Avete mai sentito parlare di scarpe vegan? Una rivoluzione nel mondo della moda sostenibile.

Anche i calzaturifici stanno puntando su materiali ecosostenibili di design.  Una scarpa vegan è una scarpa che è stata realizzata con materie vegetali e non animali, a basso impatto ambientale.

Il mercato vegano ha influenzato tanti settori dell’industria dell’abbigliamento: dall’ecopelle al cotone, mettendo al bando i materiali sintetici. Chi segue uno stile di vita vegan friendly di solito è attento a qualsiasi acquisto: non solo alimentare!

I costi di produzione del settore sono ancora piuttosto alti e si sconsiglia la scelta del low cost che non fa altro che aumentare l’inquinamento ambientale causato dalle sostanze tossiche utilizzate nelle varie fasi di produzione.

Acquistando scarpe vegan ne guadagnerete in comodità oltre che stile, perché vengono realizzate partendo dal comfort e dalla cura dei vostri piedi. Ci sono modelli diversi e per tutti i gusti: eleganti, comode, con tacco o senza; sneaker o sandali. I materiali preferiti sono il sughero, il caucciù, la canapa, lo juta e il lino.

Se volete riconoscere le scarpe vegan il primo passo è l’etichetta

Obbligatoriamente devono essere indicati i tessuti utilizzati.

Troverete un simbolo, quello della pelle, che indica che la scarpa non è vegana. Controllate anche i lacci e la soletta interna, in particolare la colla utilizzata. Diversi sono i brand dove potrete sfogliare cataloghi interi di scarpe vegan!

Rombaut, ad esempio, è un’azienda di origine belga, che sta sperimentando materiali innovativi come rocce, fibre, gomme e fibre di cocco, tutti assolutamente naturali.

Un altro marchio celebre è Veja, francese, creato da François-Ghislain Morillon e Sèbastien Kopp. Le scarpe sono realizzate con olio di banana, e buccia di riso.

La scelta vegan è certamente una soluzione sostenibile, che combatte anche altre guerre e su altri fronti.  Come il problema dello squilibrio fra risorse: la disponibilità alimentare consente a tutti gli abitanti della terra di assumere un numero sufficiente di calorie, proteine e altri nutrienti necessari, ma spesso in alcuni paesi il consumo animale è quasi il doppio di quello dei cereali.

A far salire vertiginosamente verso l’alto questa lancetta è molto spesso anche il settore industriale.

L’Italia si colloca al quinto posto in Europa, con 88 chili a testa di alimenti di origine animale ogni anno, dopo irlandesi, e francesi.

La Lav ha deciso di sostituire le proteine animali con le proteine vegetali e la FAO ne ha sostenuto l’importanza.

Per questo motivo anche sul fronte calzaturiero si sta tentando di rivoluzionare il mercato.

Ecco che allora le scarpe vegan diventano un altro ‘cuore’ per la salvezza del pianeta, contro ogni forma di spreco e sovraproduzione.

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