Mentre diverse aziende subiscono il blocco produttivo molte, invece, hanno ripreso la propria attività. Grazie alla conversione delle griffe moda degli stabilimenti, oggi dedicati alla creazione di mascherine, disinfettanti e respiratori polmonari, sostengono le strutture sanitarie che ne sono carenti.

L’elenco delle aziende trasformate e la successiva conversione griffe moda che convertono e cambiano la produzione per l’emergenza Coronavirus

aumenta di giorno in giorno per rispondere alla crescente domanda di questi prodotti.

Per arginare l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, il Gruppo Armani converte tutti i propri stabilimenti italiani nella produzione di camici monouso destinati alla protezione individuale degli operatori sanitari.

Ermanno Scervino, rilancia con le sue sarte in smartworking. Fa realizzare mascherine, camici e cuffie, in tessuto non tessuto, destinati alle aziende sanitarie e alle residenze sanitarie assistenziali della Toscana.

Prada produce mascherine e camici per emergenza Coronavirus Life&People Magazine LifeandPeople.It

Il Gruppo Prada, con la fabbrica di Torgiano (PG), ha iniziato la produzione di 80mila camici e 110mila mascherine da destinare al personale sanitario della Regione.

Seguito da Calzedonia che, con il cambio di assetto dei laboratori di Avio (TN) e Gissi (CH) e quelli in Croazia, passa anch’essa alla produzione di mascherine e camici.

La produzione sarà di 10mila mascherine al giorno nella fase iniziale, con un incremento previsto nelle prossime settimane.

Anche Herno produrrà circa 10mila camici al mese. Inoltre 25mila mascherine, destinate al territorio e in particolare all’ospedale di Verbania.

La Regione Toscana beneficia delle donazioni di 1 milione e 100mila mascherine chirurgiche e 55mila camici da Gucci.

Non si fanno attendere le risposte di Bulgari e Menarini con la produzione gel disinfettante per le mani. Il colosso farmaceutico ne produrrà 5 tonnellate nello stabilimento di Firenze per donarlo gratuitamente alle strutture sanitarie e agli operatori.

Altresì Miroglio Group è tra i primi a scendere in campo con la fabbrica di Alba (CN).

Avvia una produzione di 600mila mascherine in due settimane fino a raggiungere circa 75-100mila mascherine al giorno, appena il sistema produttivo andrà regime.

Bc Boncar di Busto Arsizio (VA), specializzata in packaging luxury per prestigiose case di moda nazionali e internazionali, ha dato il via alla produzione di mascherine solo per ospedali e amministrazioni.

Klopman, azienda leader in Europa nella produzione di tessuto per abbigliamento protettivo (lavoro e sportivo), con lo stabilimento di Frosinone è pronta a produrre fino a 700mila mascherine protettive al mese.

Bulgari produzione disinfettanti Life&People Magazine LifeandPeople.it

La Klopman ha inviato 6 diversi prototipi allo studio dell‘Istituto Superiore di Sanità. Per la tipologia di materiale impiegato possono essere sterilizzate e riutilizzate fino a 50 volte, con enormi vantaggi rispetto a quelle usa e getta.

Conversione griffe moda H&M:

Si mobilizza su tutto il pianeta: per aiutare a contrastare la diffusione della pandemia, sta trasformando la sua manifattura in un hub per produrre mascherine e camici per i personali sanitari di tutto il mondo.

Ventilatori e ossigenatori polmonari Made in Italy

Ad affiancare la Siare Engineering, l’unica azienda italiana produttrice di ventilatori polmonari, oltre a 5 aziende del Sud che producono componenti meccaniche ed elettromeccaniche per il mercato civile e militare dei maggiori player dell’aerospazio, della difesa e del settore navale, sopraggiungono gli ingegneri di Fiat Chrysler e Ferrari.

Mettono a disposizione rispettivamente gli impianti Marelli a Bologna e la sede del cavallino rampante a Maranello (MO). Saranno di supporto alla produzione di componentistica e assemblaggio dei respiratori per aiutare la Siare a raddoppiare la produttività.

Alla Siare Engineering di Crespellano (BO) il governo le ha commissionato la produzione di 500 ventilatori polmonari al mese per quattro mesi.

L’azienda ha interrotto tutte le consegne all’estero per indirizzare i ventilatori solo ed esclusivamente al mercato italiano.

Eurosets di Medolla (MO), l’unica azienda in Italia che realizza apparecchi in grado di riprodurre il lavoro degli alveoli. Generando così artificialmente lo scambio anidride carbonica-ossigeno, mettendo completamente a riposo i polmoni. Quadruplicata la produzione passando da 300 ossigenatori polmonari a 1.200 in un mese.

Un Paese ingegnoso e operoso che non si ferma neanche con la pandemia. L’eccellenza del Made in Italy, oggi più che mai, ci rende orgogliosi di essere italiani.

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