Nella stagione del colore e dell’audacia formale, anche i gioielli si trasformano in protagonisti assoluti del look. E al centro di questa rivoluzione estetica si impone con forza un materiale solo apparentemente “povero”: la resina. Lontani dai canoni della discrezione e dal rigore del cosiddetto “quiet luxury”, gli accessori in resina si fanno grandi, vistosi, saturi di pigmenti vividi e modellati in forme inaspettate: una tendenza che non cerca compromessi, ma che punta a definire l’identità di chi li indossa attraverso l’eccesso studiato e la sperimentazione creativa.
Un ritorno alle radici: dagli anni ‘70 al futuro
I gioielli in resina affondano le proprie radici nelle esplorazioni formali e cromatiche degli anni ‘70, un decennio in cui la plastica e le resine sintetiche – già in uso dalla prima metà del ‘900 con materiali come la bachelite – cominciarono a rappresentare un vero e proprio linguaggio estetico. Quel periodo celebrava l’anticonformismo, la libertà espressiva e l’uso spregiudicato del colore, tutte caratteristiche che oggi tornano con forza, ma rivisitate in chiave contemporanea.
La bachelite, capostipite delle resine termoindurenti, aprì la strada a una nuova concezione di gioiello, dove il valore non risiedeva necessariamente nella preziosità del materiale, ma nella sua capacità di evocare emozioni e suggestioni visive. Oggi, quelle acriliche e plastiche ne ereditano lo spirito, potenziando la resa estetica con una più ampia palette cromatica e una leggerezza che consente forme estreme e volumi generosi.
Forme organiche e sculture da indossare
Nel panorama attuale, i gioielli in resina assumono una varietà sorprendente di forme. La cifra stilistica dominante è quella dell’asimmetria e della libertà formale. Da elementi geometrici netti e bold a strutture che ricordano sculture liquide, con curve fluide, angoli smussati e superfici volutamente imperfette. Le forme si ispirano al mondo naturale e fantastico: animali marini come meduse e sirene, creature alate come rondini e colibrì, e persino dettagli surrealisti come lische di pesce o teste d’aquila. Una vera e propria narrazione materica che si sviluppa tra moda, arte e immaginazione.
Etro, Schiaparelli, Stella McCartney e Tory Burch hanno esplorato il potenziale narrativo della resina trasformando i gioielli in vere e proprie micro-installazioni portabili. Le proporzioni sono esasperate: orecchini chandelier che sfiorano le spalle, bracciali oversize che avvolgono il braccio come armature decorative, e collane monumentali che reinterpretano il concetto stesso di statement piece.
Colori che accendono l’estate
In netto contrasto con i toni neutri degli ultimi anni, la primavera-estate esplode in una tavolozza cromatica accesa e inebriante. Le resine si tingono di tonalità vivide e vibranti – dal blu oltremare al verde smeraldo, dal rosso corallo all’arancione bruciato – ma anche di sfumature pastello rese più interessanti da finiture traslucide o opache. Non mancano i pezzi effetto vetro, dove la trasparenza si fa protagonista, giocando con la luce e con i tessuti sottostanti.
Louis Vuitton sceglie un approccio monocromatico abbinando gioielli e abiti in perfetta armonia di colore, mentre Saint Laurent sperimenta il gioco tonale dei bracciali trasparenti in tinte terrose che si fondono con l’outfit. Alberta Ferretti propone invece choker floreali in resina cristallina che sembrano sospesi sulla pelle, eterei ma potenti.
Come si indossano: il gioiello al centro del look
L’idea alla base di questa tendenza non è quella di completare un look, ma di strutturarlo attorno al gioiello. I bracciali rigidi, larghi e colorati, vengono portati in sovrapposizione, creando effetti stratificati anche su maniche di camicie o giacche leggere. Gli orecchini extra-large diventano il fulcro di outfit altrimenti essenziali, mentre le collane in resina sostituiscono l’oro e l’argento con nuove cromie dal forte impatto visivo.
Lo street style conferma l’adozione creativa di questi pezzi anche al di fuori delle passerelle. Influencer e content creator li mescolano con naturalezza a capi sartoriali, abiti boho, top minimal o outfit sportivi, creando contrasti che esaltano la versatilità del materiale. L’effetto è sempre lo stesso: attrarre lo sguardo, comunicare carattere, rompere le regole senza rinunciare all’eleganza.
Versatilità e leggerezza: i segreti del successo
Oltre all’impatto visivo, i gioielli in resina offrono anche un vantaggio tecnico non trascurabile: la leggerezza. Nonostante le dimensioni importanti, questi accessori sono facili da indossare. La resina permette inoltre un alto grado di personalizzazione, con pezzi che possono essere prodotti in serie o come unici esemplari artigianali, questo ne aumenta l’appeal sia per i grandi marchi che per i brand emergenti, sempre alla ricerca di materiali flessibili ma espressivi.
Invito ad osare
La stagione ci invita a ripensare il nostro modo di intendere il gioiello: non più semplice ornamento, ma atto di creatività personale. I bijoux in questo materiale sono il simbolo perfetto del nuovo paradigma, dove il valore sta nella forma, nel colore, nella capacità di raccontare qualcosa di sé. Sono accessori democratici, accessibili ma mai banali, capaci di rendere straordinario anche il più semplice degli outfit.
In un mondo che ha troppo a lungo ha inseguito la neutralità come forma di eleganza, il ritorno al colore e alla materia plastica può apparire sorprendente. Eppure è proprio nell’inaspettato che la moda trova la sua forza, e, questa primavera-estate, la forza ha la consistenza lucida, colorata e mutevole della resina.
