L’overthinking non è sempre negativo: pensare troppo può essere una risorsa positiva e apporterebbe benefici nascosti. Questo termine inglese indica la tendenza di un individuo a pensare in maniera quasi irrefrenabile. Uno stato mentale che si riscontra nell’odierna società, che porta il soggetto a rimuginare su un problema, ma senza riuscire a trovare una via d’uscita. Ad esserne maggiormente colpiti, individui che sperimentano stati ansiogeni: mente e corpo vengono logorati da un turbinio di stress, talvolta anche invalidante. Ma, contrariamente a come spesso viene riferito, meditare eccessivamente non è sempre così negativo; tale disturbo avrebbe infatti aspetti positivi.

Overthinking: di cosa si tratta e quali sono le cause?

Tale condizione psicologica è caratterizzata dalla presenza costante di pensieri intrusivi e ripetitivi che portano chiunque ne sia colpito a sperimentare stati di stress, ansia e depressione. Coloro che ne soffrono possono anche trascorrere diverse ore rimuginando su più aspetti di un problema, come riflettere se abbia fatto o meno la giusta scelta: osservazioni che diventano sempre più frequenti e irrefrenabili, un vero e proprio loop, che causa invalidità a livello psicologico e disturbi fisici.l'overthinking non è sempre negativoL’overthinking può nascere da eventi traumatici o stressanti, ma dietro di esso può celarsi anche uno stato di ansia generalizzata, tendente al perfezionismo e all’essere ipercritici verso se stessi. Un’altra causa, secondo alcuni studi, potrebbe essere legata ad una difficoltà del cervello di elaborare le emozioni in modo corretto. Si è riscontrato che nelle persone con tale problematica vi sia una maggiore attivazione dell’amigdala, archivio della nostra memoria emozionale.

I sintomi

Tra i disturbi fisici che l’overthinking può provocare, rientrano mal di testa e dolori muscolari; tra i sintomi psicologici, troviamo invece ansia, preoccupazione e irritabilità, confusione e insonnia. Il disturbo psicologico, in particolare, si può dividere in diverse categorie:

  • Pensiero catastrofico: consiste nel credere che la situazione sia peggiore di come è in realtà: ciò porta il soggetto a preoccuparsi di eventi e scenari  catastrofici e irrealistici.
  • Generalizzazione: avviene quando si ha un’aspettativa sul futuro in merito a una singola situazione; si ripensa, ad esempio, all’epilogo di un evento casuale del passato.
  • Pensiero del “tutto o niente”: l’individuo non considera nè gli aspetti positivi nè quelli negativi dei diversi scenari, ma analizza l’evento estremizzandolo.

Gli aspetti positivi

L’overthinking può assumere una connotazione funzionale e positiva. Alice Boyes, psicoterapeuta statunitense, afferma che coloro che sono inclini a rimuginare frequentemente hanno tratti in comune con gli innovatori. Riflettere ripetutamente su un problema può essere di grande aiuto, poiché con il tempo l’individuo potrebbe trarne una valida soluzione. Inoltre, gli iperpensatori, continuando a indugiare incessantemente su uno specifico evento, potrebbero intravedere un’opportunità o un aspetto positivo in una situazione che inizialmente sembrava essere catastrofica.

Come si cura?

Diverse pratiche o tecniche permettono che l’individuo viva nel “qui e ora” e impari a rilassarsi alleggerendo la mente. Una di quelle adottate per vivere nel presente ed evitare che la mente viaggi altrove è la mindfulness, ciò significa avere una consapevolezza intenzionale del momento. Questa pratica meditativa consente di sviluppare una presenza mentale focalizzandoci sull’adesso e su ciò che accade dentro e intorno a noi, senza farci sopraffare dai pensieri. overthinking aspetti positivi - Life&People MagazineSe il problema diventa altamente invalidante è opportuno consultare uno specialista e iniziare un percorso terapeutico e, se necessario, intervenire anche farmacologicamente per alleviarne i sintomi. Il terapeuta metterà a disposizione del paziente diverse strategie e percorsi personalizzati, al fine di aiutarlo a superare le proprie difficoltà. Tramite specifiche terapie, anche comportamentali, il professionista creerà un percorso di recupero e rinascita del paziente.

L’aiuto della psicoterapia psicodinamica

La psicoterapia psicodinamica in situazione di overthinking si rileva un valido approccio per affrontarlo e risolverlo. Questo modello terapeutico si basa sullo studio e sul meccanismo messo in atto che causa il presentarsi di pensieri ossessivi, talvolta legati a esperienze del passato, traumi emotivi irrisolti. Grazie alla figura del terapeuta, l’individuo può scoprire i meccanismi inconsci che si nascondono dietro il disturbo del pensiero eccessivo in merito a una o più problematiche o situazioni e, oltre ad alleviare i sintomi, andrà a favorire la ristrutturazione degli schemi mentali.

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