fantasia e bellezza assoluta; basta guardare gli abiti che Schiaparelli, Dior, Chanel e altri hanno mandato in passerella a Parigi, per la Primavera Estate 2022, per convincersi che l’alta moda è tornata a stupire. Dalle visioni planetarie extraterrestri di Daniel Roseberry alla consumata interpretazione di Virginie Viard dello spirito rivoluzionario di Chanel; dalle spalle di Viktor & Rolf alle stampe monastiche di Kim Jones per Fendi.
L’Haute Couture richiede la più alta forma di artigianato nella moda e, con le sfilate Primavera Estate 2022,
le maison hanno sfilato paradisiache esplorazioni di altissima sartoria. Fiocchi, balze e piume hanno fatto da contrappunto al gioco del vedo e non vedo insieme alla rivelazione della gamba che è tornata in auge direttamente dagli anni ’90, insieme all’estetica alla David Bowie con body lussureggianti di luci. Ma il mondo della couture ha anche celebrato la storia d’amore con gli anni Trenta: dai crop top di Valentino ai cut-out di Alexandre Vauthie, fino agli abiti sottoveste trasparenti di Chanel.
Ai tempi di Coco Chanel, l’alta moda era per tutti i giorni; non solo per cocktail e red carpet e così tra le creazioni couture troviamo anche pantaloni e squisiti coordinati. I Collant neri, selvaggiamente decorati che hanno fatto capolino da miniabiti sono stati grandi protagonisti. Gli abiti da sposa che sono sempre un pilastro della settimana della moda couture hanno offerto idee esuberanti e colme di magnificenza per il matrimonio di ogni donna; dalle creazioni surrealiste di Schiaparelli ai capi semplici ma così perfetti di Valentino.
I migliori look moda Haute Couture Primavera Estate 2022 della Parigi Fashion Week.
Valentino ha giustamente intitolato la sua collezione “Anatomy of Couture”. Pierpaolo Piccioli ha presentato una grande varietà di forme e dimensioni del corpo ma anche di età. La scelta di accostare il minimo al massimo aiuta ad accendere una riflessione sulla couture e sui dettagli che compongono il tutto. Mentre i look più memorabili della collezione sono quelli più teatrali, gli abiti meno esuberanti si distinguono come elevati e mozzafiato nella loro semplicità. L’ultima sfilata couture di Valentino è un successo per lo stesso motivo per cui gli schizzi anatomici di Leonardo Da Vinci sono apprezzati quanto i suoi dipinti: contengono la bellezza nella forma.
Come dovrebbe lasciare il segno un marchio di moda?
La risposta di Jean Paul Gaultier è: letteralmente sul proprio corpo; Glenn Martens celebra la ricca storia di Gaultier attraverso le radici di anticonformismo ed eccentricità che hanno continuato a fare di Gaultier una forza della moda da non sottovalutare. Martens aggiunge il proprio stile in abiti a corsetto in cui il tessuto ribolle in schiumosi strascichi increspati, lunghi drappeggi e look innovativi realizzati con fiori di metallo 3D. Straordinaria opera sartoriale e architettonica è l’abito verde intenso con strati di drappeggi per un look mozzafiato da red carpet.
Giambattista Valli ha sostituito la sua consueta sfilata della Haute Couture alla Fashion Week con un video di presentazione intitolato “Valli Experience” che ha unito la sua collezione couture primavera estate 2022 con la moda prêt-à-porter Pre-Fall 2022. Ma questo non significa che abbia rinunciato ai suoi caratteristici voli di fantasia: c’erano ricami di piume e, naturalmente, maestosi abiti in tulle plissé multistrato che, questa stagione, sono stati declinati in romantiche tonalità di cipria, pesca e rosso scarlatto
Nel tempo e nello spazio.
L’atemporalità è ciò che ha ispirato il direttore creativo Kim Jones per Fendi Couture Primavera Estate 2022; dando vita a una collezione che atterra senza soluzione di continuità in un presente ultraterreno. L’equilibrio tra storico e contemporaneo attinge all’energia spirituale di Roma con il suo venerabile passato. Gli abiti trascendono il tempo combinando tecniche classiche, design all’avanguardia e artigianato moderno. Statue classiche dipinte a mano con un chiaroscuro sorprendente adornano abiti di velluto. Gli accessori sono una dichiarazione d’amore di Jones alle radici dell’antica cultura italiana con pietra vulcanica ed ematite incastonate in borse e pochette. Geodi di cristallo naturale e ametista spuntano dai gioielli, mentre collane incastonate con pietre antiche giganti fanno da contrasto con una gamma di sagome fantascientifiche.
Alexandre Vauthier ha fatto il suo ritorno in passerella dopo stagioni consecutive di spettacoli digitali; con abiti, blazer e giacche di pelliccia, Alexandre Vauthier ci ha mostrato tutte le ragioni per cui adoriamo la couture. Ogni abito è caratterizzato da un accenno di pelle rivelatrice, sottile o meno. Con il suo caratteristico tocco anni ’80 che brilla in maglioni oversize gocciolanti in perline e abiti con spalle giganti e rifiniture di piume fluttuanti, non abbiamo dubbi che questi capi saranno un successo sul tappeto rosso e altrove.
Tutt’intorno al corpo tra spazio e tempo.
Roseberry, continua a riferirsi al “Pianeta Schiaparelli” quando disegna i suoi abiti di bijoux dorati che orbitano attorno al corpo. Con l’intenzione assolutamente raggiunta di fare qualcosa di totalmente diverso da chiunque altro, ha compito meravigliosamente la sua missione. Con bianco, nero oro, volumi e tanta maestria ha creato abiti gioiello.
Charlotte Casiraghi e il suo cavallo Kuskus ha aperto la sfilata di Chanel con un galoppo che ha suscitato udibili sussulti per uno spettacolo che è stato molto Coco, molto Karl e molto Virginie. Come in una conversazione che attraversa il tempo, Virginie Viard ha reinterpretato le icone Chanel; abiti a vita bassa degli anni ’20 impreziositi da un mix gioioso di balze, frange, macramè, pizzi luminosi, tweed cangianti, bottoni gioiello e Mary Janes bicolore anni ’80. Un tripudio di delicatezza Chanel.
Una moda tattile, ingannevolmente semplice e meravigliosamente umana è quella di Dior couture primavera estate 2022. Un inno agli artigiani che incanalano la loro energia creativa nella meticolosa ideazione e costruzione di capi, dimostrando che gli atelier sono il cuore e il cervello del mondo della moda. Il ricamo profondamente radicato nella storia Dior è anche un punto chiave nel passaggio dalla moda all’arte.
Questa tecnica che brilla su body mono spalla, su tulle, organza e collant, onora la tradizione della maison e riconosce gli artigiani dedicati e qualificati dell’atelier per gli artisti che sono. Le linee pulite e la pulizia assoluta di ogni capo permettono di apprezzare e percepire la tecnica distinta e abile utilizzata per realizzarli. Abiti dalla sartorialità immacolata e dall’eleganza scintillante sono la risposta di Maria Grazia Chiuri al mondo contemporaneo.
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