Addio Karl Lagerfeld, “il Kaiser dell’alta moda”si spegne all’età di 85 anni a Parigi. Lo stilista tedesco Karl Lagerfeld è l’artefice della rivoluzione che ha cambiato alcune delle più famose maison. Celebre e carismatico ha dominato e mutato il corso della moda per circa settant’anni, la sua visione ha contribuito ad ampliare il raggio di influenza della moda apportando un tocco di audacia e freschezza.
Ha firmato collezioni per tre case di moda: Chanel, Fendi e il marchio omonimo
E’ stato l’unico stilista a presentare collezioni haute couture a Parigi durante ogni singola stagione, ha diretto campagne pubblicitarie sotto la sua guida creativa e firmato editoriali moda per le riviste più prestigiose al mondo. Apripista al fenomeno delle collaborazioni tra moda fast-fashion e stilisti del lusso creando una collezione per H&M, è stato anche il proprietario di una libreria a Parigi ed il padrone di “Choupette“, il suo gatto birmano dal pelo bianco che vanta ben oltre 100.000 follower su Instagram.
Attento osservatore, capace di tradurre tutto ciò che vedeva, sentiva o leggeva in immagini di moda
“Mi annoio facilmente. Il pensiero di trascorrere la mia vita a reinterpretare e rielaborare lo stesso concetto continuamente è un vero incubo”,
affermò in un’intervista nel 1985.
Indimenticabili le sue muse… Da Inès de la Fressange, Anna Piaggi e Amanda Harlech fino alle più recenti, come Rihanna, Kristen Stewart e Lily-Rose Depp, figure indispensabili al suo processo creativo.
“Senza le mie muse, il processo sarebbe astratto e sterile, contribuiscono a dare forma ed espressione alla mia creatività”.
Lagerfeld è stata una inconfondibile persona. Il colletto bianco inamidato, i guanti neri, gli occhiali da sole e i capelli raccolti in un codino hanno contribuito a creare una immagine unica. Ha mantenuto mistero attorno la propria vita privata ed in particolar modo durante gli anni della sua giovinezza. Lo stilista nacque nel 1933, data che Lagerfeld ha spesso negato indicando come anno di nascita a volte il 1935, altre il 1938.
Ciò che si sa è che Karl Lagerfeld nacque nella città di Amburgo e che i genitori
Otto Lagerfeld e Elisabeth Bahlmann, mantenevano un tenore di vita benestante grazie al successo del padre nel gestire la filiale europea di un’azienda americana. Lagerfeld fu assunto nel ruolo di assistente, presso la maison di alta moda Balmain, a cui seguì, nel 1959, un periodo di lavoro come designer presso Jean Patou. Nel 1962 lasciò Jean Patou e si allontanò dall’alta moda. La sua decisione fu quella di diventare stilista di prêt-à-porter freelance, iniziò a lavorare per Chloé nel 1964. Nel 1965 Lagerfeld aggiunse la casa di moda romana Fendi al suo portafolio clienti. Lavorando a stretto contatto con le sorelle Fendi, contribuì a traghettare il marchio verso il successo mondiale, un incarico non privo di controversie ma durato oltre cinquanta anni senza rivali.
Nel 1984 Karl ha dato vita all’omonimo marchio di prêt-à-porter, venduto al Gruppo Tommy Hilfiger.
Nel 1982, il Presidente di Chanel, Alain Wertheimer, invitò Lagerfeld ad assumere la direzione creativa della casa di moda. Lagerfeld aveva passato gran parte della propria carriera a criticare apertamente l’alta moda, ma sin dalla sua prima collezione haute couture per Chanel nel Gennaio 1983, riuscì a ravvivare i capi della maison. La sua genialità consisteva nella trasformazione dell’estetica Chanel. Ha trasformato tweed bouclé, perle, bottoni dorati, le scarpe bi-colore e il logo a doppia C intrecciata in oggetti di culto per nuove generazioni. Ha ridotto giacche, accorciato le gonne e impreziosito i gioielli dando vita a un impero multimilionario. Creò, al contempo, il modello per stilisti quali Tom Ford, Nicolas Ghesquière e Marc Jacobs che, seguendo le sue orme, hanno portato a nuova vita storiche case di moda bisognose di rinnovamento.
Nel 2003, ideò per Chanel il concetto di Métiers d’Art,
una collezione annuale pensata appositamente per mettere in luce la straordinaria maestria e il know-how di atelier parigini storici, quali Desrues e Lesage.
“La moda è anche un tentativo di rendere visibili alcuni aspetti invisibili della realtà del momento”,
dichiarò durante la sfilata di Chanel del 2005 ambientata presso il Metropolitan Museum of Art. I set delle sue sfilate sono divenuti leggendari: dalle modelle con bastone da hockey e tavola da surf alle recenti ambientazioni nel supermercato con tanto di carrelli della spesa targati Chanel. Sfidò aspettative oltre i limiti quando nel 2001 dimagrì 40 kg in modo da poter indossare i completi Dior Homme.
Anche il suo libro – The Karl Lagerfeld Diet – è diventato bestseller internazionale
Nel 2004 H&M ha lanciato la prima collaborazione con uno stilista del lusso proprio in partnership con Karl Lagerfeld; una mossa senza precedenti ha contribuito ad eliminare la linea di demarcazione tra moda ‘high’ e ‘low’. Hanno fatto seguito collaborazioni con Comme des Garçons, Lanvin, Maison Margiela, Moschino. Anna Wintour ha affermato che la fama di Lagerfeld era inevitabile, un gusto sfarzoso e moderno ma alquanto rigoroso. Non mancherà solo alle sue maison Chanel e Fendi, ma a tutto il mondo delle moda alla quale Karl Lagerfeld è riuscito a imprimere la sua figura e il suo talento diventandone una delle figure chiave.