La carta da parati geometrica è un trend che, come la moda, torna spesso alla ribalta, perché capace di rendere qualsiasi ambiente dinamico, audace, vivo, sofisticato ed elegante.

C’è chi la ama e chi la odia.

Eppure, quella di ornare le pareti, è una pratica nata con l’umanità.

Ne sono un esempio le pitture e i graffiti rupestri, eseguiti sulle pareti delle caverne già nella preistoria, fin dal Paleolitico.

Ornare le pareti: l’evoluzione nei secoli

Abbellire le pareti ha poi continuato a essere un’usanza delle classi sociali più ricche: nel Medioevo si usava rivestire le pareti di castelli e palazzi con gli arazzi di provenienza araba.

In seguito, gli arazzi sono stati sostituiti dagli affreschi e dalle tende, dai rivestimenti di cuoio, di stucco o di legno.

Infine, intorno al 1600, anche in Europa si comincia a usare la carta, importata dalla Cina, per sostituire arazzi e affreschi, terribilmente costosi.

Naturalmente non si trattava di carta da parati come la conosciamo oggi, tant’è che all’inizio si usava dipingerla a mano e, solo dopo, si applicava alle pareti.

Dal 1800 comincia a diffondersi il trend della carta da parati. Si poteva già acquistare in rotoli già stampati e colorati, non solo nelle classi sociali più elevate ma anche nelle classi medie.

La star degli anni ’70: la carta da parati geometrica

In particolare, la carta da parati geometrica è stata la star di tendenza che hanno seguito da una parte le correnti artistiche più in voga, dall’altra l’abbigliamento.

Sì, perché se prima della Seconda Guerra la carta da parati era influenzata dallo stile Liberty, nel dopoguerra si è sviluppata la moda delle fantasie geometriche più variegate.

Colori più accesi e vivaci, i trend di allora, proprio come accadeva per l’abbigliamento. Il cui culmine si ebbe negli anni ’70 del Novecento.

Op Art, arte cinetica e grafica: le suggestioni per una carta da parati di design

Ed è proprio tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70 del Novecento che la carta da parati geometrica entra in tutte le case.

Ispirata all’Optical Art o Op Art che, a sua volta, è inclusa nel più ampio movimento dell’arte cinetica, si tratta di una carta da parati che vuole dare l’illusione della doppia dimensione, attraverso l’accostamento di particolari forme geometriche e colori.

La si potrebbe definire una carta da parati grafica, sviluppata con linee collocate all’interno di celle modulari molto diverse tra loro, con lo scopo di creare uno stato di variabilità costante della percezione spaziale in chi la guarda.

Le 5 idee di tendenza da cui lasciarsi ispirare

I modelli di tendenza della carta da parati geometrica contemporanea sono innumerevoli, ma ecco 5 idee da cui prendere ispirazione:

  • La prima suggestione è la carta da parati geometrica ispirata alle forme artistiche più varie,

come ad esempio quella di Murals Wallpaper ispirata al Bauhaus, la notissima scuola tedesca di architettura e arte. Forme geometriche semplici, con i colori primari che seguono la teoria del creativo Josef Albers, il cui obiettivo era quello di scoprire gli effetti della percezione umana.

Non a caso l’artista amava dire:

“Io non insegno a dipingere, ma a vedere, ad aprire gli occhi. Questo è diventato il motto di tutto il mio insegnamento”.

  • La carta da parati geometrica Black & White

L’effetto optical della parete su cui questo tipo di carta sarà installata, darà l’impressione di entrare all’interno di un’opera d’arte vintage.
Sofisticata ed elegante, è la scelta ideale per ottenere un ambiente creativo, vivace, di design.

  • La carta da parati sostenibile ed ecologica.

La carta da parati è uno degli strumenti di interior design più usati per trasformare in una vera e propria opera d’arte qualsiasi tipo d’ambiente. Purtroppo, c’è un ma.

Fino a pochi anni fa la carta da parati non era una scelta di sostenibilità ambientale, perché creata con materiali misti impossibili da separare e quindi riusare.

Grazie alla costante ricerca e innovazione del settore, però, sono nate tante startup che creano carta da parati sostenibile e completamente compostabile, grazie all’uso di materie prime naturali.

  • La carta da parati vintage.

Rettangoli, triangoli, cerchi: sono i motivi dominanti della carta da parati vintage, quella che richiama l’apice massimo del successo della carta da parati geometrica, negli anni ’70 del Novecento.

Una scelta eccellente per rendere l’ambiente armonioso e accogliente, soprattutto se abbinata a colori tenui.

  • La carta da parati geometrica 3D.

Il punto d’arrivo della ricerca e dell’innovazione in fatto di carta da parati.

L’effetto tridimensionale, che catapulta l’osservatore in un mondo parallelo, regala una esperienza di illusione ottica incredibile.

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