La rivoluzionaria Helena Rubinstein: imprenditrice che ha cambiato la routine estetica delle donne.
Helena Rubinstein: dalla Polonia alla conquista del mondo con la sua cosmesi
Siamo nei primi anni del Novecento. In Europa prima e nel mondo poi, assistiamo una storica evoluzione nel campo della cosmesi.
Artiste come Isadora Duncan e Mata Hari sono fonte primaria di ispirazioni per le donne borghesi.
In questa ottica è impossibile non citare anche Sergej Pavlovič Djagilev e la celeberrima compagnia Balletti Russi.
Già nel 1910 l’impiego del trucco era largamente diffuso. Questo decennio è caratterizzato dall’uso di un trucco naturale e, la cipria rosa di Helena, cambia drasticamente il maquillage della donna.
Se nel campo della moda, Doucet, Paquin e Poiret primeggiano nel loro campo, Helena Rubinstein è l’antesignana di una nuova tendenza del make-up.
La Rubinstein, infatti, in brevissimo tempo diventa l’imprenditrice polacca più stimata al mondo.
Attraverso il suo gusto estetico, certamente in controtendenza con il gusto estetico del tempo, rivoluziona le abitudini nel campo della bellezza.
Helena Rubinstein. La concorrenza con Elizabeth Arden e le sue invenzioni
In concorrenza con la rivale Elizabeth Arden, propone prodotti sempre nuovi per guadagnarsi il favore delle clienti.
L’imperatrice della bellezza – così è definita da Jean Cocteau – è ossessionata dai colori rosso e oro; tonalità che più colpirono lei e tutti gli spettatori che rimasero incantati dalle scenografie messe in scena nei teatri newyorkesi da Djagilev.
Così, la “febbre d’Oriente” non risparmiò nessuno.
“Non ci sono donne brutte, ma soltanto donne pigre”, afferma con convinzione l’imprenditrice. Tale dichiarazione attesta la caparbietà di una donna che riusce a trasformare una semplice intuizione in un vero e imponente impero finanziario.
Chaja (questo è il suo nome di battesimo) sperimenta a lungo delle formule capaci di creare creme viso idratanti per rallentare il processo d’invecchiamento dell’epidermide.
Inoltre, si adopera per contrastare i danni sulla pelle derivati dall’acne.
Sostanzialmente, la sua vita professionale è scandita da alcune tappe.
Nel 1905, nella città di Vienna, inventa la tecnica del peeling. Cinque anni dopo, nel 1910, insieme a un team di esperti individua tre tipi di pelle: normale, secca e grassa.
La passione per la moda e per l’arte
Helena è una donna che non si accontenta. Per questo motivo, nella sua vita, si spinge a conoscere svariate personalità di spicco che la spingono a migliorasi di continuo.
Tra la sua cerchia di amici si annoverano artisti come Marc Chagall, Salvador Dalì, Pablo Picasso e Fernand Legér. Diventa, così, un’attenta collezionista d’arte e si lascia ispirare dal loro estro.
Il suo guardaroba, inoltre, è ricco di grandi firme. Cosmopolita e glamour, l’imprenditrice ama vestire Maison blasonate come Poiret, Chanel e Balenciaga.
Abiti di prestigio che mette in valigia per i suoi lunghi viaggi in giro per il mondo. Vestiti che indosserà nei party più esclusivi e durante i lunghi incontri con i suoi colleghi.
La larga diffusione del mascara, nel mondo.
Noi donne, per di più, dovremmo essere profondamente grate a questa donna.
È lei, infatti, a inventare nel 1939 il primo mascara waterproof.
Nel giro di pochi anni, dal primo salone di bellezza fondato a Melbourne nel 1902, conquista buona parte del mercato europeo (le città di Londra e Parigi per prime) e americano.
Ottenuta sempre più fama, Helena può, attraverso i suoi elevati introiti, aiutare economicamente le organizzazioni benefiche che operano nel campo dell’arte, della salute e dell’istruzione.
Passata a miglior vita il 1°aprile del 1965, la Rubinstein entra di gran merito negli annuali di chi, in un’epoca funestata da episodi bellici gravi, ha contribuito a sconvolgere le regole di una società che inizia a presentare le prime crepe.
Leggi anche
Winter is coming: come sopravvivere al ritorno del fondotinta