Nulla si perde tutto ritorna in una girandola infinita di luci ed ombre. La vita è come una grande sfilata di moda, scopri colori, linee, atmosfere che prima erano in ombra. Alla PFW Valentino regala al suo pubblico un’emozione assoluta in una Parigi che incanta.
Le basta un biglietto aereo, solo andata, perché Parigi è casa. Sabrina non accetta altro. Vuole fuggire ancora una volta a Parigi, sa che lì troverà la quiete e non solo. Molti stilisti italiano sono fuggiti a Parigi, lì hanno trovato il loro posto, tanto da aver dato vita a un discorso narrativo infinito.
La sfilata di Valentino alla PFW si apre ad un pubblico raffinato e attento che scruta ogni più piccolo particolare,
che s’incuriosisce difronte al gioco di colore confuso con il bianco candido cui sono donate le linee più impegnative. Eppure, ancora una volta, lo stile Valentino fa tremare il cuore, fa gioire di piacere, fa sognare. Non c’è stato spettatore che non abbia accolto la sua creatività come un’opera d’arte.
Ogni abito, ogni gioco di colore, ogni linea volge alla realizzazione di un contenuto intimo e nuovissimo.
Nella sua sfilata parigina si ritrova il gusto assolutamente italiano, mixato con doverosa maestria all’eleganza sobria delle donne Parigine che hanno fatto dello stile la loro intramontabile colonna sonora.
La sfilata si apre con le note armoniche di dita sapienti che sfiorano leggere la tastiera di un pianoforte. Quella armoniosità scende in profondità creando l’humus dove la sfilata si seminerà. C’è tanta coerenza nel suo stile, non ci sono esasperazioni ma solo tanto, tanto studio.
L’eccesso, per Valentino, appartiene a una storia che la Maison non ha mai accolto. La magia del bianco, con le piume, le paillettes, è accarezzata da morbide ondulazioni del tessuto. Il giallo, l’arancio, il verde mela, la fantasia ben adagiata da una sola parte dell’abito lasciano comprendere lo studio attento e passionale.
La borsa “see now, buy now”. Gli accessori che impreziosiscono ogni abito, i sandali bassi e intrecciati, i gioielli color dell’oro, gli orecchini grandi che battono nella spalla.
Sono abiti che appartengono a gran parte delle donne.
Non importa essere perfette per poter sfoggiare un outfit Valentino, i giochi di volume creano un’accoglienza generosa e al tempo stesso arricchente, affascinante e intrigante.
Il parterre accoglieva volti celebri che si sono innamorati, passo dopo passo, sempre di più di questa sfilata. Naomi Campbell e Amber Valletta, Camila Cabello e la it girl britannica Alexa Chung, la top brasiliana Izabel Goulart, Mika, e l’attrice di Game of Thrones Nathalie Emmanuel, hanno guardato con occhi attenti questo straordinario capolavoro stilistico.
Le interviste post-sfilata hanno reso merito alla creatività, alla voce sussurrate dello chic, alla delicatezza dell’esserci, all’intramontabile voglia di rendere una donna assolutamente affascinante e stilosa.
Inoltre, quello che emerge è la normalità unita alla purezza delle forme che narrano una storia infinita come se nell’armadio si nascondesse qualcosa di magico.
Il nuovo Valentino porta avanti un’estetica grazie alla quale il brand rimane tra i più desiderabili del panorama moda, in un sapiente gioco di equilibrio tra creatività e merchandise.
65 abiti che hanno impreziosito il racconto di Valentino. Storie uniche che lasciano una traccia indelebile. 65 parole sussurrate, narrate, raccontate, per dare alla donna il suo momento magico.