Saint Laurent sfila a Venezia sulla piccola isola della Certosa con la collezione uomo Primavera-Estate 2022. Antony Vaccarello in collaborazione con l’artista Doug Aitken installa per l’occasione la scenografia, ‘Green Lens’.
La collezione Saint Laurent uomo Primavera Estate 2022 è glamour e romanticismo gotico
Uno show che si apre con un modello che cammina sull’acqua mentre il cielo cambia gradualmente colore, una struttura a specchio caleidoscopica circondata di piante verdi, in sottofondo una colonna sonora anni ’80. La collezione è caratterizzata da un’eleganza sleek, con bluse a maniche lunghe in pizzo con collo alto a balze, bilanciata da dettagli più audaci, come gli stivali con plateau extra alti o le scarpe con fibbia più pesante.
Una passerella in puro stile rock in cui il confine tra i generi sembra ormai superato.
Questa volta, viene riproposto lo stile gotico e i dettagli ripresi dall’epoca vittoriana. Le silhouette sono fluide e svolazzanti, esaltate da effetti del vento, il mantello presentato nelle versioni nera e gialla, la blusa di velluto rosso o la camicia floreale, sembravano quasi un palloncino. Molti dei look sono presentati con un profondo petto a forma di V, completato in alcuni casi da rouches che amplificano l’idea di movimento; da gilet dal tocco romantico, in fantasie floreali, in bianco e nero e denim; da giacche adornate con spille argentate inferiori e incrociate, con accessori coordinati che aggiungono una vena più underground.
Eleganti pantaloni dal taglio dritto hanno condividono lo spazio con tessuti più morbidi, come i maglioni over.
Altro capo forte è l’abito viola dall’effetto metallizzato, completo di gilet abbinato; nello stesso tessuto compare una rendigote olografica nei toni del blu. L’idea dello show e il coinvolgimento di Aitken è quella di creare una connessione tra il paesaggio naturale, botanico e il nostro futuro, armonizzandosi e coesistendo in equilibrio. Nell’ambito della Biennale di Architettura, l’opera d’arte sarà accessibile fino alla fine di luglio come un ambiente completamente immersivo che riflette le piante, il mare e il cielo, fornendo un’ispirazione di riflessione e pace.
Green Lens un’opera d’arte vivente.
“È sia un’opera d’arte, sia un’installazione che un palcoscenico. È come un faro, in cui si può viaggiare e vivere un’esperienza molto personale, mentre trasmette anche luce, idee e domande”,
“Un punto focale che consente a tutti noi di condividere le nostre idee e visioni per il futuro post-Covid… una celebrazione e un’indagine sul futuro, una fantasia costruita attorno a un romanzo dark vittoriano”
ha affermato Aitken.
Come per ogni sfilata di Saint Laurent, tutti i materiali utilizzati per la realizzazione della scultura architettonica sono presi in affitto e verranno riutilizzati, riciclati o donati ad associazione artistiche e culturali. Il brand donerà all’Isola della Certosa piante e alberi utilizzati per l’installazione per la riforestazione, che ricompenserà le emissioni di CO2. La Maison, inoltre parteciperà alla completa ristrutturazione delle rovine del monastero dell’Isola per renderle nuovamente accessibili e visitabili dal pubblico internazionale e dagli stessi veneziani.
“L’iconografia di culto di Saint Laurent ha sempre combinato discipline creative tra arte e moda. Attraverso queste collaborazioni voglio fondere le visioni artistiche di diversi campi in un’opera unica”.
le parole del direttore creativo Antony Vaccarello.
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