La sede principale dei grandi magazzini Printemps, nella Boulevard Haussmann di Parigi, riapre il suo “settimo cielo”, per dedicarlo all’abbigliamento second hand e vintage. Si tratta dell’ultimo piano, al settimo livello, del negozio più importante della catena francese di magazzini. Uno spazio di 1.300 metri quadrati, chiuso al pubblico dagli anni ‘60, che viene riaperto per ospitare progetti di moda circolare e sostenibile. L’iniziativa intende mettere in luce un approccio responsabile ed etico al mondo del fashion, in linea ad una tendenza che prende sempre più piede nella coscienza popolare.

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Printemps Haussman si mette al passo con i tempi, dedicandosi all’abbigliamento second hand, al vintage e all’upcycling

Il risultato di un approccio alla moda, rispettoso dell’ambiente, è la creazione di un label ad hoc. Si tratta di un’etichetta green appesa ad ogni capo che rispetti i vari criteri di sostenibilità, stabiliti e appurati da un’agenzia specializzata esterna. La così denominata “Uniti verso la bellezza responsabile” è una label che garantisce l’impegno sociale, promuove il know-how locale e dà una nuova vita ai capi di seconda mano. La location vanta la ricchezza storica e artistica della cupola Binet. La volta a calotta, costruita nel 1910, è soggetta, nel corso della storia, a due grandi incendi che ne distrussero le vetrate colorate dell’Art Dèco. La spaziosa terrazza, invece, regala una vista panoramica sui tetti di Parigi, sul teatro dell’Opera e sulla Torre Eiffel.

La presenza di realtà attente anche all’aspetto biologico, vegano e cruelty-free dei prodotti è mirata ad attirare una clientela più giovane, particolarmente sensibile alla tematica.

La generazione più anziana dei Parigini ricorda bene lo spazio dell’attuale “settimo cielo”, adibito in passato, per molti anni, a cantiere, a ufficio o a pista di pattinaggio. Oggi, l’ampio spazio è diviso in due aree delimitate dal Pont d’Argent e dalla cupola Binet. Una radicale trasformazione che ha richiesto nove mesi per mettere a nudo la struttura e terminare i lavori per il nuovo spazio. Stéphane Roth, Responsabile Marketing e Comunicazione del department store, spiega che i 650 mq che compongono il Silver Bridge, interamente in travi metalliche e pareti in laterizio, ospitano ora il Second Printemps.

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Quest’ultimo si configura come un’area destinata a un’offerta di moda vintage, la quale include, anche, una selezione accurata di pezzi griffati.

Una parata di modelli iconici senza tempo firmati da marchi di lusso. È il caso della borsa Kelly Hermès e dello smoking Saint Laurent. Second Printemps offre ai clienti la possibilità di vendere i propri capi e accessori che non indossano più, donando loro una nuova vita. Il visitatore presenta il proprio capo usato, il quale, se selezionato, viene associato entro 24h ad un prezzo d’acquisto; la selezione avviene a cura di Marie Blanchet, la head of Vintage di Vestiaire Collective, la piattaforma on-line. Il denaro viene poi accreditato al cliente sotto forma di voucher da usare nei punti vendita Printemps.

Un’ulteriore pezzo d’epoca è rappresentato dal Pont d’Argent, decorato dalla monumentale installazione composta da 12mila uccelli metallici in origami, opera di Charles Kaisin.

Il Ponte d’Argento, costruito negli anni ‘30, ospita, all’epoca, numerose delle sfilate del primo couturier moderno della storia della moda Paul Poiret. Lo spazio sottostante alla cupola di vetro esibisce una serie di labels indipendenti che promuovono l’upcycling e il vintage. Brand inerenti al fashion, al beauty e al lifestyle, che scelgono di valorizzare ogni pezzo, attraverso la riparazione manuale e la personalizzazione. Casi esemplari sono i pezzi anni’ 70-’80 di Relique, gli accessori di Francoise Paris, le scarpe da ginnastica personalizzate di Docteur Sneakers, le divise casual di Brut, l’abbigliamento bambino di Bonage e l’arredamento per la casa di Made in Design. Non mancano, poi, atelier di riparazione, in cui sarte e stiliste trasformano pezzi notevolmente consumati e danneggiati del guardaroba.

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Karen Vernet, direttore dell’offerta di Printemps, definisce la presente pluralità di offerte e know-how come un’intenzionale scelta di eclettismo. Un eclettismo che si inserisce in un luogo intriso di storia, e che si configura come una delle caratteristiche peculiari della proposta d’offerta al consumatore. Nove pop-up, disposti a forma di nido d’ape, riempiono una spazio grezzo che conserva oltre un secolo di storia, che rimane vivido e tangibile nel suo patrimonio artistico.

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