Met Gala: l’evento che celebra l’arte della moda, congiungendo l’eleganza all’insolito. E’ l’evento mondano che a New York celebra la storia del costume, restituendola all’appassionato pubblico di tutto il mondo.Nato nel 1948 grazie all’impegno del Metropolitan Museum, il Met Gala – anche chiamato «Costume Institute Gala» o «The Costume Institute Benefit» – è certamente l’evento più cool e atteso dell’anno.
Insieme alla Notte degli Oscar cattura l’attenzione del fashion system, del cinema, della stampa, dei fotografi, di quanti amano il suo red carpet con scalinata, che ricorda il Festival di Cannes.
Ogni anno la manifestazione festeggia, anticipando, il tema fashion scelto dal Costume Institute per la sua esposizione all’interno del museo.
Questo festoso evento mondano nasce tuttavia con uno scopo benefico, il vernissage con il suo mondo patinato ha un importante risvolto charity che sostiene l’attività del museo.
Infatti dal dopoguerra al 1971 il Met Gala è rimasto un evento meno glamour e più legato a scopi culturali e caritatevoli
Fu con l’arrivo in regia della iconica Diana Vreeland a trasformarsi nell’ appuntamento più atteso nella Grande Mela e non solo.
Dagli anni novanta, con la nuova direzione curata da Anna Wintour “Vogue America”, il Met Gala è divenuto sempre più celebrity-oriented.
Il tema del cocktail party è il riferimento per il dress code che utilizzano i fortunati invitati. Gli stilisti gareggiano per vestire star del cinema e della musica che li accompagnano sul tappeto rosso, sfoggiando look davvero bizzarri.
Vi hanno preso parte star dal mondo dell’arte, come Andy Warhol. Star del cinema, come Elizabeth Taylor. Big della musica, come Cher con il suo splendido «Naked Look» firmato Bob Mackie, anno 1974.
Rihanna inoltre nel 2018 si presentò come una moderna papessa.
Gli insoliti straordinari look tematici scelti da questi vip per omaggiare il tema della mostra, celebrano storia e arte della moda insieme al presente, affascinando e stupendo il pubblico.
Dagli anni ’70 i temi sono stati molteplici, spaziando dalla moda alla pittura, dal cinema alla storia.
Nel 1973 viene celebrato il grande stilista Balenciaga. Per l’edizione del 1978 si scelse di attingere al mondo del teatro più sperimentale.
Protagonisti Diaghilev ed i balletti russi, splendida Farrah Fawcett nel suo abito di maglia dorata firmato da Stephen Burrows.
La supermodella Iman, musa di Calvin Klein e moglie di David Bowie, viene vestita dallo stilista come una donna del diciottesimo secolo, per l’omonimo tema del 1981.
Fu poi la volta delle dinastie cinesi nel 1980, quelle indiane nel 1985, per passare ai costumi Vittoriani e Napoleonici nel 1988 e nel 1989.
Il cinema fu al centro del party del 1992, trionfò il look di una splendida Christy Turlington ispiratasi a Audrey Hepburn e all’iconico tubino nero.
Lo stile della più celebre regista del Met, la Vreeland appunto, è scelto come tema per l’edizione del 1993.
Scintillante Naomi Campbell nel preziosissimo abito Versace per l’edizione Met Gala 1995 dedicata al mondo dell’ haute couture.
E proprio il compianto Gianni, fu omaggiato nel 1997 anno della sua morte.
Profetico il look di Madonna, che si presentò sulla scalinata avvolta in manto stellato, firmato dallo stilista italiano.La decade più fashion della storia si concluse con un tributo al rock e la splendida top model Amber Valletta stupì il pubblico con suo look dorato
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Chanel dovrà attendere l’edizione del 2005 che non brilla per vestiti. Alexander McQueen quella del 2011, con la memorabile “Savage Beauty”, seguita dall’altrettanto celebre “Schiaparelli and Prada: Impossible Conversations”.
Di impossibile ci fu il look di Marc Jacobs, un pessimo gusto fuori contesto.
Il tema del Camp ha chiuso l’edizione del 2019. Brilla Celine Dion in Oscar de la Renta con un abito frangiato ispirato a “Judy Garland and the glitzy costumes of the Ziegfeld Follies”.
Per la prima volta nella storia il Met Gala 2020, a causa del Coronavirus, si è tenuto solo online.
Protagoniste di questa strana edizione, dal tema “About Time: Fashion and Duration”, sono state Naomi Campbell, Virgil Abloh e Florence Welch.
Non ci resta che aspettare l’edizione 2021, la bellezza vincerà sul virus.
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