La pop star romana presenta il nuovo libro fotografico “Achille Lauro” presso il Museo delle Culture di Milano; la presentazione editoriale avviene all’interno di una mostra, visitabile da oggi, 22 settembre, al 10 ottobre. L’evento, intitolato “Achille Idol is present Photo Book Experience“, si sviluppa in tre tappe fondamentali: il firmacopie con l’installazione vivente, il talk e la camera delle meraviglie. L’esperienza in arrivo si configura, dunque, come una presentazione editoriale del tutto straordinaria, in puro stile Lauro.
Il libro fotografico di Achille Lauro è dedicato a tutti gli amanti dell’arte e dello stile
Si tratta di un libro-oggetto, unico nel suo genere, perfetto riflesso dell’identità stravagante e poliedrica dell’artista. Lauro non limita mai le proprie performance a mere esibizioni canore, ma intende esprimersi a tutto tondo; raggiunge il pubblico attraverso il linguaggio del corpo, la scelta degli outfit e lo studio di un determinato approccio teatrale e culturale, fotografico e cinematografico. Signore delle sperimentazioni e degli eccessi, edonista e amante della provocazione, Lauro interpreta sulla scena mille ruoli diversi: sempre se stesso e mai uguale. I suoi show, oltre che stupire, vogliono trasmettere messaggi di libertà e ribellione alle costrizioni e ai pregiudizi della società, in una dimensione spettacolare. Lui stesso è l’opera d’arte vivente: il libro è il mezzo, Lauro il messaggio.
Il volume è un portfolio di immagini iconiche e provocatorie, scatti inediti, fotografie di backstage, aneddoti e disegni dell’artista.
Il libro, del tutto particolare, presenta una grafica molto originale, una scenografica copertina lenticolare e l’uso di un font studiato ad hoc. Esso contiene, tra le varie, le foto dei look dell’artista (come i famosi “quadri” portati in scena nell’ultimo Festival sanremese) e gli schizzi appartenenti al suo archivio personale. Testimonianze che raccontano e spiegano l’evoluzione visiva nel tempo di uno dei personaggi più discussi, eccentrici e controversi del panorama musicale contemporaneo. Le ragioni che lo rendono assolutamente unico nel contesto artistico italiano, nell’antologia, vengono illustrate dai saggi dello storico di moda Matteo Guarnaccia, dello stylist Nick Cerioni, del music manager Angelo Calculli e della social media manager Francesca Limardo.
Il tributo a Marina Abramović: Lauro diventa un’installazione vivente.
Il primo momento, dunque, che ha luogo oggi dalle 16:30 alle 18:00, si apre con l’incontro del pubblico e il firmacopie del libro. Si prosegue, poi, con l’opera vivente che segue le orme della celeberrima artista serba. Anche il titolo dell’evento “Achille Idol is present” ricalca quello della famosa performance avvenuta al MoMA di New York nel 2010: “The artisti is present”. Qui Marina Abramović rimane seduta per mesi davanti a un tavolo di legno al centro del museo di fronte a una sedia vuota.
Il pubblico sedeva a turno sulla sedia e fissava la donna negli occhi, in silenzio; vivendo, in tal modo, un momento di intenso contatto umano e di profonda commozione. Sulla stessa impronta dell’opera originale, come raffigura la locandina pubblicata sui social da Achille Lauro, vengono scelti l’abito rosso lungo fino ai piedi, la sedia di legno minimalista, lo sguardo fisso, e il Museo come location.
Lo svelamento del processo creativo dietro ai look e alle performance della star.
A partire dalle ore 19:30 ha luogo un talk, in diretta streaming sul sito de “Il sole 24 Ore”, nel quale Lauro si confronta con esperti, circa il processo generatore dei suoi show degli ultimi tre anni; professionisti e creativi che hanno preso parte ai retroscena e alla costruzione delle sue principali ispirazioni. La discussione prende il suo avvio dal racconto esplicativo delle fotografie del libro, espediente utile ad aprire momenti di informazione culturale e storica.
La giornata si conclude nella wunderkammer della star, un viaggio dal backstage alla scena.
A partire dalle ore 20:30, è prevista la visione della camera delle meraviglie di Achille Lauro; vengono svelate le vetrine polilobate che perimetrano l’Agorà del Museo, nelle quali appaiono gli abiti firmati Gucci che accompagnano l’artista negli ultimi due anni di carriera. Un allestimento potente, una traduzione esplosiva in 3D del libro; un’esperienza a tutto tondo che unisce i costumi di scena alla vita reale del backstage, i cui scenari sono riprodotti attraverso un’esposizione in still life: aste, chitarre, strumenti musicali, appunti, parrucche, trucchi, abiti iconici, tazzine di caffè, bottigliette d’acqua accartocciate, diari.
Si tratta di un salto nel “making of” degli spettacoli, al fine di portare il pubblico all’interno del processo creativo e produttivo, dell’artista e del suo team. Nell’enfilade (una serie di stanze formalmente allineate una dopo l’altra, lunga 22 m), è tangibile l’accostamento tra la perfezione estetica della performance grandiosa, con l’imperfezione della vita reale precedente al palco. La direzione artistica del progetto è curata da Lauro De Marinis e Nicolò Cerioni; l’allestimento delle vetrine museali e delle fotografie del volume sono a cura di Leandro Emede.
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