Bevanda orientale pregiata di altissima qualità, il tè matcha si è largamente diffuso anche nel mondo occidentale, diventando un prodotto popolare soprattutto per la sua versatilità. Sono molto note le sue proprietà e i suoi benefici nutrizionali, e, oltre ad essere una bevanda molto gustosa è utilizzato anche in campo beauty per la cura della persona. Una bevanda molto antica e la sua storia è ricca di fascino e mistero, così come le sue origini.
Storia del tè matcha
Bevanda molto popolare anche in occidente è una varietà molto pregiata di tè verde. Le sue origini sono antichissime e, a dispetto dell’immaginario comune, il tè matcha è nato in Cina. Le origini del tè verde giapponese sono molto affascinanti e ci trasportano in un’area mistica e a tratti leggendaria; una storia coinvolgente che ci riporta in un tempo passato, ricco di tradizioni come l’antico rituale della cerimonia del tè.
Il tè verde giapponese ha, in realtà, origini cinesi, tra il VII e il X secolo d.C. durante la dinastia Tang. Però, solo durante il X-XIII secolo, ai tempi della dinastia Song, diventa più popolare. In Giappone, il tè matcha approda solo nel XII secolo circa. Alcuni monaci giapponesi, si recarono in Cina per studiare e apprendere le tecniche della meditazione zen. Durante questo viaggio scoprirono le foglie verdi del tè che giunge, poi, in Giappone grazie al monaco buddista Eisai Myoan. Divenne subito molto consumato dai monaci, per via dei profondi benefici e proprietà stimolanti utili alla meditazione, e, più tardi, si diffuse anche tra gli aristocratici.
Cerimonia del tè giapponese
Nella cultura e nella tradizione orientale, il tè ha sempre avuto un ruolo molto centrale, in particolare, in un rito noto con il nome di cerimonia del tè. L’infuso prevalentemente utilizzato è proprio il tè matcha, preparato per sospensione, ovvero emulsionando la polvere verde che si ricava dalla macinatura delle foglie di tè. Un rito sociale e spirituale, presente in molte culture del continente asiatico, ognuna con peculiarità, caratteristiche, metodi e tradizioni differenti. La cerimonia del tè, quasi sicuramente più conosciuta, è quella giapponese. Si tratta di una vera e propria arte, un momento spirituale e sociale, durante il quale si prepara e si degusta il tè. La cerimonia del tè è una pratica estetica fatta di gesti, movimenti e forme rituali ben codificate tramandate per generazioni.
Per la preparazione del tè si utilizzando diversi strumenti, tra cui il tipico frullino di bambù – il chasen – e la tazza dove viene preparato – la chawan. Si utilizza anche la paletta da tè – chashaku -, per poter raccogliere la giusta quantità di polvere per tazza. La cerimonia è svolta nella stanza del tè, ovvero uno spazio modesto, spogliato della vita quotidiana e arredato seguendo l’estetica zen, un luogo ben preciso che, anticamente, era una capanna di legno e paglia.
Processo di produzione del te matcha
La preparazione del tè matcha, ovvero il processo per arrivare alla polvere verde, è molto particolare. Il processo inizia dalla raccolta delle foglie del tè, poi, dalla successiva metodica selezione delle stesse. Le foglie del tè vengono cotte a vapore, per bloccare il processo di ossidazione e, pertanto, per mantenere il colore verde, oltre che per preservare proprietà e benefici del tè matcha. Verranno poi essiccate e ulteriormente trattate, con l’eliminazione delle nervature e degli steli. Solo in seguito, si passerà alla macinazione a pietra. Alla fine di questo lungo e particolare processo di preparazione del tè, si arriverà alla polvere finissima verde nota a tutti: il tè matcha.