Di norma si tende a pensare che la bellezza delle gambe non riguardi le ginocchia. Eppure questa parte del corpo è spesso in evidenza, soprattutto quando si indossano vestiti e gonne particolarmente corte. Ecco perché, soprattutto negli ultimi anni, sono spuntate sul mercato diverse soluzioni che vi permettono di prendervi cura degli inestetismi della pelle. A vostra disposizione c’è infatti un’ampia gamma di possibilità; tutto dipende dal budget a vostra disposizione e dalle vostre condizioni di partenza. Partiamo per esempio dalle iniezioni di acido ialuronico al ginocchio e dal sapere cos’è la carbossiterapia.

Le iniezioni di acido ialuronico al ginocchio

combinate con amminoacidi e vitamine possono donare un effetto ricompattante, anche se in questo caso in una concentrazione decisamente più diluita rispetto a quella che viene applicata in viso. Questo tipo di filler provoca e stimola la produzione naturale di collagene e rende, così, la pelle più tonica. Qualcosa di molto simile si può ottenere anche utilizzando la idrossipatite di calcio, che ha un doppio effetto: da un lato, dona un lifting alla cute, dall’altro migliora la qualità della pelle.

Nell’ambito della chirurgia estetica l’acido ialuronico (ad alto peso molecolare leggermente reticolato) può anche essere iniettato in un mix con degli enzimi specifici. Questo è il caso del Pbserum HA 1.5, particolarmente adatto per le sue caratteristiche di reshaping. Stiamo parlando, almeno per il momento, di trattamenti di medicina estetica indicati in linea generale per curare inestetismi non particolarmente evidenti. Anche l’associazione della radiofrequenza multipolare alle iniezioni di acido ialuronico, al fine modificare la texture cutanea, può essere un’opzione utile, per esempio, ma solo nel caso in cui le pieghe siano superficiali. Per prendersi cura del ginocchio, oltre alle iniezioni di acido ilaruronico e alla carbossidoterapia, vale la pena citare, infine, la mesoterapia. Quest’ultima soluzione sfrutta una sostanza lipolitica innovativa chiamata Alidya, capace di attenuare il ristagno dei liquidi.

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Per quanto riguarda le ginocchia, inoltre, può rivelarsi molto utile anche la carbossiterapia.

In questo caso specifico, per poter trattare determinati tipi di difettucci viene somministrato al pazienze, in forma sottocutanea, l’anidride carbonica. Questo tipo di terapia ha origini agli inizi del secolo scorso, quando in alcuni centri termali veniva utilizzata la CO2 per trattare le arteriopatie. Se in un primo momento, considerato lo sviluppo tecnologico, tale soluzione consisteva banalmente in bagni in acqua termale particolarmente ricca di anidride carbonica, adesso le cose sono cambiate. La carbossidoterapia, una delle possibili alternative alle iniezioni di acido ialuronico per gli inestetismi del ginocchio, ha fatto passi da gigante. Oggi infatti è possibile sottoporsi alla terapia in ambulatorio con un’apparecchiatura certificata e priva di qualunque rischio.

Cos’è la carbossiterapia: la storia

Utilizzata dapprima in ambito termale, la carbossiterapia è riesplosa una quindicina di anni fa come trattamento anticellulite, pur non rappresentando un elemento di novità tra le pratiche estetiche più diffuse per la lotta contro gli odiati inestetismi. L’utilizzo dell’anidride carbonica in ambito medico, per curare patologie di diversa natura, vede i suoi albori in Francia nel 1932 nella struttura termale Royat, a Clermont-Ferrand. Inizialmente il trattamento con CO2 per via sottocutanea, era dedicato a pazienti con disturbi vascolari, che venivano sottoposti a bagni e docce durante i quali l’anidride carbonica veniva assunta per via cutanea e con infiltrazioni. Studi successivi hanno dimostrato come il trattamento influisse positivamente sulla circolazione e sul metabolismo dei lipiditanto da portare il Ministero della Sanità francese a considerare questa terapia come efficace e sicura. Anni dopo, durante il XVI Congresso nazionale di Medicina Estetica della Società Italiana di Medicina Estetica del 1995, Luigi Parassoni coniò il termine carbossiterapia, trasformando questa consolidata tecnica in un elemento di novità tra le pratiche estetiche più diffuse per la lotta contro gli odiati inestetismi.

Il trattamento

Per carbossiterapia si intende un trattamento per il quale è prevista l’insufflazione di anidride carbonica nel derma o nel tessuto sottocutaneo. Lo scopo principale è proprio quello di riossigenare i tessuti tramite l’inserimento un piccolo ago da cui fuoriesce il CO2. L’anidride carbonica è una sostanza naturale e sterile, la quale, permette il richiamo di ossigeno. I siti localizzati per l’ iniezione nel tessuto sono in grado di permettere una ripresa vitale maggiore di tutte le cellule del sottocutaneo del paziente. Le infiltrazioni vengono fatte con aghi sottili e monouso a scopo terapeutico e vanno ad agire sul sistema vascolare, sul tessuto adiposo e sulla cute. L’effetto è sia diretto che indiretto: il flusso di gas colpisce gli accumuli adiposi per azione meccanica e, come se non bastasse, a lungo andare l’anidride carbonica aumenta la disponibilità di ossigeno nei tessuti riattivando il metabolismo cellulare.

L’intensità del fastidio è variabile

Ciò che provoca questo dolore è un temporaneo enfisema sottocutaneo che scolla i tessuti. Per questo motivo, quando il tessuto da trattare è compatto, come in caso di cellulite con abbondante componente fibrosclerotica, il fastidio è maggiore. Ad ogni modo il trattamento è sconsigliato a chi ha soglia del dolore molto bassa. La durata di una singola seduta può variare dai 15 ai 30 minuti. Al termine della seduta, generalmente, è possibile riprendere tutte le normali attività quotidiane. Il ciclo di sedute varia a seconda della patologia da trattare (in media sei-dieci) e può eventualmente essere ripetuto due-tre volte l’anno.

cos'è la carbossiterapia Life&People Magazine LifeandPeople.itInnumerevoli i benefici della carbossidoterapia

Grazie a questo particolare tipo di terapia è, infatti, possibile invertire il processo che porta all’alterazione del tessuto adiposo, e di conseguenza alla creazione della cellulite. Ma non solo… Il trattamento permette di rompere le membrane delle cellule adipose e di riattivare la circolazione. In questo modo assicura un effetto sulla tanto fastidiosa adiposità locale e anche su ulcere vascolari e varici. Oltre a migliorare il microcircolo, avrebbe un effetto depurativo e anti-age favorisce il drenaggio dei liquidi in eccesso e lo smaltimento delle tossine, stimola il tessuto connettivo e dunque la produzione di elastina, collagene e acido ialuronico, riducendo inestetismi e smagliature. Le sedute durano dai 20 ai 40 minuti e costano tra gli 80 e i 150 euro. pPrima di sottoporsi al trattamento è necessario chiedere consiglio al medico, così da capire se è il caso o meno di procedere con la terapia.

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