Per Jane Fonda l’età è uno stato mentale.
Più radiosa che mai, al ritiro del premio alla carriera ai Golden Globe 2021, non ha perso l’occasione di pronunciare uno dei suoi discorsi più significativi, sottolineando l’importanza dello storytelling, ovvero raccontarsi per comunicare e trasmettere un messaggio.
Dai suoi primi anni a Broadway al suo debutto sullo schermo negli anni ’60, la vita di questa icona del cinema è stata contrassegnata da una brillante carriera e dall’impegno politico, sociale e ambientale.
Anche adesso, a 83 anni, continua a parlare apertamente, a rilasciare interviste e dichiarazioni con un bagliore giovanile e uno spirito appassionato.
Le sue interviste sono sincere e perspicaci e attraverso una loro selezione, potrete scoprire un po’ più di lei.
Jane che si racconta: dal sesso alle relazioni, dalla carriera alla politica, dalla famiglia all’impegno politico.
Chi è oggi Jane Fonda?
“Ho 83 anni e mi sento meglio di quanto non sia mai stata.
La mia vista è peggiore, ma ho più perspicacia”
La vita diventa effettivamente più facile dopo i 50 anni, c’è meno ostilità, meno ansia, più senso di benessere.
Chi lo sapeva? La maggior parte delle persone non ne hanno idea.
Hai questa lunga esperienza dietro di te, sai cosa evitare. Ti poni domande: chi sono stato, cosa ho fatto?
Quando sei giovane è tutto più difficile. Cosa devo fare? Chi sono?
Queste sono domande esistenziali, fondamentali che ti assorbono.
Stiamo ancora vivendo il vecchio paradigma che vede l’età come un arco: nasci, raggiungi il picco della mezza età e declini.
Per me una metafora più appropriata per definite l’invecchiamento è una scala.
Considerando il proprio percorso come la salita di una scala ti fa ottenere benessere, spirito, anima, saggezza.
E’ una prospettiva che onora il processo d’invecchiamento, un atteggiamento positivo.
Include umorismo, gratitudine, giocosità e adattabilità che sono i migliori sostenitori di longevità.
Sulla sua giovinezza…
Malgrado la sua brillante carriera e i film memorabili, Jane Fonda ha dovuto fare i conti con molti demoni personali.
Figlia della leggenda del cinema Henry Fonda e dell’affascinante principessa della socialitè Frances Seymour, è cresciuta nell’aristocrazia di Hollywood.
Gli anni della sua infanzia sono però stati segnati dal trauma della malattia mentale e del suicidio della madre, quando aveva solo 12 anni.
Questo ha provocato uno strappo, una distanza emotiva dal padre e la lotta personale per trovare la sua strada nel mondo.
“Se te lo permetti, puoi diventare più forte proprio nei punti in cui sei più spezzato”
Sulla ricerca della perfezione…
Mio padre era molto critico nei confronti del mio corpo, era ossessionato dalla magrezza e questo ha provocato in me dei disturbi alimentari di bulimia.
Quella che chiamo “sindrome del voler piacere” è stata la molla alla base dei miei video di aerobica.
Penso che sia fantastico che le persone si tengano in forma, ma quando diventa ossessione, come lo è stato per me, allora non va bene.
L’allenamento ha rappresentato per me la ricerca irrealistica della perfezione e cercare di essere perfetti è tossico.
“Sudavo per bruciare calorie, combattevo così la bulimia”
Però arrivata alla soglia dei cinquanta ho smesso.
Il lato positivo è stato che i filmati di aerobica hanno fruttato molti milioni di dollari che mi hanno permesso di finanziare la campagna per la democrazia economica.
Ho conciliato l’attivismo politico con la vanità.
Quando invecchi ti trasformi in un teledipendente, quindi la cosa più importante è camminare, mantenere la flessibilità, mi alleno ancora ma lentamente e con attenzione.
Ora lo faccio per me stessa, mi fa stare bene, mi toglie lo stress.
Da TikTok a Instagram, Jane Fonda non smette di mostrare i suoi esercizi casalinghi, misurati e calibrati sulla sua età.
Sull’essere single…
“Sono sempre stata sposata, voglio dire tre volte. Mio padre è stato sposato cinque volte.
Quindi non volevo assolutamente raggiungerlo”.
La mia educazione ha influenzato i miei matrimoni, le relazioni richiedono intimità.
Non sto parlando di sesso ma della capacità di mostrarsi davvero, completamente e totalmente.
Non credo di averlo mai fatto per cui ho scelto persone che non me lo avrebbero mai chiesto.
Sul sesso…
“Non avrò più una relazione sessuale, ho chiuso il negozio.
Sono scesa a patti con questo. Non voglio avere di nuovo una relazione sessuale.
Non ho quel desiderio».
Ironicamente non ha però smesso di fantasticare sull’argomento e anzi si rimetterebbe in gioco, ma a una sola condizione.
Ecco la mia fantasia: incontrare un professore o un ricercatore, qualcuno di quel campo che è davvero capace di amare e apprezzare una donna, così da mettermi di nuovo alla prova.
Il problema è che vorrei un uomo più giovane. Non è orribile? È una questione di pelle.
Vorrei un uomo più giovane, però sono troppo vanitosa.
Sull’impegno…
“E’ più importante essere interessato che interessante”
Le persone famose, per vanità vogliono essere interessanti ma se rimani interessato, questo ti rende interessante.
Essere una “donna bianca, famosa” è qualcosa che ho usato per decenni, ho compreso il potere di richiamare l’attenzione sui problemi.
Poiché sono una star del cinema, ho a disposizione una piattaforma più grande di altre persone.
Mi sento in dovere di utilizzare quella piattaforma.
Sull’attivismo…
“Per essere rivoluzionario, devi essere umano.
Devi preoccuparti delle persone che non hanno potere”.
Quando ero giovane pensavo che essere attivista fosse simile ad uno sprint: correre velocissima e finire subito.
Poi ho cambiato idea, paragonandolo più a una maratona, adottando un ritmo che fosse più mio.
Ora ho capito che invece è una staffetta: cerco di fare il meglio che posso, ma poi devo passare il testimone a qualcun altro.
Jane Fonda, premiata ai Golden Globe, vincitrice di due Oscar e un Emmy Award per i suoi migliori film, icona di stile e bellezza, a 83 anni ha reinventato ancora la sua vita.
In prima fila per le cause ambientaliste, femminista ante litteram, fitness influencer e attrice comica, è più affascinante e passionaria che mai.
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