Il suo nome è legato ai maggiori club italiani da oltre 35 anni: Max Padovani. Ha iniziato la sua carriera vincendo un concorso musicale nel 1983 e aggiudicandosi la residenza del suo primo locale. Da lì una costante ascesa e presenza come “resident” e “guest” nei club più in voga d’Italia. Pascià, Ethos, Prince, Byblos Echoes, Villa delle Rose, Paradiso alcuni di essi. Ottiene notorietà anche a livello internazionale affiancando i più grandi dj mondiali tra cui Tony Humphries, Frankie Knuckles, David Morales e Lil Louis. Tante le tourneè all’estero tra cui Malesia, Svizzera, Austria, Spagna, Russia e prossimamente si esibirà a Berlino e a Dubai.

Max Padovani, uno dei più storici dj italiani. Quali sono i tuoi attuali progetti?

Lavoro sempre nel mondo della notte. I miei dj set dalle sonorità Deep, House & Tech House, sono principalmente in locali dove collaboro in maniera continuativa tra i quali: “Top Club” di Rimini, “Villa Vittoria” di Firenze, “Vivir” by Molino Rosso di Imola, “Giardini Sonori” di Ferrara, “Igingini” di Ravenna, “Vip lounge” della Repubblica di San Marino, ma svolgo anche collaborazioni “Private Party” in strutture molto prestigiose. Durante il giorno, invece, da molti anni mi dedico in gran parte alle produzioni video, dove lavoro con un’importante agenzia riminese “Q Group“. Realizzo spot aziendali, clip istituzionali e aftermovie di eventi. Direi, tutto sommato, che l’interesse fin da piccolo dei due mondi che mi hanno sempre appassionato “audio” e “video” mi hanno portato a realizzare in parte i miei sogni…

Chi ha vissuto la nightlife negli anni ’80 e ’90 si lamenta di ciò che si balla oggi. Tu come vedi la situazione attuale?

La situazione attuale è sicuramente cambiata. Come in tutte le cose bisogna essere consapevoli che i cambiamenti ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Per stare al passo credo ci si debba adattare al proprio gusto e sensibilità. Di musica di qualità ce n’è tanta, l’importante è ricercarla e costruire un proprio dj set. Ultimamente noto che c’è da parte di alcuni gestori una ricerca nell’offrire un prodotto più qualitativo. Finalmente vedo coinvolte figure professionali per distinguere ed elevare sempre più l’offerta. Mi auguro tanto che il mondo della notte si riprenda in tutto il fascino e coinvolgimento.

Max Padovani dj Life&people Magazine LifeandPeople.it

Che musica funziona sul dancefloor oggi?

In generale vedo che molti locali propongono la “Reggaeton” e “House Dance Commerciale” e tantissime situazioni remember anni ’90. Io prediligo locali dove si può proporre qualcosa di diverso, almeno per metà di un programma, sto parlando naturalmente di House, Tech House & Tribal, tracce anche con campioni di brani datati, ma sempre con il giusto beat e gusto.

Max Padovani quanto conta la tecnologia in console oggi?

La tecnologia in consolle conta direi, soprattutto per i più giovani dj. Io penso di avere imparato dopo oltre 35 anni ad andare a tempo anche senza Sync…e comunque i mixer digitali di oggi aiutano con filtri ed effetti a rendere più accattivante un dj set.

Cosa pensi dei festival e dei party come quelli organizzati da Jovanotti o quelli scatenati del Papeete?

Mi piacciono, coinvolgono moltissime persone con diverse tipologie di gusti, credo sia però un’esperienza diversa dalle vecchie serate in disco. Io sono un amante del Club, dell’Underground, delle sonorità particolari e delle atmosfere che solo in queste situazioni si vivono.

Come vedi il futuro della figura del dj e del clubbing?

Ad oggi vedo la figura del dj ancora come quella trainante per i più propositivi ed esperti, anche se in gran parte l’attività social influisce moltissimo. Mentre per i Club dopo un periodo di grossa crisi, voglio pensare a un futuro roseo e interessante. Mi auguro che le relazioni umane e la professionalità possono di nuovo fare la differenza.

Max Padovani ci segnali qualche bel party e qualche giovane dj che secondo te ha talento?

Tra i giovani dj mi ha colpito molto “Kommando”, un ragazzo toscano dalla personalità molto forte, profondo conoscitore della musica perchè è un compositore e pianista, oltre ad avere un gusto sopraffino nella ricerca dei suoni. Mentre per i party, tra i miei preferiti ci sono quelli della Stranomondo Agency, tra cui il “Circo Nero” e ” Skull Party/La guapa muerte”.

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