Ieri, oggi, domani, questi i tre tempi che Lavinia, erede della madre Laura Biagiotti, cerca di coordinare all’interno della sfilata primavera estate 2022 e lo fa proponendo al pubblico una collezione sobria, composta da capi senza eccessi stilistici da tramandare di generazione in generazione.
Capsule Collection Laura Biagiotti Futurballa: una collezione di capi Limited Edition
La casa di moda italiana oggi è guidata da Lavinia Biagiotti, figlia della stilista fondatrice, giovanissima, classe 1987, porta avanti con grande entusiasmo e caparbietà l’operato della madre. La moda può e deve contribuire a quel ri-orientamento etico della società senza il quale si perdono bellezza e speranza. Da qui la responsabilità nei confronti del presente, oltre che del futuro, e la necessità di interpretare un messaggio sostenibile fatto di persone, di legame con il territorio, con l’arte, la cultura e la bellezza.
Questo l’obiettivo dell’attuale direttore creativo del brand romano che rivede nella moda un grande mezzo di comunicazione capace di sollecitare ed educare le masse. Per questo motivo la collezione da lei proposta è priva di artifici, in cui dinamismo e creatività non sono dati da ghirigori innaturali, bensì da colori, leggerezza, semplicità e libertà. Un qualcosa che possa avvicinarsi sempre di più verso una visione ottimista della vita.
La collezione primavera estate 2022 Laura Biagiotti è un messaggio art-à-porter, come la definisce Lavinia, una sfilata che prende ispirazione dalle opere dell’artista Giacomo Balla.
Giacomo Balla (1871-1958) fu un pittore, scultore e scenografo italiano, ricordato per essere stato uno degli esponenti di spicco del Futurismo, movimento artistico sviluppatosi all’inizio del XX secolo: una corrente che non si limita solo alle arti pittoriche ma che amplia i suoi orizzonti anche alle discipline legate alla musica, al teatro, alla danza, all’architettura e alla fotografia, una scuola di pensiero nuovo e innovativa che deve la sua denominazione al poeta italiano Filippo Tommaso Marinetti. Convertito totalmente al futurismo, Giacomo vende all’asta tutte le sue opere figurative e da questo momento in poi comincerà a firmare le sue opere con lo pseudonimo FuturBalla.
La location scelta per la presentazione della collezione è il MAXXI di Roma, Museo nazionale delle arti del XXI secolo.
“Ho immaginato una ‘trilogia’: la Piazza del Campidoglio con il suo spirito di Rinascimento, l’Ara Pacis che evoca la Roma augustea suggerendo una nuova età dell’oro, e adesso il Museo MAXXI a Roma, che accoglie le arti del XXI secolo, censendo il futuro”
Con quest’affermazione, la stilista e CEO di Biagiotti Group introduce la collezione primavera estate 2022, della quale “rinascita” e “rinnovamento” sono le parole chiave.
Per i 150 anni della nascita di Giacomo Balla, arte e moda si fondono nuovamente.
Un sodalizio che si tramanda da tempi immemori, due mondi che da sempre si influenzano e coesistono. È la mostra “Casa Balla-Dalla casa all’universo e ritorno” il punto di partenza dell’intero evento, realizzata insieme al Museo Maxxi e aperta al pubblico fino al 21 Novembre.
Le parole e il commento di Lavinia Biagiotti:
“È un privilegio poter sostenere la straordinaria mostra ‘Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno’ come ulteriore segno di testimonianza del nostro legame con la città di Roma, con la cultura e il futurismo. Ho mutuato da mia madre Laura la passione per il futurismo e per Giacomo Balla, per i colori e le forme energizzanti, per le geniali intuizioni avanguardiste. La ricostruzione futurista dell’universo passa attraverso la creatività, non solo attraverso la tecnologia, e suggerisce un nuovo atteggiamento, creativo, dinamico e fiducioso. Per disegnare il futuro, ogni giorno”.
Il bianco Biagiotti, colore simbolo della Maison, si amalgama ai colori futuristi.
Quello che Lavinia vuole trasmettere è un concetto di estetica vibrante, fatta di colori brillanti e accesi, dai toni del giallo, del verde e del viola, sfumature che si sposano alla perfezione con i blazer luccicanti, gli spolverini e i pantaloni dal taglio sartoriale scelti per questa collezione. Non manca la maglieria, da sempre capo iconico del brand e i dettagli definiti da nodi, elemento che contraddistingue il marchio. In particolare, sono le LB Bag quelle che riproducono le stampe degli archivi del maison, in particolare quella realizzata per l’opera “Bozzetto per sciarpa con linee andamentali” del 1930, dai toni del viola, del blu, del nero e del fucsia.
“Volevamo reinventare un futuro. Una missione troppo coraggiosa? Le sfide ci piacciono, ci sono sempre piaciute”
afferma Lavinia Biagiotti i merito alle sue scelte stilistiche.
Il MAXXI celebra Giacomo Balla con un progetto eccezionale:
In occasione della sfilata evento di Laura Biagiotti, il direttore del MAXXI Arte Bartolomeo Pietromarchi e la Curatrice per il Design del Museo Domitilla Dardi, per la prima volta aprono al pubblico le porte di casa di via Oslavia a Roma zona Prati che in questa occasione cambia sede per trasferirsi nella spettacolare Gallerie 5 del Maxxi; il maestro Balla l’aveva trasformata in un’allestimento di arte totale per dimostrare e tramandare ai posteri il grande potere comunicativo dell’arte futurista.
La mostra Casa Balla.
Dalla casa all’universo e ritorno comprende anche opere della collezione privata di madre e figlia Biagiotti. Le opere esposte sono: mobili, arazzi, progetti per arredamenti, ma anche gli studi realizzati da Balla per la moda, tra questi Studio di borsa del 1916, Modificanti del 1914, il Gilet di Giacomo Balla del 1924-25, lo Studio per vestito, il Vestito per la figlia Luce del 1930, Studi per modelli di pullover degli anni ’30 e la Composizione astratta disegno per sciarpa del 1930.
All’interno della mostra anche diverse opere di artisti contemporanei che vogliono rendere omaggio all’estro del maestro.
Allo stesso modo omaggiano nel parterre del défilé personaggi come Marcell Jacobs e Federica Pellegrini. L’eleganza di Eleonora Abbagnato incanta il pubblico in passerella con una gonna rotante. L’obiettivo del Gruppo Biagiotti è quello portare avanti un patrimonio culturale e artistico volto sempre più al progresso e al futuro, sollecitazioni fondamentali dopo un periodo di stallo dovuto alla pandemia globale che sta segnando lo scenario sociale mondiale.
“L’atto del vestirsi è un gesto espressivo e creativo in divenire, in movimento, in veloce cammino verso una sempre più personale e contemporanea bellezza”.
Con questa affermazione Lavinia conclude e cerca di spiegare quale secondo lei dovrebbe essere la missione di un brand di moda e quale ruolo dovrebbe occupare nella società.
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