Una sposa, con il volto velato, figure sfocate in écru o nero pece; donne e uomini dal fascino etereo in abiti impalpabili intarsiati da ricami o rose sbocciate, sfilano tra scheletri di alberi anneriti dal fuoco; è’ la presentazione della nuova collezione primavera estate 2022 di Antonio Marras.
La Sardegna con le sue ferite è la musa ispiratrice del designer dellla collezione e del fashion film con cui ha scelto di presentare la sua ultima meravigliosa fatica.
Il video si apre con la voce di Nada:
«Avevo una ferita in fondo al cuore, la sentivo, la sentivo bruciare, ma non volevo soffrire»;
la luce illumina i colori della macchia mediterranea mentre; incendi, fuochi e terreni inceneriti, rami neri terribilmente e tristemente affascinanti nella loro presenza così netta, scagliati contro il cielo, evocano il ricordo di un evento di distruzione.
Ma si sa, dalle ceneri si rinasce, proprio come una fenice ed è questo il messaggio che ha spinto Marras ad ambientare la sfilata in quei luoghi, i suoi luoghi. Il corto racconta una transumanza, il cammino di uomini e donne, fino all’arrivo ad un costone che si staglia verso il cielo e finisce in un precipizio; lungo questo cammino la natura si sta riappropriando di ciò che le è stato tolto.
Abbinare attualità e moda potrebbe banalizzare la prima e rendere assurda la seconda, ma nel caso di questa collezione primavera estate 2022, la vicinanza della creatività con la realtà appare come un inno alla bellezza; quella della rinascita e quella della moda; la poesia che lo stilista Marras di Alghero dedica alla sua terra.
È una collezione di prêt-à-porter in parte ispirata alla couture e alla sperimentazione in tiratura limitata.
Alcuni capi come le camicie sono dei veri e propri pezzi unici, impreziositi da ricami tipici dell’artigianato locale sardo, poi tinti con le foglie di tè per dare un aspetto vissuto. Dettagli, tra cui una stampa floreale sbiadita e il recupero di vecchie tele bruciate che ricoprono le assi da stiro delle sarte; un rimando che porta ironicamente al messaggio del video.
Gli abiti declinati in tessuti impalpabili e colori eterei sono intarsiati da lievi ricami, sopratutto floreali, sia sui look maschili che femminili. Gli accostamenti sono col tulle leggero, con cotoni delicati; la maglieria e fiori ovunque, se non sono ricamati, emergono come stampe, che di tanto in tanto toccano toni di colori più intensi. Un tripudio di bianco, avorio, rosso, verde chiaro e blu, insieme a pattern fiorati con macro disegni alleggeriscono la palette scura che richiama e si mimetizza con la natura circostante.
Abili sovrapposizioni di abiti modellati da un mix di vesti celebranti il vintage locale; tailleur fiorati e ricamati, giubbotti over intarsiati, lingerie a vista e ampi gonnelloni texani. Tra la natura carbonizzata si è fatta strada la femminilità delicata del pizzo, delle trasparenze e delle rouches. Gli intarsi a volte delicati e a volte decisi di patchwork con tocchi di animalier. La collezione Antonio Marras primavera estate 2022 contiene anche molte opzioni unisex, almeno per quanto riguarda lo stile con puzzle di intarsi, quadri, tartan, righe e ovviamente fiori, simbolo della rinascita.
Ciò che non si mimetizza, si staglia, il tutto è legato da un poetico fil rouge.
“Rinascerà tutto più rigoglioso di prima, ritornerà il verde e rifioriranno le rose. Guarirà quella ferita in fondo al cuore, deve guarire per forza”,
recita così il finale del film.
Questa collezione è un inno alla vita, alla Sardegna, all’artigianalità e alla moda.
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