Secoli di barbe e storia del rasoio. Da sempre gli uomini hanno sfoggiato la barba sul volto, facendone non solo un attributo estetico, ma un vero e proprio simbolo culturale. Essa poteva e può ancora oggi essere usata infatti come segno di appartenenza ad un gruppo. In realtà può anche prendere le distanze dalle masse, agendo quindi come una sorta di firma personale. Al contempo della barba però, anche il bisogno di radersi si è sempre manifestato nell’uomo, portandolo ad escogitare sempre nuovi e più precisi sistemi atti alla realizzazione di tale scopo.
Storia del rasoio da barba: gli inizi
La storia del rasoio e della conseguente rasatura può essere datata a ben centomila anni fa, come si evince da alcune pitture ritrovate all’interno delle caverne. Queste mostrano i primi uomini alle prese con la rimozione della propria barba. Operazione che è inizialmente fatta tirando via i peli uno ad uno con l’utilizzo delle proprie mani e successivamente tramite l’impiego di conchiglie sfruttate come un piccolo paio di pinzette. Solo nei millenni successivi l’uomo inizia ad utilizzare affilate pietre come rasoio. Questo velocizza notevolmente i tempi di rasatura, per non parlare della ridotta sofferenza che si viene così ad ottenere.
Gli Egizi furono maniacali
Indubbiamente furono gli Egizi che cambiarono le carte in tavola, facendo della rasatura un rito, una necessità, un qualcosa che divenne un vero e proprio bisogno. In questo momento iniziano dunque a fare la comparsa i primi veri e propri rasoi concepiti per tale scopo. Si tratta di mezzelune di metallo estremamente affilate, che vengono delicatamente passate sul volto per rimuovere la barba. Certo non si tratta di un compito semplice: questi primi rasoi sono molto taglienti, e richiedono una regolare passata su pietra per mantenere il filo. Si tratta di un’operazione riservata agli esperti che così fa nascere anche i primi barbieri. La necessità egizia di radersi è dettata non solo dall’estetica, ma anche da questioni igieniche date le elevate temperature del luogo ed il relativo rischio di sviluppare infezioni. Il filosofo greco Erodoto è uno dei primi a descrivere la meticolosità e la precisione di tale popolo quando si tratta di radersi. Sempre gli egiziani fra le altre cose inventano le creme depilatorie. Tali creme sono utilizzate in concomitanza di una pietra pomice.
Dai Romani fino ai giorni nostri
Dopo gli Egizi vennero i Greci. Per loro radersi è sinonimo di vergogna e pentimento. Questo costringe quindi a fare un salto in avanti per approfondire quella che è la storia del rasoio. I Romani ci mettono un po’ a far della rasatura parte della loro routine quotidiana. Addirittura non è concessa durante i primi secoli dell’Impero, per poi venire imposta da Giulio Cesare. Durante questo periodo vengono elaborati dei veri e propri rasoi in ferro dei quali, sfortunatamente, ci rimangono oggi pochi reperti, essendo soggetti all’azione erosiva della ruggine. Dai Romani in poi le tecniche di rasatura ed i relativi rasoi rimangono invariati per una moltitudine di secoli successivi.
La storia del rasoio dal Medioevo ai giorni nostri
Nel corso degli anni che seguono il Medioevo non si hanno particolari innovazioni nel mondo della rasatura. Gli strumenti precedentemente inventati subiscono perfezionamenti e piccole migliorie, affinchè la situazione non comincia a cambiare verso la fine del 1600, periodo di ampia innovazione tecnologica e culturale.
Il rasoio a mano libera
Sul finire del 1600 viene inventato il primo rasoio a mano libera. A questo ci si riferisce spesso anche come “rasoio da barbieri”, in quanto proprio quest’ultimi lo rendono particolarmente popolare. L’ideazione di questo modello come lo conosciamo oggi avviene in particolare a Shieffield. Oggi è patria di molti marchi produttori di rasoi. Il rasoio a mano libera è di certo più sicuro e semplice da utilizzare dei suoi predecessori. É facile però fare un errore e procurarsi tagli anche profondi.
La storia del rasoio di sicurezza
Intorno alla metà del 1700, il francese Jean-Jacques Perret realizza quello che è considerato il primo rasoio di sicurezza della storia. Nel suo libro “La pogonotomie” racconta di aver preso ispirazione dalle pialle solitamente utilizzate per la lavorazione del legno. In pratica non si tratta d’altro che d’un rasoio a mano libera sul quale è montata una guardia: questa evita di tagliarsi esponendo solo una piccola parte della lama e coprendo gli spigoli laterali di solito particolarmente appuntiti e pericolosi. Inoltre, questa protezione facilita lo scorrimento sulla pelle. Tale guardia può inoltre essere rimossa, in modo da permettere l’affilatura della lama ogni qualvolta ce ne fosse il bisogno.
É proprio il Signor Gillette ad inventare i moderni rasoi di sicurezza dotati di lame usa e getta,
le quali risparmiavano il fastidio di dover effettuare l’affilatura dopo ogni rasatura. Questa tipologia di rasoio è sostanzialmente più semplice e sicura da utilizzare del rasoio a mano libera, una caratteristica che insieme alle lame intercambiabili contribuisce all’estrema diffusione di questo oggetto. Quando fu inventato agli inizi del ‘900 infatti, la Gillette riesce a venderne circa trecentomila pezzi l’anno. Durante la Prima Guerra Mondiale, alla Gillette Safety Razor Company vengono commissionati circa 3,5 milioni di rasoi e 32 milioni di lamette da fornire ai soldati statunitensi.
Il rasoio diventa elettrico
Nel 1928 un colonnello in pensione dell’esercito americano, Jacob Schlick, inventò il primo rasoio elettrico e lo brevettò nel 1931. Il primo anno non ebbe un gran successo, ma man mano che acquisì popolarità fra il grande pubblico diventò un prodotto di consumo di massa. Esso è venduto per circa 25 dollari, che oggi corrisponderebbero a circa 350 dollari. Così cambia la storia del rasoio offrendo una valida alternativa alla rasatura manuale. Il rasoio elettrico subì delle notevoli migliorie nel corso degli anni successivi, fino ad arrivare ai modelli che conosciamo oggi, dotati di funzioni particolari e delicate sulla pelle, in grado di garantire una rasatura eccellente.
Per concludere
La storia del rasoio è lunga tanto quanto quella dell’uomo. In realtà solo negli ultimi 200 anni c’è stata una vera e propria rivoluzione che ha portato allo sviluppo di nuovi strumenti, dei quali oggi quello più diffuso è indubbiamente il rasoio elettrico. Questo non significa certo che i metodi di rasatura manuale siano scomparsi, ma sono decisamente confinati ad una nicchia di persone ristretta e ad appassionati di rasatura. Non è raro inoltre trovare collezionisti che custodiscono gelosamente rasoi vecchi ancora perfettamente funzionanti, i cui segreti di utilizzo sono tramandati di generazione in generazione.
Leggi anche: Curare la barba: un rito di intimità personale