Emanuela Palmer
in arte NUMA, un fisico da modella, con i suoi capelli rosso fuoco è di una bellezza che non passa inosservata; lei è molto di più che una bella donna. Cantautrice, autrice e produttrice è la cantante del self empowerment (consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità). Per lei la musica è un mezzo per raggiungere quante più persone possibili e diffondere il pensiero positivo che è, insieme al buddismo, la sua vera fede.
Ha collaborato in tantissime produzioni musicali, italiane ed internazionali, per artisti del calibro di Adriano Celentano, Renato Zero, Pino Daniele, George Michael, Trevor Horn, Geoff Westley, Alan Clark (tastierista dei Dire Straits) e molte altre. Nel 2020 è produttrice esecutiva del terzo volume del nuovo album di Renato Zero Zerosettanta, già disco d’oro e co-autrice insieme a Phil Palmer del singolo “L’angelo ferito”.
L’ultimo singolo, 6 TU, parla della capacità che abbiamo, insita in noi,
di superare i nostri limiti e di come le emozioni ci aiutino a trovare la forza per realizzare i desideri, per immaginare e vedere il futuro con “gli occhi di un bambino”, di quel bambino che è ancora dentro di noi. In questa intervista esclusiva a Life&People, Numa Palmer si racconta nei giorni di festa, regalandoci un po’ di quell’energia che intende veicolare con la sua musica che è sempre portatrice di “cose buone”.
6TU e il video sono un’esplosione di rosso, che non è solo il colore delle feste, ma il tuo… è così?
Rosso è il colore della mia vita, il mio fil rouge. Ho scelto di portare i capelli rossi a sedici anni. L’ho voluto e, quando mi sono vista allo specchio, ho pensato: eccomi. È sempre stata la mia cifra stilistica: parla di energia, del potere della forza vitale. Il rosso è un colore gioioso e ribelle. Non amo il conformismo e il mio essere ribelle è una forma di coraggio nel proporre cambiamenti. 6TU è cuore e anima, un’esplosione vitale di energia. Questo brano è la risposta che ho dato alla mia vita. In un momento in cui ero giù, in un crollo vitale, ho attinto proprio alle riserve di vitalità che erano in me. Mi sentivo molto vulnerabile e ho chiesto aiuto alla bambina che è in me; mi ha ricordato quale fossero le cose che mi facevano sentire felice, come correre nei prati, cantare.
Quanto è importante il look per sentirsi bene?
Il look è un linguaggio, il nostro. Racconta di noi, del nostro essere. È sbagliato pensare che sia alla portata solo di chi se lo può permettere, non dipende dall’etichetta, ma dal fatto che sia quello giusto per noi: non è un lusso alla portata di pochi, ma una scelta sensoriale. L’abito parla, di chi sono e deve farmi sentire bene. Io posso portare un abito meraviglioso ma con le scarpe da ginnastica che sono quelle che preferisco, perché mi piace muovermi leggera e veloce.
Ho sempre amato portare abiti da sera in pieno giorno, con scarpe da ginnastica e magari in borsa un tacco dodici che indosso solo per dieci minuti, perché mi va! Il look è un’estensione del nostro linguaggio: moda è il nostro mood. Non mi devo camuffare o sembrare ciò che non sono ma esaltare il mio essere in tutte le sue parti e non solo il fisico, ma l’anima, il cuore: un connubio di sensibilità e armonia.
Sei vulcanica e imprevedibile: a quali progetti stai lavorando?
Sono tanti progetti ai quali sto lavorando: primo tra tutti, l’album al quale il singolo ha aperto la strada, poi lo spettacolo ispirato a Casa Palmer, che facciamo da casa con mio marito Phil. Dirette in cui oltre a suonare, chitarra e voce, condividiamo parte della nostra vita, delle nostre storie, della nostra quotidianità. È cominciata quasi per gioco e ci abbiamo preso la mano con tantissimi che hanno deciso di seguirci. Il vero titolo della versione teatrale è: “La Nostra Storia”, che non è solo la nostra storia romantica, ma quella di tutti. Prima del lockdown ne abbiamo fatto una puntata zero in teatro a Ferrara ed è stato un vero successo.
Uno spettacolo non solo dal vivo ma “vivo”, dinamico, con ospitate importanti di amici musicisti, tra i tanti grandissimi nomi con i quali abbiamo collaborato. Un progetto al quale tengo molto e che spero di realizzare al più presto. Il sogno nel cassetto, ispirandomi alla grande e irraggiungibile Raffaella Carrà, è quello di scrivere spettacoli per la televisione dove mi piacerebbe poter mettere in campo tutte le mie tante sfumature di show girl, tornando anche a ballare e, soprattutto, a dialogare con il mio pubblico. 6TU con un ritmo che sprigiona allegria, spaziando tra atmosfere anni ’80 ed un pizzico di rock è stato suonato da grandi musicisti e produttori internazionali, tra cui Trevor Horn al basso, Phil Palmer alle chitarre, Steve Ferrone alle batterie.
NUMA ci inviti a ballarlo con te?
Me lo auguro! Nel video ho ballato per strada da Napoli, Roma, Firenze e Pisa, tra le bellezze delle nostre città e soprattutto tra i sorrisi della gente. Con questo brano voglio augurare una rinascita a tutti, con l’invito ad ascoltarsi, perché dando voce al nostro io potremmo rivelare aspetti che ancora non abbiamo liberato. C’è sempre un po’ di paura, o altre priorità, ma la vita passa, il tempo è prezioso: non va sciupato e non si può rimandare. Vorrei che fosse una scintilla, una luce a guidare i nostri passi credendo in noi, dandoci il permesso di essere felici. Non importa se cadremo mille volte. L’importante è rialzarsi sempre più forti e consapevoli perché alla fine il nostro cuore ed il nostro coraggio vincono sempre. Il pensiero positivo è la scelta di rimanere padroni della propria direzione.