La moda sostenibile premia Valentino e il Green Carpet Fashion Awards ci costringe ad una riflessione.
“La sostenibilità è ormai il fattore distintivo per il successo dei brand moda con le nuove generazioni”, lo spunto ai Green Carpet Fashion Awards 2019
Il 2019 sembra l’anno della sostenibilità. Manifestazioni in più parti del globo, la carta ONU sul clima firmata da 40 marchi internazionali. E non da meno, l’urlo disperato di Greta Thunberg al quale “hanno rubato i sogni”.
Ed è proprio notizia di qualche ora fa lo scioglimento del ghiacciaio Planpincieux che minaccia i paesi alle appendici del Monte Bianco.
E ancora sottolineiamo che il 2019 è l’anno dei funerali dei ghiacciai e della deforestazione dell’Amazzonia.
Sotto questa ottica, dunque, ci risulta quasi ostacolante credere che la moda possa seguire l’onda della sostenibilità soprattutto se sotto l’occhio di ingrandimento finisce la produzione.
Come possiamo definire l’uso della pelliccia sostenibile? E come possiamo credere che la faux fur sia un capo eco-friendly? E gli abiti sintetici? La lavorazione della pelle?
Si ritiene, ad ogni modo, lodevole lo sforzo – dei big del settore – di farci credere che una reale sostenibilità sia alle porte.
I Green Carpet Fashion Awards sono un impegno affinché ciò possa accadere in futuro.
I commenti
“Il Made in Italy è un valore, è il terzo brand più conosciuto al mondo. E la moda rappresenta una parte imprescindibile di questo brand. La sostenibilità è ormai il fattore distintivo per il successo dei brand moda con le nuove generazioni. Moda vuol dire: creatività, innovazione, artigianalità e, da oggi, anche sostenibilità.
L’Italia nel mondo è il terzo paese esportatore nel settore della moda e per questo ICE Agenzia sostiene questo progetto che vuol essere anche, in sinergia con la nostra attività, un aiuto nel diffondere sui mercati internazionali la consapevolezza del moderno potenziale del nostro Paese” – ha affermato Carlo Maria Ferro, Presidente di ICE Agenzia.
È il commento di Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il Lavoro, Attività produttive, Moda e Design ad essere più incisivo:
“Le squadre abituate a chiedere molto a sé stesse hanno il dovere, in alcuni momenti, di riconoscere quando le proprie scelte si sono rivelate giuste e magari anticipatrici: avere scommesso tre anni fa sui Green Carpet Fashion Awards è una di queste scelte.
Se le ragazze e i ragazzi della generazione Greta si rispecchieranno in una filiera globale del fashion che possa dirsi fino in fondo sostenibile e rispettosa dei lavoratori, sarà anche perché in tanti, da Milano, hanno acceso per tempo i riflettori sulle ombre, premiando invece le luci e indicando così una strada possibile.
La nostra città è orgogliosa di aver dato supporto a chi, protagonista del sistema moda, ha agito con lungimiranza e si propone di farlo con sempre maggiore convinzione”.
La serata
Parata di star sul tappeto verde della moda che ha visto premiati Flavia La Rocca, Valentino Garavani, François-Henri Pinault e altre personalità che si sono distinte per il loro impegno green.
Al Teatro Alla Scala di Milano, location riconfermata anche per la terza edizione, si sono distinti Sophia Loren, Pierpaolo Piccioli, Eva Riccobono, Candice Swanepoel, Ginevra Elkann. Ma la lista è davvero lungo.
Un premio importante è stato riconosciuto ai gondolieri di Venezia che, dopo quasi 100 anni hanno iniziato ad indossare una divisa 100% in cotone naturale.
I vincitori dei Green Carpet Fashion Awards 2019 premiati al Teatro Alla Scala
Molte le personalità premiate nella terza edizione del Green Carpet Fashion Awards 2019
- GCFA Visionary Award: Ginevra Elkann premia François-Henri Pinaul
- GCFA Circular Economy Award: Lorenzo Bertelli premia Healthy Seas
- The GCFA award for Technology and Innovation: Derek Blasberg premia SICIT President, Walter Perretti e CEO Massimo Neresin
- The Social Media Changemaker Award: Eric Underwood e Sinead Burke premiano Doutzen Kroe
- GCFA Franca Sozzani Award for Best Emerging Designer: Arizona Muse e Sara Sozzani Maino premiano Flavia La Rocca
- The Responsible Disruption Award: Lou Doillon premia I Was A Sari CEO Stefano Funar
- The North Star Award: Colin Firth e Lea T award Auret Van Heerden, Dorothée Baumann-Pauly di NYU Stern e Kate Fletcher & Mathilda Tham di Union
- CNMI Award in recognition of Sustainability: Nikki Reed e Ian Somerhalder premiano Elia Maramotti di Max Mara e Alessandro Sartori e Gildo Zegna di Zegna
- The Groundbreaker Award: Amber Valletta e Colin Firth premiano Stella McCartney
- The Art of Craftsmanship: Pier Paolo Piccioli premia Pino Grass
- Eco Stewardship Award: Shailene Woodley e Stuart McCullough premiano i gondolieri di Venezia
- GCFA Legacy Award: Sophia Loren premia Valentino Garavani
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