Collezione Dior primavera estate 2020 tra giardini fioriti e glamour. Omaggio a Catherine, amata sorella di Christian.
Fiori e glamour per la collezione Dior Primavera estate 2020. Maria Grazia Chiuri omaggia Catherine
La storia della celebre Maison francese si intreccia con la modernità imposta, in passerella, da Maria Grazia Chiuri.
Il defilé spring/summer 2020 Dior alla PFW parla un linguaggio inedito ma volge lo sguardo al passato e alla donna che ha suscitato maggiori emozioni a Christian, la sorella Catherine.
La storia della griffe è costellata da una serie di eventi. È noto, infatti, che il couturier, conosciuto anche come il “dittatore garbato della moda“, fosse molto scaramantico.
Per decidersi di fondare la sue eponima azienda dovette inciampare su una stella, la stessa che lo guida durante il suo fortunato cammino nel mondo della moda.
Figura chiave del successo è Madame Delahaye, una chiromante che prevede il suo futuro e del quale si staccherà solo con la sua morte avvenuta 24 ottobre 1957 a Montecatini.
Christian, però, ha nel cuore un’altra donna, sangue del suo sangue: Catherine Dior.
Catherine, la ribelle amata da Monsieur
In pieno secondo conflitto mondiale, Catherine Dior entra nella Resistenza facendo perdere le sue tracce. Il dolore provocato dalla lontananza forzata rende ancor più forte l’unione fraterna tra i due.
Una volta ricomparsa nella sua vita, il sarto francese fa di tutto per trattenerla tra le sue grazie tanto da impiegarla nel suo atelier.
Ed è proprio a lei che la griffe dedica il primo profumo della sua storia.
Nelle memorie della Maison, infatti, viene raccontato un episodio che descrive come e quando è stato maturato il nome della fragranza.
Tutto era pronto, tranne il nome con il quale titolare il profumo. La riunione indetta per venire a capo di questo rebus rischiava di non aver successo. Dopo ore di dibattito, fuori dalla sala, l’assistente di Dior esclama ad alta voce: “Oh Miss Dior, bonjour!” Da qui, Miss Dior parfum.
La collezione Dior primavera estate, ispirazione e obiettivi
La Dior primavera estate 2020 della griffe affronta il tema green attraverso la scelta oculata della scenografia.
La location, infatti, è arredata da alti arbusti provenienti dall’Atelier Coloco; alberi che saranno reimpiantati in tutta Parigi.
La casa di moda francese, inoltre, ci tiene a sottolineare attraverso i suoi profili Social che l’intero show è progettato con una politica di zero spreco con un set 100% riciclabile.
L’hashtag utilizzato per l’occasione è, infatti, #PlantingForTheFuture a sostegno dell’impegno green.
La collezione firmata dall’italiana Maria Grazia Chiuri è un mix equilibrato di androginia e glamour.
Focus del progetto creativo è il ricamo, la perfetta sintesi dell’estetica della griffe.
Leggerezza e compostezza, volumetrie contenute e maxi dress fluttuanti: la moda abbraccia tutti i gusti.
Parola chiave, però, è glamour intinto da una gentilezza armoniosa che si evince in ogni capo.
La petite fille, ribelle ma anche romantica, indossa con naturalezza sia capi pour toute la journée e long dress da red carpet.
Giacche e completi in pied de poule si alternano ad abiti in rafia o seta; quest’ultimi sfoggiano una delicatissima stampa floreale che ricorda l’incantevole giardino di famiglia, a Granville.
In passerella sfila anche l’iconica stampa Toile de Jouy che decora cappotti motivo geroglifico e denim slavato.
Immancabile anche la celebra giacca Bar che, per la collezione primavera/estate 2020 perde la sua linea a clessidra e riduce drasticamente il suo volume. E ancora mini jumpsuit, camicie monocrome, abiti in tulle ricamato con lingerie a vista.
Ai piedi delle modelle, ankle boots, espadrillas e sandali bassi da indossare sia al mattino sia la sera.
Tutti i look, infine, sono accomunati da un cappello in rafia nelle tonalità del beige e del nero.
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