Loro Piana lancia la collezione Relaxwear, attraverso una campagna fotografica e un docufilm. Una collezione dedicata alla casa, alla moda sostenibile e alle emozioni tattili. La top model Amber Valletta e l’architetto Vincent Van Duysen si incontrano per condividere i loro pensieri circa l’ambiente domestico della propria dimora, in quanto posto sicuro, in cui disconnettersi dal mondo ed essere se stessi fino in fondo. Un emporio privato, un santuario prezioso, al cui interno abitano il cuore e la famiglia. Una palette colori di tenui tonalità organiche, evocative della terra e della natura.
Relaxwear è il nome della nuova collezione Loro Piana Autunno Inverno 2021 2022, contenente anche pezzi home e plaid in cashmere.
Il marchio celebra l’arrivo della stagione più rigida presentando i capi attraverso il film-documentario: “In Conversazione con Vincent Van Duysen e Amber Valletta”. I due interlocutori dialogano e si confrontano sulle sensazioni di benessere suscitate dalla sicurezza della casa. L’architetto e la top model si interrogano rispetto al ruolo e al concetto di abitazione. Coerentemente alle esperienze sensoriali offerte dai tessuti tipicamente morbidi e pregiati di Loro Piana, ora, il lussuoso brand sfoggia una sfilza di coperte, mantelle, twin set, maglioni, cardigan e pantaloni. Tenendo conto degli innumerevoli mesi di pandemia trascorsi, in maniera costrittiva, all’interno delle mura domestiche, Duysen rivaluta ora, con l’arrivo della stagione autunnale, la voglia e il piacere comune del rincasare.
Godersi la propria casa diventa un’esperienza sinestetica, che coinvolge tutti i sensi.
Un’atmosfera intima e confortevole in cui ascoltare della buona musica e ammirare un’opera d’arte attraverso un nuovo sguardo di apprezzamento. Per Vincent, si tratta dell’avvolgente senso di calore emanato da “quel maglione in cashmere blu notte scuro di Loro Piana”. Amber trova quella tangibile e immediata sensazione di comfort e qualità nel corpo che viene avvolto da una morbidissima coperta in lana mohair. Questo genere di percezione tattile rappresenta il focus del concept di collezione. Nel guardaroba femminile, emerge il completo in maglia Duca D’Aosta. Una maglia a collo alto multicolor, un poncho e un fluido pantalone palazzo accarezzano sofficemente il corpo. Nel menswear, invece, spiccano il dolcevita Renton in cashmere coarsehair e seta Shankil e il completo Midland, anorak e pantaloni jogging, in jersey double. Il maglione presenta una linea classica con fantasia pied-de-puole.
Fili di pregiata lana, mista a cotone, serpeggiano nella trama e nell’ordito di avvolgenti plaid.
Ad imperare, nei tessuti delle calde coperte, sono le lavorazioni jacqaurd in diagonale con maxi logo Loro Piana in tono. In corrispondenza del movimento dei lati più corti, volteggiano nell’aria delle sofisticate frange torchon. Le nuance terrose dei tessuti si combinano armoniosamente con il calore sprigionato dalle mura domestiche, creando una continuità di morbidezza che si trasferisce dall’arredamento alla pelle. Un palpabile abbraccio rassicurante. La raffinata collezione home è espressione della tradizione tessile della maison, ma anche della sua continua innovazione, sempre al passo coi tempi. Una nuova tecnica consente, infatti, di ottenere contrasti cromatici e abbinamenti rilassanti che imitano il foliage, passando dal prugna al grigio, dal beige aranciato al verde bosco.
La sostenibilità e la durevolezza dei materiali è indice dell’amore per l’artigianato, squisito e tradizionale, tipico di Loro Piana.
Tematiche care, queste ultime, ad Amber Valletta e Van Duysen quando si parla di moda, design e architettura. L’architetto racconta che nella progettazione di una casa, il suo primario obiettivo è quello di migliorare la qualità della vita delle persone che ci abitano. Uno scopo che Duysen difende a patto che siano rispettate le regole base dell’ecogreen. A tal fine, è solito impiegare materiali locali o elementi di scarto riciclati. L’uomo pone l’attenzione sulle creazioni manuali dell’artigianato locale, affinché ogni pezzo su misura non debba avere una provenienza geografica indefinita. Il risultato è la produzione di oggetti e spazi intramontabili, classici, senza tempo. E, soprattutto, resistenti allo scorrere del tempo, che siano preservati da un destino di demolizione.
La top model, invece, collaboratrice del Fashion Institute of Technology, sviluppa la propria sensibilità verso la responsabilità ambientale attraverso la scelta dei brand dei prodotti che acquista. È solita porsi delle frequenti domande circa la provenienza di un capo, la sua realizzazione, la sua essenzialità e la sua resistenza. Informandosi sui progetti di responsabilità sociale del brand, ne controlla i valori-codice per attestarne la lineare coerenza con i propri. Tutti gli aspetti della catena di produzione sono intrinsecamente collegati, dai materiali alla tracciabilità, dal riciclo all’aspetto umano. Amber sostiene che, al giorno d’oggi, si tratti di approccio olistico e doveroso, da parte di tutti, nei confronti del pianeta.
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