Dato per assodato che l’abito di velluto non è un capo da indossare soltanto durante le feste natalizie, come abbinarlo durante quest’Autunno Inverno senza risultare eccessive, e ricreando, invece, un look elegante e raffinato?
Un tessuto che esprime grande femminilità e permette di rimanere al caldo anche con le temperature più rigide; la sua morbidezza conferisce ad ogni outfit un comfort sofisticato, senza però rinunciare ad un look ricercato e di grande tendenza. Gli ultimi street style, avvistati tra le più importanti vie della moda, dimostrano come il velluto sia il tessuto perfetto, eliminando i pregiudizi riguardo al suo tono démodé e stantio. Da sempre simbolo di ricchezza, oggi viene utilizzato in diversi: nell’artigianato italiano, nel fashion, nell’arredamento della casa, negli accessori, come spille e cerchietti, ma anche come packaging di tessuto nei prodotti di profumeria e cosmetica.
La storia del velluto affonda le sue radici nel lontano Oriente.
È il XIII secolo, quando questo pregiato tessuto arriva nelle botteghe degli artigiani italiani, in particolare nelle città di Venezia e Palermo, da sempre in contatto il mondo arabo tramite le importazioni; le prime lavorazioni rispecchiavano molto quelle orientali, risultando quasi delle imitazioni. Con il passare del tempo, gli artigiani locali perfezionano la loro tecnica ed imparano a conoscere il tessuto e il suo potenziale, creando uno stile proprio e personalizzando la tecnica. Nei primi decenni del Quattrocento saranno solo le nobili famiglie dell’epoca e la Chiesa ad usufruire di questa preziosa stoffa, utilizzata per realizzare vestiti ma anche complementi di arredo e di tappezzeria. Inizia l’esportazione in diversi Paesi d’Europa e, verso l’età del Rinascimento, il velluto inizia ad essere combinato con altri materiali, come oro e metallo, forgiature di grande lusso e ricchezza.
Anche la lavorazione del velluto è riconosciuta come un processo di grande valore.
Possiamo distinguere il trattamento del tessuto in due categorie: quella del velluto di ordito, realizzato in pura seta, cotone, e misto lana; e quella del velluto di trama, che può essere liscio o a coste, tagliato a mano o con l’utilizzo di apposite macchine. Da queste due lavorazioni derivano diversi tipi di velluto: quello operato, con disegno tessuto nella trama stile jaquard; a coste, definito anche cord velvet con linee a rilievo; il velluto corduroy, spesso simile a quello a coste; il froissé, dalla foggia sgualcita; il soprarizzo, dall’effetto damascato.
Dall’animo vintage e romantico, sono tante le alternative di look tra cui scegliere.
Il velluto nero rappresenta sicuramente uno stile raffinato e bon ton: luminoso nella sua oscurità viene impreziosito da accessori importanti, come perle o diamanti. Risulta perfetto per le occasioni speciali nella versione long dress, abbinato ad un paio di décolleté anch’esse in velluto o a contrasto. Per la proposta da giorno, invece, di grande tendenza sono le salopette in velluto indossate insieme ad un bel dolcevita e a dei collant coprenti, anche colorati; un look pop che ricorda molto quello degli anni ’60.
Il little black dress in velluto nero potrebbe essere considerato un must have di stagione, un passepartout chic perfetto per ogni momento della giornata. Le giacche, invece, sono indicate sia per l’ufficio sia per un aperitivo informale. L’abito di velluto a coste risulta adatto per ricreare quel glamour mood tipico degli anni ’70, declinato nei caldi toni autunnali o in quelli più freddi tipici dell’inverno, come il viola e il verde petrolio.
A differenza degli altri tessuti, il velluto ci dà la possibilità di sentirci comode ma allo stesso tempo ordinate e trendy. Resistente e durevole nel tempo, risulta, quindi, un ottimo investimento. Il suo aspetto pregiato conferisce ai look quel tocco di sofisticatezza in più, che, sicuramente, non lascia passare inosservati.
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