C’è chi dice che la sua origine sia americana, mentre altri ne evidenziano la matrice mediorientale. Resta e resterà uno degli accessori più versatili e al tempo stesso eccentrici della moda di ogni tempo. Dalle più semplici monocromatiche, a quelle più colorate, le tipologie di bandane fanno parte di quel mondo di dettagli che da sempre impreziosiscono la moda. E allora, se proprio di bandana si vuol parlare, perché non iniziare la storia dal più romantico degli episodi, ovvero quello secondo cui Martha moglie di George Washington creò appositamente il cimelio. Si trattava di un semplice fazzoletto rosso dove scelse di far ritrarre il marito a cavallo in piena guerriglia. Un atto che testimoniava anche l’intenso amore verso la patria per cui George Washington stava combattendo.
Se però il taglio romantico non piace,
ci sarebbe la storia mediorientale, asiatica, secondo la quale la bandana non era altro che un rimedio escogitato dalle egiziane per ripararsi dal sole o avvolgere i capelli; stesso lo si dica per le indiane. Una vera e propria tendenza, quindi, che segna quel semplice pezzo di stoffa come ‘salvavita’ per quante hanno necessità di raccogliere i propri capelli. Ed è proprio da questa necessità che nacque un ulteriore utilizzo della bandana, testimonianza più significativa della storia.
Quando nel 1879 Parigi visse la rivoluzione francese, – madre di ogni tipo di pensiero contemporaneo e culla di tutte le scienze diplomatiche politiche dei secoli futuri -, le donne del popolo combattevano, scendevano in strada e non temevano né soldati né fame. Una cosa però dovevano sistemare prima di impugnare bastoni e lame: i propri capelli. La soluzione? Un fazzoletto, che fosse portato ampio, a mo’ di cuffia per trattenere la massa informe sulla propria testa, o che fosse annodato semplicemente sulla fronte per tenere indietro la chioma. Ma era lì, come documentano anche i tanti dipinti del secolo in cui compare sempre la popolana in piena rivoluzione con la bandana sul capo.
Sempre di rivoluzioni si parla se si pensa che negli anni ‘70
tutti i movimenti che annunciavano una emancipazione (femminile, omosessuale, politica poco importava) utilizzavano la bandana come un codice di riconoscimento, uno strumento per distinguersi dal resto delle persone. Da qui e nei decenni futuri chiunque abbia posseduto una bandana ha sempre guardato questa stoffa non come un semplice pezzo di tessuto, bensì come quell’accessorio che distingueva il proprio abbigliamento, arricchendolo di personalità.
Personalità con l’esigenza spiccata di farsi notare, che fossero punk, ballerini old school, motociclisti, gang criminali: si trattava di dare dignità, oltre che una identità ad un modo di essere, uno stile di vita, diverso dalla massa ma con lo stesso bisogno di definire un proprio spazio. E poi c’è il lato ‘spettacolare’ della bandana: attori, vip, celebrità e fashion stylist hanno sempre indossato bandane che davano quel tocco in più alla propria immagine. Troppo facile pensare a Grace Kelly e Johnny Depp: guardare un uomo come Pavarotti o Galliano sarebbe un’associazione di idee altrettanto immediata.
Ma a definire la bandana come accessorio di moda
non può essere nessun altro se non loro, i brand che dettano tendenze e mode in passerella: Dior, Hermes, Louis Vuitton solo per citarne alcuni. Sono loro che hanno consegnato alla storia l’accessorio più utilizzato da tutte le classi sociali, trasformandolo in etichetta di stile. Non si tratta di colori, tessuti, stampe, né dei mille modi diversi di indossarla; bensì un segno che distingue, che presenta la persona, una ‘carte de visite personnalisée’.
Dal far West all’India, non c’è storia di un paese che non abbia nell’immaginario collettivo campanilistico quel fazzoletto legato al collo, alla testa o al polso, e, alle borse.
Quale sia la celebrità che indossa la bandana non importa,
spesso viene utilizzata negli outfit per creare quel contrasto che fa emergere la figura. Per confermare questa tesi, basterebbe pensare a qualsiasi personaggio vestito di tutto punto (in qualunque stile) che indossa una bandana. Ora se da quell’immagine si prova a togliere la bandana, cosa resta? Semplice, un personaggio vestito di tutto punto senza alcuna particolarità, niente di caratterizzante; ecco perché è un accessorio che fa storia con la sua storia.
