C’è un piacere nuovo, sottile, che si insinua tra le abitudini e i desideri della contemporaneità. Non fa rumore, ma rinasce con la primavera e prende la forma di una tazza di matcha sorseggiata lentamente, di una passeggiata immersa nei boschi, di un respiro profondo nel verde dopo una giornata davanti a uno schermo. È il green pleasure, la ricerca di benessere che passa attraverso il contatto con la natura, una filosofia che sta ridefinendo i nuovi rituali della cura personale, mentale e fisica.

Benessere fisico e mentale - Life&People MagazineNel cuore di una società sempre più iperconnessa e affaticata, riscoprire il verde non è più solo una fuga, ma una necessità. E non parliamo solo di ecologia o estetica botanica: il piacere “verde” è diventato un’esperienza completa, multisensoriale, che unisce scienza e poesia, spiritualità e stile.

Matcha therapy: il tè come rituale

In questa nuova grammatica del benessere, il matcha non è solo una moda, ma un gesto di lentezza consapevole. Derivato dalla tradizione giapponese del tè, il matcha viene oggi riscoperto come simbolo di equilibrio: energizzante ma non eccitante, amaro ma avvolgente, denso e vibrante come un colore primaverile. La preparazione stessa è un invito a rallentare. Il frullino in bambù che mescola la polvere in acqua calda, la ceramica che accoglie il liquido verde smeraldo, il profumo erbaceo che si sprigiona: tutto parla di centratura, di connessione tra corpo e spirito. Non è un caso che molti retreat benessere, dai centri urbani agli spazi immersi nella natura, abbiano incluso la matcha therapy nei loro percorsi detox.

Matcha therapy preparazione - Life&People Magazine

La foresta come rifugio: forest bathing e oltre

Il “forest bathing”, o shinrin-yoku, è nato in Giappone negli anni ’80, ma solo negli ultimi tempi ha trovato un’eco potente nella cultura occidentale. Si tratta di immergersi consapevolmente in un ambiente boschivo, lasciandosi attraversare dai suoni, dai colori, dai profumi degli alberi.

shinrin-yoku - Life&People MagazineCamminare in silenzio tra betulle e querce, toccare la corteccia con la punta delle dita, ascoltare il fruscio delle foglie, è un’esperienza che riduce il cortisolo, migliora la pressione arteriosa e regola l’umore. La scienza lo conferma, ma ancor prima lo sapevano i poeti romantici e gli scrittori solitari come Thoreau. Il piacere “green” è anche questo: ritrovare in natura la propria misura, abitare il tempo con una nuova lentezza.

Aromi, muschio, silenzio: la sensualità del verde

Il green pleasure non si ferma alla pelle. È anche un fatto olfattivo, visivo, tattile. Profumi ispirati alla linfa, al sottobosco, alle resine aromatiche stanno sostituendo le note dolci e artificiali del passato. Le candele al vetiver, le essenze al cipresso, i profumi di felce e pepe verde entrano nella quotidianità, trasformando le case in piccole foreste personali. Anche la skincare segue questa linea: estratti botanici, texture sensoriali, colori naturali dominano le nuove collezioni. Tutto parla di ritorno alla terra, ma con estetica curata e contemporanea.

Ulé skincare botanica - Life&People Magazine

Retreat immersivi e design botanico

Il verde è anche architettura interiore. Alcuni dei più interessanti progetti di hospitality stanno puntando su un design che unisce natura e alta estetica: pareti ricoperte di muschio stabilizzato, materiali organici, tessuti grezzi e toni boschivi trasformano camere e spa in microcosmi vitali. A Locorotondo, ad esempio, si trova Masseria Aprile, un agriturismo di charme dove la vegetazione è parte dell’arredo. A Merano, il retreat Villa Eden offre percorsi sensoriali che uniscono cromoterapia, aromi e forest bathing urbano. A Milano, persino gli spazi di coworking più avveniristici iniziano a inserire piante monumentali, materiali biofilici e fragranze vegetali. Il green pleasure prende forma, e non è più un dettaglio: è un nuovo modo di vivere, di lavorare, di sentire.

La primavera come filosofia

Non è solo questione di tendenze: la natura ci insegna a rifiorire. Ogni primavera porta con sé la promessa di un inizio, e questa stagione diventa il simbolo perfetto di un benessere che sa essere profondo ma leggero, concreto ma poetico. Il verde è anche un colore terapeutico. Secondo la psicologia del colore, infonde speranza, stabilità e armonia. È il tono che riequilibra e ristora, quello che, tra i rossi e i blu, trova la sua dimensione gentile nel mezzo. Quando ci circondiamo di verde, è come se dicessimo al nostro corpo: puoi respirare.

diptyque candele green pleasure - Life&People Magazine

Il futuro del benessere sarà botanico

Il futuro ci chiede sostenibilità, ma anche sensualità. Il benessere che verrà sarà fatto di piaceri semplici ma consapevoli, radicati nella natura ma aperti all’innovazione. Dalle spa sensoriali al tè matcha, dai bagni sonori tra gli alberi agli arredi in sughero e lino, il green pleasure non è solo una scelta estetica: è una dichiarazione d’intenti. È dire “voglio stare bene”, ma voglio farlo con gentilezza, con grazia, con rispetto. Per me e per ciò che mi circonda. Hotel botanico y oriental - Life&People Magazine

La vera rivoluzione è verde

Forse non sarà il benessere urlato dei centri fitness o degli energy drink. Forse non sarà quello venduto in capsule o promesso da app miracolose. Sarà un benessere lento, radicato, elegante. Sarà verde. Perché la natura non ha mai avuto bisogno di urlare per essere ascoltata.

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