Le invasioni di Cracking Art, circa 400 in oltre 25 anni, sono “flash mob” di animali giganti che attraversano il mondo, occupando spazi pubblici e contesti espositivi.
Sono occupazioni pacifiche e mai provocatorie, che non oscurano l’estetica dei luoghi, ma creano nuovi punti di vista su spazi di cui non cogliamo più la bellezza, forse per assuefazione.
Cracking Art – arte collettiva
La Cracking Art nasce nel 1993, a Biella, con il collettivo fondato da Angi, Nucara, Rizzetti, Ronda, Valente, Veronese e Kicco.
A dispetto di qualche permutazione (come l’uscita di Ronda e gli ingressi di Pianca e Swetlove), il gruppo rimane piuttosto stabile negli anni, con effetti creativi emozionanti.
Cracking Art – per il cambiamento
Il nome del collettivo è una metafora composita, che s’annida nel verbo inglese “to crack“, “incrinarsi, spezzarsi, crocchiare o cedere”, ma anche “decrittare, decifrare, interpretare”.
In chimica industriale, il “cracking catalitico” è la reazione di sintesi che genera la plastica, partendo dal petrolio grezzo, attraversando il confine tra organico (fossile) e sintetico.
Rottura dei canoni e portali invisibili che cancellano i confini tra mondi reali e artificiali sono le prime coordinate di questo percorso creativo.
Lo stesso agire collettivo è una presa di distanza dall’ego e dal narcisismo autocelebrante che ha pervaso tanti percorsi artistici.
Cracking Art – l’ecologia
La plastica, nelle mani degli artisti, è il materiale non vivente in cui s’incarnano elefanti, chiocciole, cani, gatti, suricati, lupi, rane, rondini, pinguini, orsi, conigli, tartarughe e coccodrilli.
È un mondo di creature sovradimensionate, con sguardi enigmatici, posture codificate e vesti monocrome e vivaci, che si radunano in stormi e branchi, dando vita a performance maestose.
La plastica sembra contraddire l’imprinting green della ricerca creativa, ma è solo apparenza: le opere che popolano gli happening nascono dal recupero e vengono rigenerate in nuovi visual, seguendo “loop metamorfici”.
Per citare Cracking Art:
.. rigenerare la plastica significa sottrarla alla distruzione tossica e devastante per l’ambiente donandole nuova vita, farne delle opere d’arte significa comunicare attraverso un linguaggio estetico innovativo esprimendo una particolare sensibilità nei confronti della natura …
Le installazioni – qualche esempio
Ripercorrere tutti gli eventi di un’avventura artistica che attraversa tre decenni sarebbe presuntuoso e dispersivo; per questo cito solo alcune installazioni che ho particolarmente amato.
Regeneration San Pietroburgo @Newhollandisland
Nel 2019, durante il contest “Regeneration San Pietroburgo”, le chiocciole di Cracking Art hanno invaso l’edificio della scuola d’arte di New Holland, un’isola artificiale al centro di San Pietroburgo (Russia).
La chiocciola, nell’intuizione degli artisti, è fonte di rivivificazione,
perché la cosmesi naturale usa la sua bava nei prodotti rigeneranti per la pelle … una scia che disegna tracce di vita.
Summer Wonderland: Spectacular Creatures
L’installazione di Newfields, in prossimità dell’Indianapolis Museum of Art (Stati Uniti) ha visto diversi branchi di passaggio, ma la parata dei lupi era davvero spettacolare.
Il lupo frequenta l’ennesima zona di confine dell’immaginario di Cracking Art, quella tra il cane (sua declinazione domestica) e il lato oscuro e selvatico.
Le invasioni di Cracking Art – Regeneration Montélimar
Nell’installazione urbana di Montélimar (dipartimento della Drôme – sud della Francia), si sono posate due rondini giganti, incrociando gli sguardi in una sosta di pace.
Anche le rondini, nello loro vesti di messaggere della primavera, diventano così icone di rinascita e rigenerazione.
Le invasioni di Cracking Art – Ascoli Piceno
Spesso, i materiali che plasmano le creature si prestano a evoluzioni tecnologiche e restituiscono shape illuminate, che presidiano centri cittadini o panorami extra-urbani.
Era impossibile non apprezzare la forza tranquilla dell’elefante che ha rischiarato la notte ad Ascoli Piceno, mentre il suo richiamo alla memoria dell’animale celebrava la storia di quella località.
Cracking Art HELP
Chiudiamo citando un’importante iniziativa del collettivo. Le sue opere d’arte sono in vendita per finanziare il reparto Covid-19 HELP di Casa Pediatrica Fatebenefratelli Milano, un reparto riconvertito per l’emergenza coronavirus.
Le opere, questa volta, sono bianche …
… in omaggio ai camici di dottori, infermieri e operatori sanitari che così tanto si stanno prodigando in questo difficile periodo …
Sul sito di Cracking Art è possibile richiedere ulteriori informazioni, senza perdere l’occasione per scorrere le splendide gallerie online.
Ringraziamo la struttura di comunicazione del collettivo per le immagini messe a disposizione.
Sceglierne solo un subset per l’articolo non è stato facile.