Buon compleanno Roberto Cavalli

. Oggi, 15 novembre, il celebre stilista italiano compie 81 anni e la straordinaria vita del designer in jeans leopardati il prossimo anno diventa un film. La pellicola ripercorrerà la grande avventura personale e lavorativa di un’icona della moda internazionale. Tratta dall’autobiografia di Cavalli “Just Me”, ne prende il titolo. Il film, prodotto da Andrea Iervolino e diretto da Giulio Base, traccia un disegno completo della vita del designer, dai ricordi d’infanzia ai successi dell’intensa carriera.

buon compleanno Roberto Cavalli Life&People Magazine

Roberto Cavalli spegne 81 candeline sotto l’occhio della cinepresa del regista Base.

Il produttore della pellicola ritiene che l’iconicità dell’incredibile vita di Cavalli non sia replicabile ma può essere, invece, narrata in modo veritiero e divertente, scopo che si propone il film. L’affascinante storia di Roberto ripercorre i ricordi della fanciullezza trascorsa a Firenze, la guerra, i suoi primi amori, le amicizie di una vita, l’assassinio del padre per mano dei soldati tedeschi quando lui aveva soltanto tre anni. Il racconto narra anche degli esordi di Cavalli nel mondo della moda, i primi successi e le delusioni, le celebri stampe animalier su pelle e i jeans stretch. Ma è testimoniato anche il rapporto amichevole che il designer intesse con le celebrità e le star internazionali che veste, creando, così, da solo con le sue mani, la propria moda.

A partire da marzo, secondo l’Hollywood Reporter, iniziano le riprese di una pellicola in cui la moda continua a ispirare il mondo cinematografico.

Un biopic che illustra la vita di Cavalli, nella maniera il più possibile autentica e tangibile. Il viaggio spazia dai problemi di balbuzia infantili del Roberto bambino all’apertura del primo negozio, negli anni ‘70, a Saint-Tropez. La conquista di Hollywood avviene grazie alle creazioni, uniche ed eccentriche, che Roberto realizza per le pop star sui palcoscenici e sui red carpet di tutto il mondo. Dopo “House of Gucci” e le serie “Halston” e “Crime Story: the assassination of Gianni Versace”, il film sullo stilista toscano è soltanto uno dei numerosi lavori dedicati a esponenti del mondo della moda.

Uno stile inconfondibile: provocante, anticonformista e marchiato dal caratteristico animalier.

Tramite le sapienti lavorazioni artigianali della pelle, del denim e delle stampe, il marchio è simbolo di lusso audace e di seduzione. Il designer è ispirato, nel muovere i primi passi della sua carriera, dall’influenza artistica fiorentina e dall’aria di moda respirata nella sua stessa casa. Nasce, infatti, il 15 novembre del 1940 nel capoluogo toscano, culla del Rinascimento. Nipote di Giuseppe Rossi, pittore dei macchiaioli, eredita la vena artistica dal nonno, e sceglie di frequentare l’istituto d’arte della sua città. Ed è qui che apprende le tecniche di stampa, il fissaggio del colore sul tessuto, la confezione di un abito, lo studio delle forme.

Forte di intraprendenza, fantasia e giudizio critico, il giovane Cavalli decide di disegnare una collezione tutta sua.

Nel 1972 lo stilista arriva sulle passerelle di Palazzo Pitti e di Milano Collezioni. Otto anni dopo, si unisce in matrimonio con la modella e sua musa Eva Maria Duringer. L’apice del successo è raggiunto, però, negli anni ‘90, quando Cavalli viene notato Hermès e Pierre Cardin. Nel 1994, lo stilista presenta la sua collezione vincente alla Milano Fashion Week. Da quel momento le stampe animalier, il denim, le pelle intarsiata e i broccati diventano ufficialmente, per il pubblico, i tratti distintivi di Roberto Cavalli. Tra le innovazioni portate nel mondo del tessile dal designer, vi è sicuramente il trattamento a getto di sabbia con effetto vissuto applicato sui jeans, insieme ai pantaloni cinque tasche stretch con filo di lycra.

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Gli anni d’oro danno il via nel 1988 a due nuove linee: Just Cavalli e RC Menswear. Nei primi anni del 2000, il nome del designer viene sacralizzato da star planetarie del calibro di Cindy Crwford, Kate Moss, Madonna, Sharon Stone, Jennifer Lopez. Osannato da molteplici mostre, il mito Cavalli diventa sinonimo di un preciso stile di vita, e l’azienda va a diversificarsi, espandendo i suoi campi d’influenza. A Milano apre il Just Cavalli Cafè, inaugura il Cavalli Club a Dubai e viene prodotto il vino della Cavalli Selection. Roberto detiene anche il titolo di primo stilista italiano che collabora con H&M per realizzare una capsule collection in edizione limitata.

I ruggenti anni ‘90 dello splendore, mano a mano, si spengono e Roberto mette in vendita la casa di moda.

A causa di una serie di collaborazioni sbagliate, lo stilista è costretto ad abbandonare il timone creativo del marchio. Attualmente il direttore del marchio è Fausto Puglisi, il designer messinese che riesce a conferire una perfetta continuità a quello che è lo stile sui generis di Cavalli. Oggi, Roberto si gode la senilità in compagnia dei nipoti, dei cinque figli e della nuova compagna Sandra Nilsson, una giovane modella svedese.

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Amante degli animali e della natura, rimarrà nella memoria popolare come l’anticonformista e l’anticonvenzionale del fashion. Le sue iconiche stampe animalier provengono da un bisogno di copiare il creato, “il design di Dio”. Il re degli eccessi e il mago del fascino femminile, fiero e consapevole. Lo stilista, in realtà, ha sempre cercato la semplicità, la gentilezza, la gratitudine, in quanto valori chiave della felicità.

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